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Caldo estremo, come proteggere bambini e neonati

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Caldo estremo, come proteggere bambini e neonati ultima modifica: 2024-07-26T06:39:43+02:00 da Valentina Tibaldi
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Come proteggere bambini e neonati dal caldo estremo? 11 consigli dal Ministero della Salute, più alcuni suggerimenti aggiuntivi.

Si è fatta attendere forse, soprattutto al Nord. Ma alla fine l’estate è arrivata in tutta Italia con le sue alte temperature. I neonati e i bambini piccoli, in condizioni atmosferiche di questo tipo, possono essere particolarmente esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea, e a una conseguente disidratazione. In tenerissima età, infatti, la termoregolazione è ridotta. Come proteggere, quindi, i bambini dal caldo estremo?

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Difendere i bambini dal caldo, i consigli del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha pubblicato 11 consigli utili per prendersi cura di bambine, bambini e neonati durante un’ondata di calore.

  1. In ambienti chiusi, vestire i bambini e le bambine in modo molto leggero, lasciando ampie porzioni di cute scoperte.
  2. All’aria aperta, evitare l’esposizione diretta al sole, soprattutto nelle ore più calde della giornata. Applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo e proteggere il capo con un cappellino.
  3. Tenere presente che l’ombrellone non fornisce adeguata protezione né dal caldo, né dai raggi solari.
  4. I neonati sotto i sei mesi di vita non devono essere mai esposti al sole diretto.
  5. Evitare che i bambini svolgano attività fisica all’aperto durante le ore più calde.
  6. Fare in modo che i bambini assumano sufficienti quantità di liquidi, evitando le bevande fredde.
  7. Preparare pasti leggeri, preferibilmente a base di frutta e verdura. Porre particolare attenzione alla conservazione dei cibi, che può essere compromessa dalle alte temperature.
  8. Non lasciare mai i bambini chiusi in autovetture o locali che possono surriscaldarsi, neanche per poco tempo.
  9. Chiamare immediatamente il soccorso medico, se appaiono i seguenti sintomi: nausea, vomito, debolezza muscolare, affaticamento, mal di testa, stato confusionale, febbre. Potrebbe trattarsi di un colpo di calore.
  10. Nei grandi centri urbani, durante le ore più calde, evitare le aree verdi e i parchi pubblici, poiché in questi luoghi si accumula l’ozono prodotto dal traffico veicolare.
  11. I bambini con problemi di salute (malattie cardiache, circolatori, respiratorie, polmonari) sono particolarmente sensibili alle ondate di calore. Quando fa molto caldo necessitano, pertanto, di maggiori attenzioni da parte dei genitori e del pediatra.

Per maggiori informazioni su rischi e rimedi, è possibile consultare la Guida sull’estate sicura sul sito del Ministero.

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Neonati e caldo estremo: qualche ulteriore accortezza

Impossibilitati a lamentarsi per il caldo e ancora immaturi dal punto di vista della termoregolazione, i neonati necessitano di qualche accortezza in più contro le ondate di calore.

Ogni genitore si allena a interpretare e riconoscere i bisogni del bebè a partire dal pianto. Tuttavia, sono diversi i segnali che, a partire dall’osservazione, può essere utile decodificare per intervenire sui disturbi causati dal caldo eccessivo. Piangere inconsolabilmente, mostrare irritabilità e letargia possono essere segnali di stress da calore.

Allattamento

Uno dei problemi principali è il rischio di disidratazione, cui il neonato potrebbe andare incontro se suda molto e non reintegra in modo sufficiente i liquidi persi.

Bocca secca, pianto senza lacrime, fontanella incassata, urine concentrate e scure possono essere segnali di disidratazione, da non sottovalutare.

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In generale, i pediatri sostengono che un neonato allattato al seno non ha bisogno di ulteriori liquidi nei primi mesi, anche se fa molto caldo. Il latte materno, infatti, ha una diversa consistenza e all’inizio della poppata è molto liquido, proprio per soddisfare la sete del bebè. Quindi se si pratica l’allattamento a richiesta, offrendo il seno al neonato ogni volta che lo richiede, il latte materno è sufficiente.

In caso di latte artificiale, invece, tra una poppata e l’altra può essere utile dare al bambino un po’ di acqua, che scongiuri il rischio di disidratazione.

Raffreddamento

Anche e soprattutto in giornate particolarmente ostiche, è opportuno evitare di raffreddare eccessivamente gli ambienti, in modo da evitare colpi di aria e sbalzi di temperatura. È bene, inoltre, evitare sempre di dirigere getti d’aria o dispositivi di raffreddamento direttamente verso il neonato.

Uscite

Se le ore più calde sono proibitive per tutti, per quanto riguarda i neonati è ancora più importante astenersi dall’uscire di casa nella parte centrale della giornata. Al di fuori dagli orari critici, è comunque opportuno proteggere adeguatamente i bambini con cappellini e altri accessori idonei allo scopo.

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Bagni

Nel corso della giornata, può essere utile fare al bebè bagni rinfrescanti. L’acqua tiepida può, infatti, aiutarli a sentirsi a loro agio e a ridurre la temperatura corporea.

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Si tratta, insomma, di piccoli accorgimenti, che possono contribuire a rendere l’estate più piacevole, e soprattutto più sicura.

[Foto di Christian Bowen su Unsplash]

Caldo estremo, come proteggere bambini e neonati ultima modifica: 2024-07-26T06:39:43+02:00 da Valentina Tibaldi
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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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