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Knowledge Hub, uno strumento in più per la salute del suolo in Europa

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Knowledge Hub, uno strumento in più per la salute del suolo in Europa ultima modifica: 2024-04-22T07:21:40+02:00 da Marco Grilli
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Knowledge Hub è la nuova libreria multimediale online sulla salute del suolo, creata all’interno del progetto europeo Prepsoil

Knowledge Hub è l’ultima iniziativa lanciata dal progetto europeo Prepsoil: una vera e propria biblioteca online multilingue, ricca di contenuti e risorse sui vari aspetti riguardanti la salute del suolo in Europa.

Consumo di suolo in Italia

Si tratta di uno strumento quanto mai necessario se pensiamo alla sola realtà italiana, caratterizzata da città sempre più calde e impermeabili, aree agricole in costante arretramento e servizi ecosistemici ridotti.

Nel 2022 sono andati perduti ben 77 kmq di suolo (+10% rispetto al 2021). Il consumo di questa preziosa risorsa “incide anche sull’esposizione della popolazione al rischio idrogeologico, oltre 900 – in un solo anno – gli ettari di territorio nazionale reso impermeabile nelle aree a pericolosità idraulica media, e provoca la costante diminuzione della disponibilità di aree agricole eliminando in 12 mesi altri 4.500 ettari, il 63% del consumo di suolo nazionale. Questi i costi nascosti ad oggi dovuti alla perdita dei servizi ecosistemici ricalcolati in base ai nuovi dati: 9 miliardi di euro ogni anno a causa della perdita di suolo rilevata tra il 2006 e il 2022”, si legge nel rapporto “Il consumo di suolo in Italia 2023, pubblicato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).

Consumo di suolo, persi 77 kmq nel 2022

La libreria online

Tramite questo nuovo prezioso strumento multimediale è possibile accedere a moltissime risorse che includono le migliori pratiche, le raccomandazioni politiche, gli esperimenti, le più recenti pubblicazioni, oltre a schede, infografiche, file audio e numerosi materiali video riguardanti la salute del suolo in Europa.

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L’obiettivo principale del Knowledge Hub è quello di fungere da aggregatore di conoscenza raccogliendo informazioni per migliorare l’accesso alle risorse sul suolo”, ha spiegato Ning Huang, responsabile del progetto all’Università di Aarhus, partner di Prepsoil. Alla metà di aprile si contano 254 risorse disponibili in ben 13 lingue, un aspetto “essenziale per coinvolgere i cittadini e aumentare la consapevolezza sulla salute del suolo e sui relativi problemi a livello locale, chiarisce ancora Ning Huang.

Il portale risponde ad una domanda principale – “Come migliorare la salute del suolo e affrontare il suo degrado?” – mettendo a disposizione risorse educative e scientifiche prodotte da progetti, organizzazioni ed istituzioni dell’Unione europea (Ue) oltre che dal mondo accademico, ovvero dai soggetti in prima linea nell’affrontare le sfide più urgenti per i nostri suoli.

La ricerca sul Knowledge Hub è molto semplice ed intuitiva grazie all’utilizzo di filtri appositi per le differenti categorie. Quest’ultime si suddividono in: usi del suolo (agricolo, forestale, industriale, naturale, urbano, altro); Paesi (al momento vi sono contenuti riguardanti 25 Stati); lingue (13 disponibili ad oggi); tipologia di contenuti (scientifici, migliori pratiche e strumenti, materiali didattici e formativi, documenti politici, esiti di conferenze, interviste, altro); formato multimediale (documento, video, pagina web); obiettivi della missione sul suolo (impronta globale Ue, degrado del territorio, carbonio nel suolo, alfabetizzazione del suolo, struttura del suolo, suoli urbani) e fonti (progetti, materiali accademici, organizzazioni e iniziative, altro).

In generale il Knowledge Hub è un  interessante strumento che tiene conto degli obiettivi dell’Ue sul suolo, in primis la  riduzione della desertificazione, la conservazione delle scorte di carbonio organico e l’arresto dell’impermeabilizzazione del terreno. Al contempo informa su altri aspetti fondamentali riguardanti il suolo, quali il riutilizzo di quello urbano, la riduzione dell’inquinamento, i progressi nel ripristino, la prevenzione dell’erosione e l’aumento della biodiversità.

