toponimi lupi foto Giuseppe Calsamiglia Flickr

Uno studio sui toponimi ci svela la storia di lupi e orsi in Italia

in Ambiente|Biodiversità
Uno studio sui toponimi ci svela la storia di lupi e orsi in Italia ultima modifica: 2019-12-09T08:00:50+01:00 da Francesco Rasero
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Lupi e orsi sono ormai sempre più rari e in pericolo, ma i toponimi in tutta Italia legati a questi due grandi predatori carnivori testimoniano come un tempo la loro presenza fosse assai diffusa, da nord a sud, specialmente su Appennini e Alpi. I nomi dei luoghi ci possono dire molto sul rapporto tra uomini e animali e (forse) contribuire a migliorarlo.

Uno studio svolto dall’Università di Trento, condotto dalla ricercatrice Clara Tattoni, ha investigato in modo analitico il legame tra la diffusione dei toponimi e delle specie, dimostrando scientificamente come i nomi dati ai luoghi geografici siano un’eredità della passata distribuzione di lupi e orsi e frutto della loro percezione da parte degli abitanti della nostra penisola.

Il lavoro di ricerca -pubblicato su Nature Conservation- si intitola “Nomen Omen”: «È una frase idiomatica latina, che può essere tradotta come “Il destino è nel tuo nome”. E il nome dei luoghi può spiegare il tuo destino, almeno se sei un grande carnivoro», commenta la studiosa.

toponimi Orso marsicano foto Marco Tersigni - Flickr
La diffusione dei toponimi riferiti a orsi e lupi in Italia corrisponde alla loro presenza storica sul territorio (foto Marco Tersigni – Flickr)

Un dettagliato incrocio di dati

«La denominazione dei luoghi di solito riflette l’uso, le caratteristiche naturali più suggestive, proprietà o particolari eventi storici -prosegue l’autrice di Nomen Omen- In particolare, i toponimi con esplicito riferimento ad animali e piante sono stati dati in base a ciò che le persone vedevano nella loro vita quotidiana: possono quindi essere considerati indicatori della precedente presenza di alcune specie».

Ovviamente solo le specie più grandi o carismatiche hanno località che portano il loro nome, così come spesso sono presenti anche su bandiere e stemmi.

Tattoni ha incrociato svariati dati legati ai toponimi italiani, mappandone la densità e sovrapponendola ai modelli di diffusione riportati in letteratura nel tempo, trovando una correlazione statisticamente significativa.

distribuzione toponimi lupo orso
Distribuzione dei toponimi regionali legati a lupo e orso in Italia (fonte studio Nomen Omen su Nature Conservation)

La prima parte del lavoro è consistita nel creare un dettagliato elenco dei nomi dialettali di lupo e orso nelle varie regioni italiane.

Con queste parole è stata interrogata la Mappa dei toponimi italiani sul Geoportale nazionale del Ministero dell’Ambiente, oltre ad altre risorse online a partire dal sito Istat e la Open Street Map.

I toponimi sono stati successivamente classificati in tre modi: in base alle caratteristiche che hanno descritto (come montagne, fiumi, insediamenti o altri luoghi geografici), al genere e alla loro connotazione positiva (incluso il riferimento a cuccioli o diminutivi) o negativa (es. i toponimi identificavano i luoghi di caccia, facevano chiaro riferimento a lesioni e/o morte o erano declinazioni peggiorative del nome).

«La semplice attribuzione di un nome a un elemento paesaggistico è stata considerata neutrale, anche se è indubbiamente un segno di connessione emotiva con la specie».

toponimi lupo
Sono più di mille in tutta Italia i toponimi legati al lupo

I risultati: oltre 2.000 toponimi per lupo e orso in Italia

Al termine di un lungo lavoro di “pulizia” dei dati, sono stati trovati in tutta Italia 1.555 nomi univoci legati al lupo e 644 derivati dall’orso bruno.

I toponimi più comuni risultano essere Fosso del Lupo, che ricorre 45 volte, e Valle dell’Orso, con 18 occorrenze.

«La maggior parte delle denominazioni si riferisce direttamente a elementi naturali come montagne, cime, sorgenti d’acqua o torrenti -dettaglia Tattoni- Sorprendentemente, però, uno dei punti di riferimento più ricorrente, sia per i lupi che per gli orsi, è costituito da insediamenti umani: castelli, ponti, villaggi e case isolate».

Per il lupo sono oltre un centinaio i riferimenti legati alla conoscenza dell’ecologia e dell’etologia, come nel caso di Cantalupo, riferito agli ululati di questi affascinanti carnivori. Per quanto riguarda l’orso, i toponimi menzionano anche grotte e tane.

La mappa della densità dei toponimi (fonte studio Nomen Men)
La mappa della densità dei toponimi (fonte studio Nomen Omen su Nature Conservation)

Partendo dalle località toponomastiche, hanno preso forma due mappe di distribuzione della densità dei toponimi. Questi dati sono stati confrontati con gli intervalli storici disponibili per entrambe le specie, dall’epoca romana ai giorni nostri, trovando significative correlazioni.

La mappa dei luoghi legati all’orso ha due grandi concentrazioni nelle Alpi orientali e nell’Appennino -corrispondenti in modo preciso alla popolazione di questo animale negli anni Cinquanta, con l’orso alpino a nord e l’orso marsicano al centro- mentre la densità dei nomi dei lupi risulta alta in varie parti della penisola, ma anche in questo caso legata alla maggiore distribuzione dell’animale sul territorio italiano.

