Alicia Silverstone e suo figlio Bear sono i protagonisti di “Cut class, not frogs!”, la campagna PETA contro la pratica della dissezione diffusa nelle scuole degli Stati Uniti.
Se siete appassionati di film e serie tv ambientate nelle scuole americane di ogni ordine e grado, vi sarà certamente capitato di assistere ad una scena in cui gli studenti sono chiamati a dissezionare rane o altri animali in laboratorio. Si tratta di un classico ricorrente, che identifica l’ambientazione e che spesso si presta a delle gag dietro cui, però, si cela una realtà ben più amara. La brutale pratica delle dissezione è ampiamente diffusa nelle scuole degli Stati Uniti e PETA – People for the Ethical Treatment of Animals ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione per scoraggiarla. In suo aiuto, una delle testimonial storiche dell’organizzazione, Alicia Silverstone che, data la natura del messaggio, ha coinvolto anche suo figlio Bear, di dodici anni.
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L’attrice, vista in successi come Batman & Robin e Il sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos, già nel 2004 si distingueva per la sua sensibilità e per le sue battaglie a favore dei diritti degli animali, tanto da meritarsi il titolo di vegetariana dell’anno.
Qualche decennio dopo, c’è ancora bisogno di far sentire la propria voce per tutelare i più deboli e, soprattutto, per crescere nuove generazioni che abbiano a cuore le sorti degli animali e che siano consapevoli di non avere su di essi libero potere.
La campagna PETA “Cut class, not frogs!”, di cui Alicia Silverstone si è fatta portavoce, vuole accendere i riflettori sulla condivisa abitudine di dissezionare animali nelle ore di scienze delle scuole statunitensi. Si stima, infatti, che negli Stati Uniti vengano uccisi e sezionati circa 10 milioni di animali, tra cui gatti, rane e feti di maiale.
Gli animali vengono spesso reperiti da strutture che allevano esemplari prettamente per la dissezione, oppure sottratti dal loro habitat naturale. Una volta concluso il loro triste utilizzo scolastico, i corpi vengono semplicemente buttati via.
“Quando penso alla dissezione penso che nel nostro tempo non abbiamo bisogno di altra violenza“, ha evidenziato Alicia Silverstone. “Vogliamo che i nostri ragazzi siano sensibili e premurosi. La dissezione è l’unica cosa che chiediamo di fare ai nostri figli a scuola che allo stesso tempo ci disturberebbe se li scoprissimo a farla fuori da scuola. Tagliare animali morti li disumanizza, dice loro che è giusto far del male alle altre creature e a farsi del male a vicenda”.
L’attrice ha spiegato che molti credono che la dissezione venga praticata soltanto al liceo, mentre nella realtà si comincia già dalle scuole elementari. “Bisogna essere pronti ad aiutare i nostri ragazzi a dire di no“, ha aggiunto.
Alicia Silverstone ha poi ricordato che, fortunatamente, c’è la possibilità di studiare la biologia in modo efficace grazie a modelli 3D o programmi per il computer e che è opportuno proporli alle scuole per risparmiare agli animali una tale crudeltà.
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La campagna PETA con Bear ed Alicia Silverstone, oltre a concentrarsi sul salvare la vita alle specie rese vittime della dissezione, parte anche da una profonda preoccupazione per le conseguenze che tale disciplina può avere sulla sensibilità dei ragazzi, con il rischio di normalizzare la crudeltà e privarli della loro compassione, ma anche di diffondere una certa repulsione verso lo studio della scienza.
Con la dedizione di sempre, Alicia Silverstone continua a spendersi per le giuste cause che hanno a cuore il benessere degli animali, tanto da trasmettere a suo figlio gentilezza e spirito attivista. Con questa campagna, rivolta al sistema scolastico e a quello istituzionale, l’obiettivo è quello di modernizzare l’universo educativo nel segno della sensibilità e di esplorare alternative cruelty-free che possano coinvolgere e incentivare nuove tecnologie. Una sfida ambiziosa in armonia con la natura.
