foreste vetuste per i mobili dell'Ikea, l'accusa di Greenpeace

Foreste vetuste usate per i mobili Ikea, l’indagine di Greenpeace

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Foreste vetuste usate per i mobili Ikea, l’indagine di Greenpeace ultima modifica: 2024-04-30T06:18:58+02:00 da Beatrice Spagnolo
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Greenpeace accusa Ikea di rifornirsi di legno da foreste vetuste protette dell’area Natura 2000, un’azione non sostenibile che danneggia la biodiversità

Approvvigionamento di legno da foreste vetuste, questa è l’accusa che Greenpeace rivolge all’Ikea, l’azienda svedese di fama mondiale nel settore dell’arredamento.

Secondo quanto dichiarato dall’organizzazione ambientalista, attraverso un’approfondita indagine sul campo, è emerso che sette imprese romene produttrici di mobili per la multinazionale fanno rifornimento di materiale direttamente da alcune delle ultime foreste secolari d’Europa.

Nello specifico, sono le foreste vetuste dei Carpazi romeni ad essere prese di mira. Si tratta di sistemi naturali, simili alle antiche foreste primarie, che svolgono un fondamentale ruolo nel mantenimento della biodiversità del territorio e che, per questo motivo, andrebbero a maggior ragione protette e non danneggiate.

Vediamo quindi di seguito più nel dettaglio che cosa ha rivelato l’indagine di Greenpeace e le dichiarazioni che ne sono seguite da entrambe le parti coinvolte.

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L’indagine di Greenpeace a difesa delle foreste vetuste

L’inchiesta di Greenpeace è cominciata dall’analisi delle foreste vetuste della Romania. Nello specifico, in questo territorio, dove crescono alberi di età compresa tra i 120 e i 180 anni, vi sono alcune aree che rientrano in Natura 2000. Una rete ecologica che ha come obiettivo la conservazione della biodiversità dell’habitat in questione. Si tratta di un sistema che promuove una costante protezione e tutela degli ecosistemi naturali con interventi precisi e non dannosi per l’ambiente.

In questi luoghi, gli operatori di Greenpeace hanno individuato i siti di deforestazione, i depositi di legname ed infine i mobilifici che ne usufruiscono.

Dai risultati della presente indagine, gli esperti hanno riconosciuto Ikea come uno dei principali clienti dei suddetti mobilifici. È pertanto altamente probabile che i mobili in legno venduti dall’azienda svedese contengano materiale proveniente da foreste vetuste protette. In particolare, i ricercatori hanno trovato nei negozi Ikea di 13 paesi, tra cui l’Italia, almeno 30 prodotti derivanti da tale metodo produttivo.

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Legalità e sostenibilità a confronto

La conclusione dell’indagine di Greenpeace ha messo in evidenza quanto talvolta la legalità non sia sufficiente a garantire la sostenibilità di alcune operazioni.

Tant’è vero che, sebbene, prima della pubblicazione, Ikea non abbia negato in alcun modo i dati risultanti dall’inchiesta di Greenpeace, in seguito, ha risposto sui social mettendo in dubbio l’accusa dell’associazione ambientalista.

Per l’appunto, l’azienda svedese ha dichiarato di aver agito in modo conforme sia alle leggi locali che a quelle dell’Unione Europea. Ha inoltre aggiunto che le presenti pratiche di approvvigionamento risultano certificate dal Forest Stewardship Council.

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A tali affermazioni, la risposta di Greenpeace non si è fatta attendere. Essa ha invero replicato che per quanto le operazioni di Ikea possano essere legali, non significa che siano sostenibili. Anzi, si tratta di azioni che contrastano apertamente con la linea di attenzione all’ambiente spesso assunta e dichiarata dalla stessa impresa svedese.

Queste foreste vetuste, oltre che per la loro età, andrebbero protette proprio per il loro valore ecologico. Esse non solo costituiscono rifugi naturali per la flora e la fauna dei Carpazi, dagli orsi bruni, ai lupi fino al raro bisonte europeo, ma risultano essenziali anche per il clima del pianeta. Per tutti questi motivi, è necessario tutelarle e non danneggiarle.

Foreste vetuste usate per i mobili Ikea, l’indagine di Greenpeace ultima modifica: 2024-04-30T06:18:58+02:00 da Beatrice Spagnolo

Beatrice Spagnolo, studentessa presso il dipartimento di Scienze della comunicazione. Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino. Curiosa e puntuale. Appassionata di storie e racconti. Ama il cinema e la musica. Viaggiare è la sua passione.

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