Incisioni rupestri di Alta, in Norvegia, connubio tra Storia e Natura

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Incisioni rupestri di Alta, in Norvegia, connubio tra Storia e Natura ultima modifica: 2023-10-14T09:01:18+02:00 da Francesco Rasero
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Il museo en-plein-air delle incisioni rupestri di Alta (Norvegia), patrimonio mondiale UNESCO, permette di ammirare opere risalenti alla Preistoria in uno scenario naturale unico

Si trova ad Alta, cittadina della Norvegia del Nord oltre il Circolo Polare Artico, un museo dedicato alle incisioni rupestri che permette di venire a contatto con opere risalenti alla Preistoria mentre si passeggia immersi tra la natura, con una spettacolare vista sul fiordo circostante.

incisioni rupestri di Alta museo Norvegia
Scene di caccia e di pesca durante la Preistoria

L’Alta Museum conserva infatti, all’aria aperta, oltre seimila petroglifi realizzati tra il 5.000 a.C. e la nascita di Cristo, in gran parte visibili da tutti, almeno nella bella stagione. Si tratta della più grande concentrazione di arte rupestre dell’intero Nord Europa.

I soggetti di questi micro-paesaggi sono molto vari: spesso rappresentano persone impegnate in varie attività della vita quotidiana -come la caccia, la cattura e la pesca- ma vi sono anche scene che paiono rimandare a riti, miti e leggende.

incisioni rupestri di Alta museo Norvegia
Animali circumpolari e figure geometriche nelle incisioni di Alta

Oltre a numerose figure umane, vengono raffigurati molti animali tipici della zona -tra cui renne, alci, orsi, lupi, salmoni, cormorani e balene– nonché imbarcazioni, attrezzi e altri manufatti, affiancati a volte da motivi e forme geometriche.

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In alcuni casi si ritiene che l’attività artistica fosse anche un modo per mettere in comunicazione il mondo dei vivi con quello degli spiriti, tra danze, processioni e rituali.

«L’arte rupestre è un’importante fonte archeologica di materiale che ci dà una visione unica dei pensieri degli esseri umani dell’epoca, dell’organizzazione sociale, della tecnologia e dell’uso delle risorse, nonché dell’interazione con l’ambiente durante la Preistoria», spiegano dal museo.

Alta Museum
Il percorso di visita si dipana attraverso la natura del fiordo di Alta

Le incisioni di Alta risultano inoltre strettamente legate al paesaggio e alle mutazioni del territorio nel corso dei millenni.

«I ricercatori concordano nel ritenere che siano state realizzate sulle superfici di pietra lisce che si trovavano in riva al mare. Man mano che, nel corso dei millenni, il terreno è emerso e sono venuti alla luce nuovi massi, gli artisti li hanno utilizzati per le loro incisioni»: per questo le scene più antiche si trovano più in alto rispetto all’attuale livello del mare, mentre quelle più recenti si trovano più vicino al fiordo.

incisioni rupestri di Alta museo Norvegia
Le incisioni sono nello stesso luogo in cui vennero eseguite anche settemila anni fa (foto: Alta Museum)

Quasi tutta l’arte rupestre di Alta si trova ancora oggi sul basamento roccioso dove è stata originariamente realizzata, in molti casi arenaria ricca di quarzo.

È eccezionalmente ben conservata, essendo rimasta protetta da terra ed erba fino a pochi decenni or sono, e le incisioni risultano per lo più intatte.

Alcune delle opere principali presenti lungo il percorso di visita sono state dipinte di rosso per renderle più visibili, sebbene si tratti di una pratica ancora oggi oggetto di discussione in quanto compromette le condizioni di autenticità.

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Visitare il museo delle incisioni rupestri di Alta

Il museo delle incisioni rupestri di Alta sorge in località Hjemmeluft a circa 4 chilometri dal centro della città, con la sua celebre Cattedrale delle Luci del Nord (Nordlyskatedralen Kirke), e rappresenta una delle mete da non perdere quando ci si trova nella Norvegia settentrionale, magari diretti verso il finis terrae di Capo Nord (Nordkapp).

