Dal 31 ottobre all’1 novembre si festeggia il Samhain 2022, il tradizionale Capodanno celtico da cui ha avuto origine Halloween e in occasione del quale si celebrano la natura e gli spiriti dei defunti
Verso la fine del mese di ottobre, si celebra in molti territori il Capodanno celtico, meglio noto come Samhain.
Si tratta di una ricorrenza molto antica che ha subito innumerevoli mutazioni con il trascorrere dei secoli, ma che, a grandi linee, ha mantenuto intatte alcune caratteristiche identificative di base.
In primo luogo, la devozione e il rispetto sia per la natura che per gli spiriti dei defunti che vagano liberi proprio durante i festeggiamenti.
Inoltre, è oltremodo significativo il periodo in cui le differenti comunità organizzano tale evento. Vi è infatti una forte connessione tra i cicli lunari e il significato della cerimonia stessa che quest’anno comincia precisamente il 31 ottobre e termina il primo novembre. Analizziamo quindi di seguito più nel dettaglio quali sono le usanze e le tradizioni legate al Samhain.
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Origine e significato del Samhain
Le origini del Samhain si sono perse in un tempo molto lontano rispetto al presente. Per alcuni studiosi esse si collocano nel VI secolo A.C. Ma per altri, invece, la datazione corretta risalirebbe ad un momento storico persino antecedente.
Nello specifico, il termine in sé deriverebbe dall’irlandese antico samain, samuin o samfuin, tutti nomi che indicano la fine dell’estate. Tant’è vero che il Samhain per l’emisfero boreale cade proprio tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre.
La lunga esistenza del Samhain è segno evidente dell’importanza che tali celebrazioni hanno assunto per innumerevoli popolazioni nel susseguirsi delle epoche.
Infatti, pur nelle loro differenti culture, ciascun popolo era solito festeggiare con originali rituali la fine del raccolto e l’inizio dell’inverno. Per l’appunto, era usanza comune omaggiare con balli e danze la natura e i frutti da lei messi a disposizione per superare le difficoltà della fredda stagione.
Ma di fatto, le cerimonie prevedevano anche riti volti a venerare gli spiriti dei defunti vaganti in cerca di ospitalità presso le case che avrebbero dovuto accoglierli con i dovuti onori e con del buon cibo.
Inoltre, durante il Samhain, i falò erano, e sono tutt’ora, di fondamentale rilevanza. Invero, essi avevano il compito di scacciare le entità malvagie portatrici di disgrazie e sventure.
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Per di più, il fuoco sacro del falò veniva portato in un secondo momento all’interno delle abitazioni per espandere la sua protezione anche all’ambiente domestico.
In aggiunta, erano a dir poco frequenti i gesti di divinazione presenti nella mitologia celtica che si organizzavano in occasione del Samhain.
Elementi come le mele e le nocciole erano considerati come dei veri e propri simboli ricchi di significati.
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Usanze e valori riconosciuti ancora oggi
Sono state molteplici le contaminazioni che hanno influenzato le pratiche legate al Samhain nel corso dei secoli. Come, allo stesso modo, sono state innumerevoli le festività derivate dal Capodanno celtico.
In particolare, da un punto di vista più propriamente religioso, si ritiene che abbia condizionato l’evento cristiano di Tutti i Santi. Mentre, invece, da una prospettiva più popolare e folcloristica, alcuni affermano che abbia avuto un ruolo rilevante nell’evoluzione della festa di Halloween come noi oggi la conosciamo.
Ed è proprio in concomitanza con tale avvenimento che, anche quest’anno, si celebra il Samhain, i cui valori vengono rispettati ancora oggi attraverso l’organizzazione di festeggiamenti, danze e spettacoli pirotecnici adatti per tutta la famiglia.