Giornata internazionale per la Riduzione dei disastri naturali 2023, limitare i rischi dovuti alle catastrofi naturali e sensibilizzare la popolazione sugli effetti di questi fenomeni sempre più diffusi, sono gli obiettivi
La Giornata internazionale per la Riduzione dei disastri naturali 2023 si celebra oggi, 13 ottobre, ed è stata istituita dall’Onu nel 1989.
Per calamità naturale si intende “ogni fatto catastrofico, ragionevolmente imprevedibile, conseguente a eventi e a fattori di ordine naturale, a loro volta ragionevolmente imprevedibili” (Treccani).
Tale definizione però può essere fuorviante, in quanto, soprattutto negli ultimi anni, eventi naturali, seppur non catastrofici ma che seguono il normale corso della natura, portano a disastrose conseguenze in quanto, sul territorio, è intervenuto l’uomo.
Terremoti, frane, alluvioni, uragani, a cui assistiamo con maggiore frequenza e intensità, sono accentuati dai cambiamenti climatici, legati, almeno in parte, ad azioni umane.
L’Italia frana ma il completamento della carta geologica è a rischio
Quest’anno, la Giornata tratta la relazione reciproca tra disastri e disuguaglianza, infatti il tema è “Combattere la disuguaglianza per un futuro resiliente”, in linea con il Quadro di Sendai, l’accordo internazionale per prevenire e ridurre le perdite di vite umane, incrementare i mezzi di sussistenza e le infrastrutture di base.
Disuguaglianza climatica, la crisi ambientale ha inasprito le disparità
La disuguaglianza e la vulnerabilità ai disastri sono due facce della stessa medaglia.
Infatti, un diverso accesso ai servizi comporta una maggiore esposizione al pericolo di disastri, mentre l’aumento dei disastri aggrava le disuguaglianze spingendo, i più a rischio, alla povertà.
Misure che possono essere adottate
Ecco alcune misure che possono essere adottate per la riduzione dei rischi legati a disastri naturali:
- Impedire che i pericoli si trasformino in disastri, attraverso una pianificazione e progettazione per ridurre l’esposizione e la vulnerabilità delle persone ai danni.
- I paesi devono coinvolgere e responsabilizzare la collettività in tutti i processi decisionali e devono garantire che le persone più a rischio siano maggiormente incluse.
- La gestione sostenibile delle risorse naturali. La deforestazione, l’erosione del suolo e l’alterazione degli ecosistemi possono aumentare il rischio di frane e inondazioni. Promuovere l’agricoltura sostenibile e preservare la biodiversità è importante per ridurre gli effetti dei disastri naturali.
Ilkay Gundogan, il calciatore del Manchester City che pianta alberi nelle zone colpite dai disastri naturali
- La creazione di infrastrutture resistenti è essenziale per ridurre i danni. Le varie infrastrutture devono essere progettate costruite in modo da resistere a eventi come terremoti o alluvioni.
- È importante infine adottare politiche di gestione del territorio che preservino le risorse naturali, promuovano la sostenibilità e riducano l’impatto ambientale.
[Foto di Misbahul Aulia su Unsplash]