Alta Museum
La visita all’area esterna del museo di Alta si effettua solo in assenza di neve

Il centro è aperto 360 giorni all’anno ma, trattandosi di opere presenti in una vasta area esterna en-plein-air, i petroglifi sono visibili solamente nei periodi in cui non c’è neve a coprirli.

Nei mesi invernali è comunque disponibile un’esposizione permanente, con alcuni massi incisi che sono stati trasportati all’interno del museo, oltre a diverse sale dedicate ai vari periodi storici e ad approfondimenti tematici.

Vengono spesso anche organizzate mostre temporanee e sono a disposizione una caffetteria e uno shop.

La mappa dei due percorsi disponibili all’Alta Museum

I percorsi esterni sono due: quello di base -segnato in fucsia- lungo circa 1,2 chilometri e accessibile a tutti, anche in carrozzina, e quello completo, da tre chilometri, che arriva fino alle acque del fiordo e comprende diverse aree in cui i petroglifi non sono stati colorati.

incisioni rupestri di Alta museo Norvegia
Visita guidata all’Alta Museum

Per orientarsi durante la visita, in biglietteria è possibile ricevere una guida cartacea o un’audio-guida, con cui scoprire in autonomia i diversi siti in cui sono presenti le incisioni, la loro storia e le caratteristiche; sono anche disponibili (su prenotazione) visite guidate da parte di esperti.

In alta stagione, durante l’estate, vengono anche organizzate attività legate all’Età della Pietra, rivolte soprattutto ai bambini: dal tiro con l’arco alla riproduzione dei petroglifi (Frottage), dall’affilatura della pietra ad una sabbiera in cui fare pratica di archeologia.

Alta Museum
Attività di “Frottage” per i bambini

Tutti i dettagli relativi ai costi dei biglietti di ingresso e agli orari di apertura, a seconda della stagione, sono disponibili sul sito ufficiale.

Il museo prevede anche aperture straordinarie in occasione dell’attracco di navi da crociera al molo turistico di Alta (che dista circa 7 chilometri ed è raggiungibile in taxi o con i mezzi pubblici).

Incisioni rupestri ad Alta

Alta Museum, patrimonio UNESCO

Le incisioni di Alta sono state scoperte soltanto a partire dal 1973 e si trovano sotto la tutela dell’UNESCO dal 1985, rappresentando uno degli otto siti norvegesi inseriti nella lista del Patrimonio mondiale.

«L’arte rupestre di Alta, con le sue migliaia di dipinti e incisioni, è una testimonianza eccezionale degli aspetti della vita, dell’ambiente e delle attività delle società di cacciatori-raccoglitori nell’Artico in epoca preistorica -si legge nella pagina dedicata al tema sul sito dell’Agenzia ONU- L’ampia gamma di motivi e scene di alta qualità artistica riflette una lunga tradizione di società di cacciatori-raccoglitori e la loro interazione con la natura circostante, nonché l’evoluzione dei loro simboli e rituali».

incisioni rupestri di Alta museo Norvegia
Una delle incisioni non colorate di rosso, nella parte più esterna del percorso di visita

I diversi motivi artistici e tutte le fasi cronologiche sono rappresentate tra i siti iscritti al Patrimonio. «L’arte rupestre è stata creata vicino a quella che nella Preistoria era la linea di costa e il contesto in cui ancora oggi si trova è rimasto relativamente immutato nel corso dei millenni -rimarcano dall’UNESCO- In particolare, la vista che si estende per molti chilometri nel fiordo è quasi intatta dalle attività moderne e ad Alta si può pertanto facilmente immaginare come fosse il paesaggio in epoca preistorica».

Alta Museum
Il percorso completo di visita è lungo circa tre chilometri

L’erosione naturale e il vandalismo sono potenziali minacce per le incisioni e le pitture: per questo, nell’ambito della strategia di gestione dei visitatori, sono state costruite passerelle e piattaforme in legno per proteggere l’arte rupestre da potenziali danni.

[Foto di Francesco Rasero per eHabitat.it salvo dove diversamente specificato]

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Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

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