Giornata Internazionale della Danza 2022, arte antichissima e magica

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Giornata Internazionale della Danza 2022, arte antichissima e magica ultima modifica: 2022-04-29T00:01:54+02:00 da Francesca Danila Toscano
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Oggi, 29 aprile si festeggia la Giornata Internazionale della Danza proclamata per celebrare quest’arte nel mondo. La danza è magia, è uno strumento in grado di comunicare attraverso il linguaggio del corpo ciò che le parole umane non sanno fare.

La Giornata Internazionale della Danza è un momento che ci permette di celebrare questa bellissima arte che si evolve giorno dopo giorno. Ci ricorda dove è nata senza dimenticarci dei grandi danzatori che si sono susseguiti nel corso della storia. È un giorno che unisce sia i danzatori professionisti sia chi invece è solo un grande appassionato.

Questa disciplina, universale, rappresenta un punto di incontro tra uomini e donne in ogni parte del mondo.

Ballerina danza sul ghiaccio per salvare una spiaggia nel Golfo di Finlandia

Il messaggio per  la Giornata Internazionale della Danza 2022

La Giornata Internazionale della Danza è stata istituita nel 1982 grazie all’International Dance Committee (IDC) e all’International Theatre Institute (ITI) presso l’UNESCO, per festeggiare, promuovere e diffondere i valori universali della danza.

L’International Theatre Institute ITI ha annunciato che la celebrazione della Giornata Internazionale della Danza 2022 (GID), organizzata dal Segretariato Generale ITI, si terrà online oggi, 29 Aprile, a partire dalle 14,00 (ora italiana).

Durante la Giornata Internazionale della Danza 2022, nel 40° Anniversario dell’istituzione dell’evento, la celebrazione presenterà un video dell’autrice del messaggio di quest’anno e cinque produzioni di danza, una per ciascuna delle regioni (Africa, Asia-Pacifico, le Americhe, Europa e Paesi Arabi). L’obiettivo della ricorrenza è quello di riunire le persone e mostrare al mondo la bellezza e la diversità dell’arte della danza. Per partecipare basterà collegarsi al sito ufficiale della GID dove ci sono le informazioni su tutti gli eventi che si svolgeranno in varie città.

Danza cuore a cuore: mamma e bebè, uniti, danzano all’unisono

Le rappresentazioni pittoriche della danza

La danza è una forma di arte intensa, appassionata, sublime e carismatica, attraverso la quale il corpo umano esprime le sensazioni più recondite dell’anima. Sin dall’antichità, la danza ha fatto parte di rituali, che hanno rappresentato indimenticabili momenti di aggregazione collettiva.

Questa disciplina è stata presente in tutte le culture umane. Fra le prime opere d’arte che la raffigurano, ci sono le pitture dell’antico Egitto, dell’antica Grecia, degli Etruschi e dei Romani. La rappresentazione della danza ha caratterizzato anche le più famose correnti artistiche tra Ottocento e Novecento, con grandi maestri come Degas o Matisse.

Vediamo qualche capolavoro:

  • La Danza di Henri Matisse, opera che suscitò la riprovazione del pubblico a causa dei colori forti e aggressivi. Simbolicamente questo dipinto rappresenta la gioia di vivere e la felicità di una danza musicale. I ballerini danzano insieme, nudi, al ritmo di una musica felice. La nudità rappresenta, probabilmente, il ritorno ad una natura priva di sensi di colpa. Il dipinto non riscosse immediatamente successo. L’eccessiva semplificazione della composizione non fu considerata di qualità. In realtà, l’intento di Matisse fu quello di semplificare e trasformare il soggetto in una rappresentazione, quasi astratta del ritmo.
La danza di Henri Matisse
La Danza di Henri Matisse
  • Ballerina blu di Gino Severini, rappresenta la pura espressione del dinamismo della danza. Nasce dall’unione dello studio della figura umana in movimento con i riflessi della luce, che si trovano nel dipinto grazie alla presenza di alcune paillettes. Il dinamismo è conferito al dipinto anche attraverso l’esecuzione di tipo frammentario della ballerina, che si distingue chiaramente solo in alcune parti del suo volto e delle sue mani. La ballerina, che, come il suo autore, si trova a metà strada tra Cubismo e Futurismo, assume una forma conica, la quale le permette di acquisire una specie di moto vorticoso.
Ballerina blu di Gino Severini
Ballerina blu di Gino Severini
  • La classe di danza di Edgar Degas, un dipinto a olio su tela realizzato a partire dal 1873. La classe di danza ritrae un gruppo di ballerine dopo la lezione. Alcune sono raggruppate intorno al pianoforte, dalla parte opposta della sala invece, un secondo gruppo a riposo si accalca in un angolo, intento a osservare il maestro posizionato al centro della sala che dà il tempo battendo il bastone a terra. La luce è diffusa ma spiccano la luminosità dei tutù e l’evanescenza dei tessuti di raso, i passaggi cromatici dal bianco dei costumi al rosa della pelle sono tratteggiati con estrema delicatezza. La rappresentazione delle ballerine nel momento successivo allo sforzo fisico della lezione di danza fa sembrare la scena una foto istantanea.
La classe di danza di Edgar Degas
La classe di danza di Edgar Degas

 

La danza come tradizione

Nelle danze popolari si unisce il passato al presente. Diverse a seconda dell’area geografica e con diverse funzioni, che vanno dalla magica e rituale (per allontanare gli spiriti maligni) alla pratica (scacciare i serpenti), alla ricreativa e sociale (per festeggiare i diversi momenti della vita).

Tutto il mondo è ricchissimo di danze popolari, nella nostra galleria ne trovate due. La prima raffigura una danza tradizionale norvegese, strettamente legata alle terre del nord. I balli popolari norvegesi sono molteplici e accomunati da un movimento rotatorio continuo, individuale e corale. Nella seconda immagine, trovate la danza indiana, presentata in origine nei luoghi sacri grazie alle danzatrici dei templi, caratterizzata dalla forte mimica del viso e dalle molteplici posizioni delle mani.

Giornata Internazionale della Danza 2022, arte antichissima e magica ultima modifica: 2022-04-29T00:01:54+02:00 da Francesca Danila Toscano

Calabrese di nascita e Romana di adozione, biologa ambientale con la passione per la bioetica. Mediatore museale presso il Museo Civico di Zoologia di Roma. Sensibile alle tematiche ambientali e al benessere animale si occupa da anni di divulgazione scientifica collaborando anche con diversi magazine on line. Sempre in continuo movimento, adora viaggiare senza separarsi mai dalla sua cagnolina.

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