Ingresso gratis al Museo Egizio di Torino per famiglie povere e senzatetto, un’iniziativa verso l’inclusione culturale e sociale
Apertura ed inclusione. Questi sono ancora una volta i solidi pilastri su cui si basa la nuova iniziativa promossa dal Museo Egizio di Torino.
Nello specifico, il direttore Christian Greco e la presidente Evelina Christillin hanno deciso di rendere gratuito l’ingresso per le famiglie in difficoltà economica e per le persone senza dimora. Un gesto significativo che rimarca l’importanza della collettività e dei valori ad essa connessi e che il Museo Egizio sottoscrive per sua stessa natura.
Infatti, se da una parte risulta evidente la sua componente di ricerca e conservazione del patrimonio, dall’altra, è innegabile il suo ruolo sociale per la città di Torino e non solo.
Per questo motivo, il direttore del museo è in prima linea nel promuovere iniziative volte a creare una politica sempre più inclusiva ed accogliente. Un progetto che ha come scopo ultimo quello di rendere la struttura gratuita per tutti entro il 2028.
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Accoglienza ed inclusione tra le statue egizie
“Il Museo Egizio deve essere la casa di tutti, il luogo della memoria della collettività”. Queste sono le parole della presidente Evelina Christillin e del direttore Christian Greco a seguito della loro più recente decisione. In particolare, quest’ultima consiste nel garantire l’accesso gratuito al museo per le famiglie povere e i senzatetto.
Per l’appunto, il loro intento è quello di coniugare l’aspetto culturale ed educativo con quello più prettamente sociale, attento e disponibile nei confronti delle differenti esigenze dei visitatori.
Ed è in tal senso che in questi anni si è mossa la direzione del Museo Egizio di Torino, formulando innumerevoli progetti di inclusione sociale.
Invero, questa iniziativa rivolta ai nuclei familiari in difficoltà e alle persone senza dimora è solo una tra le attività promosse dal museo. Dalle collaborazioni con gli ospedali fino alle carceri e alle scuole, sono tutti disegni volti ad accogliere ed includere le diverse individualità che compongono la nostra società.
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Tuttavia, di fronte a tali gesti, ricchi di progresso ed umanità, non sempre le opinioni sono risultate unanimi. Non sono infatti mancate le critiche di alcuni esponenti politici nei confronti del direttore Christian Greco ad esempio in occasione delle agevolazioni offerte ai visitatori arabi, chiedendone persino le dimissioni. Ma tali polemiche non hanno scalfito il direttore del museo che ha proseguito lungo la sua linea guida.
In conclusione, la storia e la memoria appartengono a tutti, proprio come le strutture che le conservano e proteggono dalle usure del tempo. O almeno così dovrebbe essere.