trekking con bambini nei boschi

Trekking con bambini, non è mai troppo presto per iniziare

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Trekking con bambini, non è mai troppo presto per iniziare ultima modifica: 2024-07-09T06:29:27+02:00 da Valentina Tibaldi
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Trekking con bambini: con un po’ di pianificazione e la giusta attrezzatura, non è mai troppo presto per iniziare i più piccoli ai piaceri delle camminate in natura.

A camminare si impara da piccoli. A maggior ragione se i genitori amano fare trekking o passeggiate nel verde, i bambini si abitueranno a riconoscere nelle camminate in contesti naturali una preziosa opportunità di svago, esplorazione e condivisione di tempo in famiglia. Non ci sono limiti di età: con alcuni accorgimenti è possibile praticare trekking con bambini in qualunque momento della crescita.

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Trekking con i neonati

I neonati, anche di pochi giorni, possono essere portati con sé durante le camminate, in campagna o nei boschi. Presupposti fondamentali sono scegliere percorsi adatti e rispettare alcuni accorgimenti, per rendere la passeggiata sicura e piacevole per tutti.

Innanzi tutto, al di sotto dei due anni è opportuno controllare la quota, avendo cura di non superare i 1500-2000 metri di altitudine.

Esistono itinerari che permettono l’utilizzo di passeggini da trekking. Per poter spaziare nella scelta dei percorsi, tuttavia, è spesso opportuno dotarsi di fasce o marsupi ergonomici, confortevoli per il bambino e per la schiena del portatore.

Indossare il proprio bimbo: vantaggi e benefici del babywearing

In generale, è consigliabile optare per sentieri pianeggianti, ma ogni suggerimento può naturalmente essere rapportato all’esperienza, alle condizioni fisiche e alla valutazione consapevole di chi cammina. Allo stesso modo, è opportuno considerare le caratteristiche della stagione scelta e le condizioni meteo in relazione al terreno o all’ambiente, in modo da potersi equipaggiare al meglio.

Come in ogni escursione in natura, occorre pianificare e preparare tutto il necessario, tenendo conto delle esigenze del piccolo gitante: dall’eventuale latte a un cambio, dalla crema solare a un copricapo, all’eventuale spray contro gli insetti.

Ricordiamoci che un’esperienza piacevole non può prescindere dal benessere dei genitori. Le loro esigenze (di acqua, cibo e altre necessità di vario tipo) sono fondamentali, al pari di quelle del neonato.

Trekking con bambini

Per quanto abituati e allenati, i bambini fino ai 3-4 anni possono non essere pronti ad affrontare lunghi percorsi. Un’attenta pianificazione dell’itinerario sulla base delle loro effettive possibilità offre un buon punto di partenza. Scegliere sentieri sicuri e pianeggianti, dunque, e procurarsi l’attrezzatura adeguata, tra cui abbigliamento tecnico e scarpe adatte.

Zaino: consigli utili per scegliere quello più adatto al trekking

Non esagerare con le aspettative, procurandosi un marsupio adatto all’età per alternare momenti di camminata a momenti di riposo per il bambino, può essere utile.

Allo stesso modo, ogni genitore sa che, in ogni situazione, occorre essere pronti a creare piccoli espedienti che facilitino il raggiungimento degli obiettivi di famiglia. Cantare tutti insieme, contare i passi fino a un obiettivo concordato, avvistare nidi o diverse specie di fiori sono solo alcune idee per agevolare la camminata quando la stanchezza inizia a farsi sentire.

Bambini e natura: consigli utili per piccoli esploratori estivi

Se abituati sin da piccoli, dai 5-6 anni i bimbi possono essere in grado di affrontare percorsi più lunghi e impegnativi. Piccoli esploratori con i piedi e i sensi allenati, che non faticheranno a godere dell’esperienza. E di tutti i benefici fisici ed emotivi che la natura porta con sé.

[Foto di Juliane Liebermann su Unsplash]

Trekking con bambini, non è mai troppo presto per iniziare ultima modifica: 2024-07-09T06:29:27+02:00 da Valentina Tibaldi
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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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