Trekking con bambini: con un po’ di pianificazione e la giusta attrezzatura, non è mai troppo presto per iniziare i più piccoli ai piaceri delle camminate in natura.
A camminare si impara da piccoli. A maggior ragione se i genitori amano fare trekking o passeggiate nel verde, i bambini si abitueranno a riconoscere nelle camminate in contesti naturali una preziosa opportunità di svago, esplorazione e condivisione di tempo in famiglia. Non ci sono limiti di età: con alcuni accorgimenti è possibile praticare trekking con bambini in qualunque momento della crescita.
Trekking con i neonati
I neonati, anche di pochi giorni, possono essere portati con sé durante le camminate, in campagna o nei boschi. Presupposti fondamentali sono scegliere percorsi adatti e rispettare alcuni accorgimenti, per rendere la passeggiata sicura e piacevole per tutti.
Innanzi tutto, al di sotto dei due anni è opportuno controllare la quota, avendo cura di non superare i 1500-2000 metri di altitudine.
Esistono itinerari che permettono l’utilizzo di passeggini da trekking. Per poter spaziare nella scelta dei percorsi, tuttavia, è spesso opportuno dotarsi di fasce o marsupi ergonomici, confortevoli per il bambino e per la schiena del portatore.
Indossare il proprio bimbo: vantaggi e benefici del babywearing
In generale, è consigliabile optare per sentieri pianeggianti, ma ogni suggerimento può naturalmente essere rapportato all’esperienza, alle condizioni fisiche e alla valutazione consapevole di chi cammina. Allo stesso modo, è opportuno considerare le caratteristiche della stagione scelta e le condizioni meteo in relazione al terreno o all’ambiente, in modo da potersi equipaggiare al meglio.
Come in ogni escursione in natura, occorre pianificare e preparare tutto il necessario, tenendo conto delle esigenze del piccolo gitante: dall’eventuale latte a un cambio, dalla crema solare a un copricapo, all’eventuale spray contro gli insetti.
Ricordiamoci che un’esperienza piacevole non può prescindere dal benessere dei genitori. Le loro esigenze (di acqua, cibo e altre necessità di vario tipo) sono fondamentali, al pari di quelle del neonato.
Trekking con bambini
Per quanto abituati e allenati, i bambini fino ai 3-4 anni possono non essere pronti ad affrontare lunghi percorsi. Un’attenta pianificazione dell’itinerario sulla base delle loro effettive possibilità offre un buon punto di partenza. Scegliere sentieri sicuri e pianeggianti, dunque, e procurarsi l’attrezzatura adeguata, tra cui abbigliamento tecnico e scarpe adatte.
Zaino: consigli utili per scegliere quello più adatto al trekking
Non esagerare con le aspettative, procurandosi un marsupio adatto all’età per alternare momenti di camminata a momenti di riposo per il bambino, può essere utile.
Allo stesso modo, ogni genitore sa che, in ogni situazione, occorre essere pronti a creare piccoli espedienti che facilitino il raggiungimento degli obiettivi di famiglia. Cantare tutti insieme, contare i passi fino a un obiettivo concordato, avvistare nidi o diverse specie di fiori sono solo alcune idee per agevolare la camminata quando la stanchezza inizia a farsi sentire.
Bambini e natura: consigli utili per piccoli esploratori estivi
Se abituati sin da piccoli, dai 5-6 anni i bimbi possono essere in grado di affrontare percorsi più lunghi e impegnativi. Piccoli esploratori con i piedi e i sensi allenati, che non faticheranno a godere dell’esperienza. E di tutti i benefici fisici ed emotivi che la natura porta con sé.
[Foto di Juliane Liebermann su Unsplash]