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Stephen Fry contro l’uso della pelle d’orso per i colbacchi delle Guardie britanniche

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Stephen Fry contro l’uso della pelle d’orso per i colbacchi delle Guardie britanniche ultima modifica: 2024-02-03T06:01:13+01:00 da Alberto Pinto
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Stephen Fry, tra i più amati attori britannici, si è schierato con gli animalisti per chiedere di bandire la pelle d’orso dai colbacchi delle Guardie di Re Carlo III.

Stephen Fry
Stephen Fry lotta per bandire la pelle d’orso dai copricapi delle Guardie reali britanniche.

Quello di Stephen Fry è uno dei volti britannici più apprezzati al cinema e in tv, da Lo Hobbit a Rosso, Bianco & Sangue Blu, passando per le serie Kingdom e 24.

Nei giorni scorsi, l’attore ha sposato una battaglia animalista piuttosto specifica, ma particolarmente importante ed esemplare. Stephen Fry, infatti, si è unito alle richieste degli animalisti per bandire l’utilizzo della pelle d’orso dalle divise delle Guardie di Re Carlo.

Da sempre, le guardie di Sua Maestà sono riconoscibili per gli altissimi berrettoni pelosi entrati ormai a far parte dell’immaginario globale. Un copricapo tipico, sfoggiato per secoli negli eventi ufficiali così come nei turni di guardia alle porte di Buckingham Palace.

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L’appello di Stephen Fry è quello di trovare immediatamente un’alternativa sintetica, affinché le Guardie reali possano indossare un colbacco cruelty-free e non sporcato dal sangue di creature innocenti cacciate con ferocia.

La tradizione non è mai una scusa per la crudeltà”, ha scritto l’attore in una nota definendo “inconcepibile e anti-britannico” il perpetuato utilizzo di pelle animale. A supporto della sua battaglia, Stephen Fry ha anche rilanciato un video postato da PETA sulla brutalità con cui gli orsi vengono uccisi dopo essere stati attirati con del cibo.

Stepehn Fry
La tradizione non è mai una scusa per la crudeltà” – Stephen Fry

Secondo quanto riportato da Philenews, un portavoce del Ministro della Difesa Britannico si è espresso in merito sostenendo che gli orsi non vengono cacciati su commissione, ma che le loro pelli sono il frutto di una caccia legale ed autorizzata. In più, ha aggiunto che al momento non esistono ancora alternative soddisfacenti a rimpiazzare i tradizionali berrettoni.

Optare per un materiale sintetico, che non provenga da un’uccisione a sangue freddo, rappresenta già di per sé un’alternativa più che valida. Come specificato dall’attore, poi, nulla vieta di porre fine a consuetudini anche piuttosto consolidate, qualora si mostrassero inadeguate e insostenibili rispetto alla sensibilità e alla consapevolezza della società.

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Re Carlo ha dimostrato in più e più occasioni di avere a cuore il destino dell’ambiente e delle sue creature. Sarebbe un segnale eccezionale accogliere le richieste di Stephen Fry e degli attivisti per il benessere degli animali, ragionare sulle loro argomentazioni per rivedere il proprio punto di vista. Fare in modo che siano anche le istituzioni a sostenere il cambiamento e ad accompagnare una presa di coscienza collettiva.

Stephen Fry contro l’uso della pelle d’orso per i colbacchi delle Guardie britanniche ultima modifica: 2024-02-03T06:01:13+01:00 da Alberto Pinto
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Beneventano, laureato in comunicazione audiovisiva. Appassionato di cinema, serie televisive, viaggi e di tutto ciò che è arte e comunicazione. Creativo, curioso e sognatore, ama immergersi nelle storie e scoprirne dettagli e sfaccettature. Per eHabitat scrive di musica e di cinema

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