I toponimi che svelano i sentimenti

Sebbene gran parte dei toponimi sia neutra -in quanto riferita a elementi naturali- si trovano comunque spesso varianti dalla connotazione positiva o negativa: un’eredità della complessa relazione tra l’uomo e questi due grandi carnivori.

Oltre l'11% dei toponimi italiani legati al lupo ha un'accezione negativa
Oltre l’11% dei toponimi italiani legati al lupo ha un’accezione negativa

«Soprattutto nel caso del lupo, quasi l’11% dei nomi contiene parole aggressive che si riferiscono al desiderio non celato di un lupo morto o ferito».
Un toponimo come Lupara -che indica il luogo della cattura del lupo e, più tardi nel tempo, sarà modello specifico di fucile progettato per la caccia al lupo- è stato trovato 87 volte. Caccialupo ritorna 13 volte in tutto il Paese; Mazzalupo 12. Vi sono poi altre espressioni dalla connotazione più regionale, come Cecalupo (nella regione intorno a Roma) o Scannalupi, limitato alla Sicilia.

«Fino al primo Dopoguerra, quando la maggior parte dell’Italia si affidava all’agricoltura, il desiderio di liberarsi di questo predatore era forte, vista la sua minaccia a pecore, bovini e selvaggina. Un solo nome di luogo esprime direttamente l’amore verso il lupo -Bacialupo- e sei toponimi su oltre mille si riferiscono a cuccioli di lupo».

toponimi Orso bruno sulla neve foto Tambako The Jaguar - Flickr
I toponimi negativi si riferiscono quasi sempre all’orsa e non al maschio (foto Tambako Jaguard – Flickr)

I toponimi sugli orsi suggeriscono un’associazione leggermente meno negativa: solo il 9% di essi contiene un esplicito riferimento alla cattura o all’uccisione. Analogamente al lupo, il nome Orsara indica il luogo di caccia agli orsi e ricorre 53 volte in tutta Italia, mentre Mazzalorsa compare 4 volte in Puglia e il peggiorativo Orsaccia solo una volta.

«È interessante notare che i termini dannosi si riferiscano sempre all’orsa, forse percepita come più pericolosa dei maschi perché le femmine possono diventare molto aggressive nel difendere i loro cuccioli».
Solo il 2% dei nomi complessivi, invece, contiene un riferimento ai cuccioli di orso (tutti nell’Italia nord-occidentale): amore o compassione non erano evidentemente sentimenti molto comuni verso questi animali.

La grande diffusione dei toponimi legati a orsi e lupi in Italia dimostra comunque il valore culturale di queste specie nel nostro Paese
La diffusione dei toponimi legati a orsi e lupi in Italia dimostra il valore culturale dei grandi carnivori nel nostro Paese

Lupi e orsi: un toponimo li salverà?

La ricerca dell’Università di Trento -dopo aver dimostrato la sovrapposizione tra la densità dei toponimi e le dinamiche di estinzione e ricolonizzazione di lupi e orsi in Italia- può ora contribuire a salvare questi due grandi carnivori.

«L’analisi semantica dei nomi ha rivelato un misto di fascino e paura nei confronti di lupo e orso da parte degli italiani in passato -conclude Tattoni- Riconoscere che il rapporto non è stato facile in passato, ma anche che questi predatori sono stati considerati degni di essere citati come luoghi, può innanzitutto aiutare a comprendere la complessità della questione».

Per l’autrice dello studio Nomen Omen, quindi, un esercizio di questo tipo è utile a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla presenza passata della specie nella penisola italiana e le mappe possono servire a evidenziare il patrimonio storico dei territori e il valore culturale dei grandi carnivori.

toponimi Orsi
La minore conoscenza di orsi e lupi porta a maggiori paure nei loro confronti

«Dove le persone hanno perso il contatto con i grandi carnivori, hanno anche abbandonato le pratiche tradizionali per proteggere mandrie e proprietà e non sono pronti a mettere in atto le misure necessarie quando i predatori ritornano. Le conoscenze ecologiche tradizionali svaniscono in poche generazioni se non c’è un contatto quotidiano con la specie o l’ambiente in cui la specie si trova. Tuttavia, i toponimi durano più a lungo delle memorie umane e ci ricordano tempi precedenti, spesso non così lontani».

L’analisi geografica e statistica dei luoghi dei nomi è quindi in grado di fornirci informazioni importanti per la conservazione o il ripristino di queste specie, favorendo (si spera) anche una convivenza più pacifica e rispettosa verso lupi e orsi, animali da sempre importanti per i nostri ecosistemi.

[Cover image: Giuseppe Calsamiglia – Flickr]

Uno studio sui toponimi ci svela la storia di lupi e orsi in Italia ultima modifica: 2019-12-09T08:00:50+01:00 da Francesco Rasero

Giornalista pubblicista, dal 1998 scrive su carta stampata e online. Oggi è direttore responsabile di una testata locale e gestisce Altrov*e, start-up che si occupa di copywriting e comunicazione. Ha lavorato per oltre un decennio nel settore ambientale, oltre ad aver organizzato svariati eventi culturali, in ambito artistico, cinematografico e teatrale. È appassionato di viaggi, in particolare nell’area balcanica e nell’Est Europa, dove ha seguito (e segue) alcuni progetti di volontariato. Ama conoscere, progettare, fotografare e stare a contatto con le persone. Ma ancora di più ama il rugby, i suoi gatti e la sua nuova famiglia.

1 Commento

  1. Nella zona dove vivo io in provincia di Pesaro-Urbino,ci sono diversi toponimi tra cui
    Orsaiola.fosso del lupo,lupaiolo,grotta degli orsi dove sono stati ritrovati resti dell’orso delle caverne (Ursus spelaeus)

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