42 tappe per altrettanti giorni, 2600 chilometri, 14 regioni, 25 parchi. Angoli d’Italia collegati fra loro dalla dorsale montuosa più lunga d’Italia: l’Appennino, da scoprire e conoscere in sella a una bicicletta grazie all’Appennino Bike Tour.
In partenza il 15 luglio da Altare, in provincia di Savona, questo Giro d’Italia alternativo attraverserà lo stivale fino alla punta e oltre, per concludersi il 25 agosto ad Alia, in provincia di Palermo.
Appennino Bike Tour, tappe e parchi
Un ciclo-viaggio che, attraversando 296 Comuni d’Italia, interesserà aree protette caratterizzate da un forte valore naturalistico, paesaggistico e culturale. Partendo da Nord, tra Liguria e Piemonte, ci si addentrerà nei Parchi Regionali Beigua, Capanne di Marcarolo e dell’Antola; In Emilia-Romagna e Toscana nei Parchi Regionali dei Cento Laghi, Sassi di Roccamalatina, Corno alle Scale, Laghi Suviana e Brasimone, nei Parchi Nazionali Appennino Tosco-Emiliano, Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna. Tra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo verranno toccati i Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, Monti Sibillini, Majella ed i Parchi Regionali Colfiorito, Monte Subasio e Sirente-Velino. Tra Basilicata e Calabria ci si immergerà tra i Parchi Nazionali dell’Appennino Lucano, Val d’Agri-Lagonegrese, Pollino, Sila, Aspromonte ed i Parchi Regionali Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, delle Serre. Le pedalate conclusive si terranno in Sicilia, tra i Parchi Regionali dei Nebrodi, Fluviale dell’Alcantara, delle Madonie e dell’Etna.
L’evento è organizzato dall’associazione “Vivi Appennino” con il sostegno del Ministero dell’Ambiente, di Confcommercio, di Appennino bell’Ambiente. Come rivela una nota diffusa dal Ministero, l’obiettivo è “valorizzare le bellezze e le eccellenze dell’Appennino, permettendo un rilancio delle prospettive turistiche di luoghi di grandissima ricchezza culturale, paesaggistica e naturale, promuovendo uno sviluppo sostenibile di queste aree anche attraverso un turismo eco-sostenibile“.
Mettendo in campo educazione e cultura ambientale, l’evento replica, dunque, alle più o meno note sfide cui questi territori sono sottoposti: il rischio di spopolamento, la crisi economica e le difficoltà derivanti dagli ultimi episodi sismici.
Eventi e iniziative
E così, ad ogni tappa dell’Appennino Bike Tour sarà allestita una conferenza di presentazione del progetto, mentre i luoghi saranno promossi e valorizzati attraverso eventi che accoglieranno l’arrivo dei ciclisti. Tra le varie iniziative, è prevista una “staffetta istituzionale” con il passaggio di mano del drappo tricolore tra i rappresentanti dei comuni attraversati.
Come partecipare
Al viaggio, tuttavia, potranno liberamente unirsi associazioni, pro-loco, gruppi sportivi, ciclisti professionisti ed amatoriali. I mezzi ammessi? Bici da corsa, mountain bike, e-bike: vale tutto, purché si pedali e si porti con sé la voglia di sperimentare un turismo rispettoso di ambiente, genti, tradizioni e del variegato ecosistema appenninico. E’ possibile iscriversi gratuitamente, comunicando la propria partecipazione all’Appennino Bike Tour attraverso il modulo di registrazione presente a questo link.
Non resta, quindi, che individuare la tappa (o -perché no? – le tappe) che più ci interessano e utilizzare il tempo che ci separa dal tour per allenare gambe e fiato: da nord a sud, buon Appennino Bike Tour a tutti!
