Sulle rive del Lago d’Orta, in Piemonte, è in corso per tutto il mese di ottobre la mostra diffusa Sos Humanity, con le opere di sei artisti internazionali dedicate ai temi della sostenibilità
Fino al 1° novembre 2023 diverse location sul Lago d’Orta, in Piemonte, ospitano 27 opere d’arte che affrontano il tema della sostenibilità, ecologica e sociale, che fanno parte della seconda edizione della mostra diffusa “Sos Humanity“, promossa dalla Fondazione Alberto Giacomini.
«Sos Humanity è un segnale di allarme lanciato all’Umanità e per l’Umanità, affinché si realizzi che è l’Uomo l’unico responsabile delle “emergenze” sociali e ambientali che stanno mettendo in discussione il nostro presente e il nostro futuro», spiegano i curatori.
A questo segnale di allarme risponde l’Arte, «con il suo potente linguaggio universale che ha la capacità di stimolare la riflessione e sensibilizzare gli animi nei confronti di temi fondamentali, innescando una scintilla di consapevolezza nelle menti».
L’esposizione intende essere un grido, di denuncia e nel contempo di speranza: «È una presa di coscienza del difficile momento storico e sociale che l’intera Umanità sta vivendo, in bilico tra epidemie globali, guerre, crisi climatica, degrado sociale, morale e antropologico, inquinamento ambientale e delle menti».
Il dialogo tra Arte e Natura
Sei gli artisti internazionali coinvolti quest’anno: Helidon Xhixha, Omar Hassan, Sergio Floriani, Silvia Della Rocca, Simone Benedetto e Angelo Molinari (artista locale, new entry dell’edizione 2023).
Le uova a Gleðivík, l’installazione artistica più insolita d’Islanda
Le loro opere sono disseminate tra gli scenari più suggestivi del lago e sono state realizzate in modo da farle dialogare con gli spazi circostanti.
Il territorio diviene infatti parte integrante delle opere, che a loro volta divengono parte del paesaggio, in un’interazione che celebra con armonia il connubio tra le forme dell’Arte e quelle della Natura.
Tutte le opere sono state posizionate in modo da rispettare il contesto ambientale in cui prendono nuova vita, apportando un valore aggiunto.
«Sos Humanity vuole essere un inno all’eco-sostenibilità, con l’arte che esalta la bellezza naturale del luogo, ridisegnando il paesaggio, donandogli nuove sfumature estetiche ricche di contenuti e significati», sottolineano dalla Fondazione.
La mostra ha anche ottenuto la certificazione EcoAction, come evento a basso impatto ambientale.
Le tematiche della mostra open air
Tre i filoni espositivi in cui sono state suddivise le opere:
- Portrait: dieci imponenti sculture d’acciaio inox che dialogano con il territorio e le acque circostanti, opera dell’artista albanese Helidon Xhixha;
- Floating: opere galleggianti di Helidon Xhixha, Omar Hassan e Simone Benedetto, che si riflettono nelle acque limpide del lago;
- Oxigen: opere collocate tra spiagge, giardini e antiche dimore, a impreziosire le lussureggianti colline e i piccoli borghi, fino a integrarsi con i luoghi sacri e mistici nei quali la Terra sembra essere connessa al Cielo.
Le “Floating” sono sicuramente quelle di maggiore impatto. Tra le più celebri e significative c’è l’Iceberg di Xhixha, installazione che vuole denunciare lo scioglimento dei ghiacciai causato dal Climate Change e che quest’anno viene riproposta, dopo il successo della scorsa edizione, di fronte alla spiaggia di Prarolo.
Sempre l’artista albanese ha creato anche The Twin Bottles, che galleggiano di fronte a Orta San Giulio: rappresentano il devastante impatto che i rifiuti in plastica abbandonati hanno sulla natura e sugli oceani.
A pochi metri di distanza si trova anche l’installazione più maestosa e d’impatto del milanese Hassan, Under the Chimney: un imponente comignolo alto tre metri dipinto con vernici e colori diversi, simbolo di speranza, posizionato come un faro che protegge metaforicamente il lago e le sue genti, custodendo valori e tradizioni.
