Un’app olandese e una start-up tedesca coinvolgono cittadini e pensionati nel servizio di consegne in bici di prodotti locali
Bike delivery, ossia il servizio di consegna in bicicletta. Pratica ecologica, salutare e- perché no?- molto glamour visto il progressivo successo che sta guadagnando in tutto il mondo, in primis nelle grandi città, dove la congestione del traffico nelle ore di punta rende difficoltosi gli spostamenti in auto. Neppure l’Italia che, per tradizione, cultura e dati statistici appare restia all’uso quotidiano della bicicletta, si sottrae a questa tendenza e lungo lo Stivale (a Torino, Milano, Genova, Roma per fare qualche esempio), negli ultimi anni si sono moltiplicate le società che offrono il servizio di consegna in bici.
Oltre confine, tuttavia, c’è chi ha compiuto un ulteriore passo avanti, connotando la pratica di un’inedita accezione sociale capace di coinvolgere la collettività: citiamo su tutti un paio di esempi.
Siamo ad Amsterdam, dove la mobilità sostenibile è uno stile di vita. In piena linea con questo concetto, TringTring è un’applicazione che, basandosi sul crowdsourcing, garantisce la consegna su due ruote nell’area metropolitana di oggetti, messaggi, pacchi e cibo locale in meno di un’ora. A rendere possibile tutto ciò è una flotta di cittadini indipendenti: chiunque, infatti, può diventare “Tringer” e, dietro la ricompensa di 5 euro a pacco, occuparsi di consegnarlo in zone vicine con la propria bicicletta.
TringTring è disponibile per privati e per aziende (al momento le iscrizioni di imprese ammontano a qualche decina), che collegano il loro shop online alla piattaforma, cosicché i clienti possano richiedere una consegna. Non appena un utente effettua l’ordine, i corrieri improvvisati Tringer che si trovano nelle vicinanze vengono allertati e, se sono in grado di garantire la consegna entro l’ora, si aggiudicano il lavoro. Il gioco è fatto, senza difficoltà e ulteriori pensieri, dato che il flusso di denaro e informazioni utili a completare il servizio è gestito direttamente all’interno dell’app.
A Wiesban, in Germania, c’è invece Kiezkaufhaus (letteralmente, “grande magazzino di quartiere”): si tratta di una start-up che offre la consegna in giornata su cargo-bike di prodotti locali, offerti sul mercato da negozi e aziende della cittadina.
Un servizio virtuoso e green-oriented certo, perché combina mobilità sostenibile e prodotti a km 0, ma la vera novità è il valore sociale dell’operazione: a effettuare le consegne sono, infatti, i pensionati o i “diversamente giovani” che, in questa nuova attività, possono trovare una nuova dimensione all’interno della comunità.
Complici buone pratiche, modelli di vita partecipativi e nuove tecnologie, le possibilità di amplificare gli effetti benefici degli spostamenti in bicicletta, dunque, non mancano di certo: grazie all’intraprendenza e all’effetto virale di tante buone idee, siamo fiduciosi che il futuro del commercio urbano sarà in sella e su pedali.