Desertificazione e degrado del suolo, la situazione in Italia

Questo centro della conoscenza si avvale della preziosa collaborazione di numerosi partner ed è aperto anche ai contributi del pubblico, pubblicabili dopo la verifica da parte di un comitato editoriale di Prepsoil. Grazie al carattere multilingue ed alla creazione di una proficua rete tra gli attori coinvolti, dà vita ad un enorme archivio digitale che riesce a raggiungere l’ampia platea di decisori politici, ricercatori e semplici cittadini, interessati alla tutela del suolo ed al rispetto dei target globali fissati per questa risorsa vitale.

Secondo la FAO entro il 2050 sarà a rischio il 90% dei suoli di tutto il mondo. Una minaccia per la sicurezza alimentare planetaria che allarma anche l’Unione europea, dove il 60-70% dei suoli risulta insalubre. Ecco dunque la necessità di correre ai ripari tramite provvedimenti normativi ad hoc, quali il Green Deal, la Nature restoration law e soprattutto la Strategia europea per il suolo 2030 e la più recente proposta di Direttiva per il monitoraggio e la resilienza del suolo (Soil monitoring law). Strumenti improntati alla protezione, al ripristino ed alla gestione sostenibile di questa risorsa, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità in termini di degrado del suolo.

Prepsoil

Il ripristino ed il mantenimento del suolo è una delle missioni del programma di ricerca e innovazione dell’Ue Horizon Europe, teso a fornire soluzioni concrete alle nostre più importanti sfide.

Ripristinare e mantenere la salute del suolo è infatti una delle principali sfide sociali. “La vita sulla Terra dipende da suoli sani. Il suolo è il fondamento dei nostri sistemi alimentari. Fornisce acqua pulita e habitat per la biodiversità, contribuendo al contempo alla resilienza climatica. Sostiene il nostro patrimonio culturale e paesaggistico ed è la base della nostra economia e prosperità”, scrive la Commissione europea.

La missione A Soil Deal for Europe, parte integrante di una serie di strategie del Green Deal, sostiene la transizione verso suoli sani entro il 2030 tramite la creazione di una rete efficace di 100 laboratori viventi (Living Labs) e aziende faro (LightHouse Farms) nelle aree rurali e urbane. In generale, oltre a creare conoscenze e soluzioni per la salute del suolo, attua azioni globali per la  gestione sostenibile ed il ripristino di questa fondamentale risorsa.

“A Soil Deal for Europe” individua uno dei principali fattori di degrado del suolo nella mancanza di conoscenza e consapevolezza sull’importanza rivestita dalla sua salute a lungo termine, tra i vari soggetti coinvolti (gestori del territorio, industrie, consumatori, società in generale). Il progetto Prepsoil (Preparing for the “Soil Deal for Europe”) coinvolge 20 partner ed è nato proprio per sostenere l’attuazione della “Missione Suolo” tra gli stakeholder delle regioni europee.

Migliorare e diffondere la conoscenza di base sul tema è l’obiettivo principale, a tal fine sono di ausilio i centri di innovazione sul territorio quali i Living Labs (LLs) e le LightHouse Farms (LHs).

I Living Labs stimolano l’innovazione grazie al loro nuovo modo di sviluppare e applicare la conoscenza trasferendo la ricerca dai laboratori a un ambiente di vita reale. Nell’ambito della missione “Soil Deal for Europe”, i Living Labs hanno il potenziale per favorire una transizione verde verso suoli sani sviluppando soluzioni in modo co-creativo e coinvolgendo attori in contesti di vita reale a livello territoriale per ottenere un impatto su larga scala”, comunica Prepsoil.

Molto interessanti si rivelano pure le LightHouse Farms, veri e propri esempi di aspetti specifici della produzione sostenibile, in pratica aziende agricole, siti industriali, aree forestali o di verde cittadino e altre realtà che si configurano come luoghi di formazione, comunicazione e dimostrazione di soluzioni, poiché con le loro performance attestano il miglioramento della salute del suolo.

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La Soil Mission di Prepsoil prevede dunque un ambizioso programma transdisciplinare di ricerca e innovazione, un solido e armonizzato quadro di monitoraggio del suolo ed una maggiore alfabetizzazione e comunicazione su questa risorsa vitale, al fine di coinvolgere le varie comunità.

Come ricordava già negli anni Trenta l’ex presidente statunitense Franklin D. Roosevelt, “la nazione che distrugge il proprio suolo distrugge se stessa”.

[Credits foto: Prepsoil, prepsoil.eu]

Knowledge Hub, uno strumento in più per la salute del suolo in Europa ultima modifica: 2024-04-22T07:21:40+02:00 da Marco Grilli

Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

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