Sos Humanity, dove trovare le 27 opere d’arte
La mostra Sos Humanity -definita dai promotori «un’esperienza artistica immersiva che intende emozionare e nel contempo far riflettere»- coinvolge tutto il territorio del Lago d’Orta, mettendone in luce unicità naturalistiche, storiche e architettoniche.
Questi i Comuni interessati dalla mostra e le relative opere ospitate:
Armeno
- Gong Moon di Silvia Della Rocca, chiesa Santa Maria Assunta (Oxigen)
Gozzano
- Teddy Guns Bear di Simone Benedetto, lido di Gozzano (Floating)
Isola di San Giulio
- Ordine e Caos di Helidon Xhixha, imbarcadero turistico (Portrait)
Madonna del Sasso
- La Famiglia di Helidon Xhixha, santuario (Portrait)
- Sfumature di luce mattutina di Angelo Molinari, santuario (Oxigen)
Miasino
- Under the Chimneys di Omar Hassan, villa Nigra (Oxigen)
Omegna
- La Porta della Legge di Sergio Floriani, piazza Salera (Oxigen)
Lupi sul lago d’Orta, una mostra di Cracking Art per promuovere la convivenza
Orta San Giulio
- The Twin Bottles di Helidon Xhixha, hotel San Rocco (Portrait, Floating)
- Infinito di Helidon Xhixha, Sacro Monte (Portrait)
- Door of Light di Helidon Xhixha, Sacro Monte (Portrait)
- Molecole di Helidon Xhixha, Sacro Monte (Portrait)
- Under the Chimney di Omar Hassan, hotel San Rocco (Floating)
- Animal Soul di Simone Benedetto, villa Motta (Oxigen)
- A confronto di Sergio Floriani, villa Frua (Oxigen)
Pella
- Sirena di Helidon Xhixha, Hydrogen Lake Beach (Portrait)
- Animal Soul di Simone Benedetto, Hydrogen Lake Beach (Oxigen)
- Capitello d’Acciaio di Helidon Xhixha, piazza Motta (Portrait)
- Fiamma di Helidon Xhixha, frazione Ronco (Portrait)
- Il colore del lago sfiora la mia mente di Angelo Molinari, Alzo Di Pella (Oxigen)
Pettenasco
- Sexyteddy Bear di Simone Benedetto (Floating)
- Heart’s Soul e Crystal Moon di Silvia Della Rocca, resort Laqua by the Lake (Oxigen)
Quarna Sopra
- The Tree of Life di Silvia Della Rocca, Mandali (Oxigen)
- Accentuata bicromia di Angelo Molinari (Oxigen)
Quarna Sotto
- La prospettiva dal lato superiore di Angelo Molinari (Oxigen)
San Maurizio d’Opaglio
- Iceberg di Helidon Xhixha, spiaggia di Prarolo (Floating)
Vacciago
- Holistic Moon di Silvia Della Rocca, La Darbia (Oxigen)
Per vedere tutte le opere esposte –qui la mappa completa– è preferibile trascorrere almeno un paio di giorni sul Lago d’Orta, approfittandone per fare anche passeggiate a filo d’acqua e camminate nella natura.
Per raggiungere le diverse location è possibile utilizzare i mezzi per la mobilità green messi a disposizione dagli organizzatori, magari in abbinata con il servizio pubblico di navigazione, che collega i vari paesi offrendo vedute molto suggestive e che propone un biglietto giornaliero con viaggi illimitati.
Nel mese di ottobre, inoltre, restano visibili in diversi punti di Ameno, Miasino e Orta San Giulio i circa cinquanta lupi colorati della mostra di Cracking Art “Il richiamo dei lupi”, che focalizza l’attenzione sul rapporto e la possibile convivenza tra l’essere umano e questo grande predatore, da sempre presente anche nell’arco alpino.
[Foto di Francesco N. M. Rasero per eHabitat.it, salvo dove diversamente specificato]