Da fine febbraio 2024, a Parigi è attivo un servizio di mobilità a noleggio con conducente, in cui il taxi è una bicicletta.
C’è un’opzione in più per chi intende spostarsi in modo sostenibile a Parigi. Da qualche settimana, nei weekend, chi desidera un passaggio nella capitale francese può infatti chiamare l’Heetch Bike, servizio a noleggio in cui il taxi è una bicicletta. In sella a una cargo bike, l’autista infatti pedala, trascinando una cabina passeggeri, omologata per due. Un’iniziativa che mira a sfruttare l’incremento della popolarità delle bici e il ruolo decrescente delle auto private, comportamenti incoraggiati dall’amministrazione della sindaca Anne Hidalgo.
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A Parigi il taxi è una bicicletta: perché e con quali obiettivi
“C’è un’intera infrastruttura per le biciclette a Parigi, perché non utilizzarla? Sappiamo che il posto dell’auto in città si ridurrà gradualmente, soprattutto con l’arrivo della zona a basse emissioni “, ha dichiarato Simon Dabadie, direttore generale Heetch per l’Europa.
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Un proposito che ha il sapore di buon auspicio. Nel frattempo, l’impegno assunto è quello di viaggiare per le strade della Ville Lumière il 40% più velocemente e con costi più bassi rispetto agli altri taxi che operano al di fuori dell’ambito formale della licenza.
Il progetto parte con 40 biciclette. Il servizio è offerto, per il momento, esclusivamente dal venerdì alla domenica. In attesa delle reazioni dei fruitori, chiamati a testare e testimoniare se il taxi bicicletta è effettivamente concorrenziale, in termini di comodità ed efficienza.
Come usufruire del servizio
Per usufruire del servizio, è necessario scaricare l’app dedicata sugli store Apple e Android. A questo punto, dal venerdì alla domenica è possibile selezionare la bicicletta disponibile più vicina alla propria posizione, pagando online e assicurandosi, così, un passaggio a zero emissioni per la città.
L’accoglienza dei ciclisti
Marion Soulet, portavoce dell’associazione Paris en Selle, vede nell’iniziativa una buona notizia. “Ciò significa” ha infatti affermato, “che la bicicletta è vista come un mezzo efficace per spostarsi in ambienti densi di traffico“.
La stessa Soulet denuncia, tuttavia, il fatto che la rete di piste ciclabili non sia attualmente all’altezza dell’auspicabile proliferare di questi nuovi usi: “Da diversi anni, si registrano buoni progressi nella rete ciclabile parigina, tuttavia la rete non aumenta abbastanza rapidamente, in relazione all’aumento della frequenza: +70% in tre anni. Per quanto riguarda lo stato di avanzamento del piano ciclistico, siamo circa al 25% del numero di chilometri annunciati nel 2021 mentre siamo al 50% del mandato“.
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Colmare il gap nel più breve tempo possibile significa aprire la strada a promettenti, nuove prospettive in termini di mobilità sostenibile su due ruote. A Parigi come- si spera- in Italia e nel resto d’Europa.
[Foto di copertina @Heetch]
