Sta per cominciare la stagione della caccia alle uova 2022, un evento divertente che coinvolge tutta la famiglia. Ma ecco quali sono le origini e le leggende legate a questa caccia al tesoro unica nel suo genere
È ormai imminente l’arrivo della Pasqua e con essa anche la stagione della caccia alle uova 2022, o Eggs Hunt. Un’attività molto divertente e piacevole le cui origini si perdono nel tempo.
In sostanza, si tratta di una vera e propria caccia al tesoro con tanto di “bottino” finale che di solito viene realizzata la mattina di Pasqua.
Le regole sono molto semplici: i bambini devono trovare le uova che gli adulti hanno precedentemente nascosto. A questo schema di base si possono poi applicare infinite variazioni a seconda del proprio gusto personale.
Ad esempio, il vincitore è colui che troverà il maggior numero di uova, oppure colui che scoverà la maggior parte delle uova verdi.
Anche i nascondigli possono essere i più diversi a seconda del livello di difficoltà del gioco.
Inoltre, persino le uova stesse possono avere differenti caratteristiche: da quelle di cioccolato avvolte nella stagnola, a quelle colorate a mano, fino a quelle vuote al cui interno si può trovare un suggerimento utile per rintracciare la successiva.
Insomma, sbizzarritevi in famiglia nella creazione di una caccia alle uova unica e spettacolare tanto per i più piccoli quanto per i grandi. Non ci sono limiti alla fantasia!
Ma da dove nasce questa particolare usanza che ormai si è diffusa in quasi tutto il mondo? Vediamo quindi di seguito quali sono le più famose tradizioni che hanno portato alla forma finale della caccia alle uova 2022, cioè così come noi la conosciamo.
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Dall’Osterhase tedesco…
Datare con esattezza l’origine della caccia alle uova non è per nulla semplice. Infatti ci sono molte e diverse correnti di pensiero al riguardo. Ma una di queste, in particolare, colloca il principio di tale tradizione in Germania dove l’Osterhase, cioè la lepre di Pasqua, nasconde le uova di cioccolato per i bambini che si sono comportati bene. Questo animale, divenuto successivamente un coniglio nell’immaginario comune, insieme alle stesse uova, è il simbolo della fertilità e della rinascita che si celebrano con l’arrivo della mezza stagione.
La natura si risveglia e rifiorisce, lasciandosi alle spalle il gelo dell’inverno.
Inoltre, vi è anche una leggenda germanica che racconta la nascita della caccia alle uova. Essa narra che Eostre, la dea della primavera, trovò in un bosco un uccellino gravemente ferito e, resasi conto della gravità della sua condizione, lo trasformò in coniglio per salvarlo. Tuttavia, l’animaletto mantenne parte della sua natura e continuò a deporre le uova anche dopo la trasformazione.
L’anno successivo, ne donò una tutta colorata alla dea in segno di gratitudine. Eostre rimase a tal punto colpita dalla gioia che le suscitò quel gesto, da chiedere al coniglietto se potesse fare lo stesso regalo al mondo intero affinché tutti fossero in grado di godere di una simile felicità.
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…fino all’Easter Bunny inglese
Dalla Germania, la caccia alle uova si è diffusa presto anche negli Stati Uniti e in Inghilterra, dove ha subito un’opera immensa di pubblicità soprattutto grazie alla regina Vittoria.
In questi paesi, l’Osterhase è diventato l’Easter Bunny che tutti noi conosciamo come il coniglietto pasquale. È proprio lui che si occupa della disposizione delle Easter Eggs. Nasconde le uova, dalle dimensioni e dai colori più diversi, nei luoghi più disparati affinché i bambini possano cercarle al momento della grande Easter Eggs Hunt, cioè la caccia alle uova.
In conclusione, la caccia alle uova è solo una delle tradizioni celebrate in occasione della Pasqua. Ma in realtà, nel mondo ne esistono molte varianti altrettanto interessanti ed affascinanti.
Dalle campane volanti della Francia, fino al bilby pasquale dell’Australia e alle festività cristiane, ma non solo.
Un’usanza molto particolare è quella che si svolge in Costa Rica con il giungere del Venerdì Santo. Infatti, ogni anno in tale data, la popolazione si riunisce per ammirare i Lagarteros de Ortega all’opera, conosciuti anche come gli uomini delle lucertole di Ortega.
Essi guadano il fiume alla ricerca di un coccodrillo da presentare come ospite d’onore alle celebrazioni della città che si tengono in quella giornata. Una volta conclusasi tale festa, l’animale verrà rilasciato nuovamente in libertà.
