Lo street artist italiano TvBoy si è recato in Ucraina, nei luoghi più colpiti dalla guerra, per realizzare una serie di murales dedicati alla Pace e alla convivenza pacifica.
Bambini, donne anziane e animali -le vittime più inermi e innocenti- sono i “messaggeri di Pace” scelti dall’artista TvBoy e protagonisti dei suoi più recenti murales, realizzati per chiedere la fine della guerra in Ucraina, a un anno dalla cruenta invasione da parte della Russia.
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Le opere si trovano in alcuni dei luoghi-simbolo del conflitto -paesi e città che negli ultimi 12 mesi sono stati teatro di terrificanti massacri di civili, come Bucha, o di bombardamenti indiscriminati, ad esempio Irpin- nei quali lo street artist palermitano, classe 1980, si è recato insieme a una missione della Onlus italiana Cesvi.
“Visitando l’Ucraina ho davvero capito la forza e il coraggio di queste persone -dichiara TvBoy, al secolo Salvatore Benintende– Perciò ho voluto lasciare un tributo a tutte le vittime di questa guerra: il messaggio contenuto in ogni mia opera è di rinascita e speranza, con il desiderio che il conflitto possa concludersi il prima possibile“.
Uno dei murales più iconici raffigura una ragazzina -jeans azzurri e maglietta gialla, i colori della bandiera ucraina, con un’aureola dorata intorno alla testa- che con una mano fa il segno di fermarsi, mentre nell’altra regge il cartello stradale dello “stop” (alla guerra), uno degli oggetti-simbolo utilizzati dall’artista già in precedenti opere.
Si trova in una via di Bucha, sul muro grigio di un ex negozio per animali sventrato da granate e mortai.
“Nel mio primo giorno in Ucraina ho incontrato Olga, una donna proveniente da quel villaggio, che ha perso sua figlia di otto anni sotto i bombardamenti russi e, in seguito, ha deciso di adottare una bambina della stessa età, che aveva perso i genitori in guerra“, racconta Benintende.
Altrettanto potente è l’immagine che rende un altro dipinto, realizzato tra le macerie di un campetto di calcio a Irpin: ci sono due ragazzini, di spalle, che si abbracciano mentre reggono un pallone e indossano due magliette, una azzurra e una gialla, riportanti le scritte “Peace” e “Hope” sopra i numeri 20 e 23, a formare l’anno in corso.
“Nonostante tutta quella distruzione, oggi i bambini di Irpin continuano orgogliosamente a giocare“, sottolinea l’artista.
Sempre a Irpin, sulle pareti del devastato teatro nazionale, TvBoy ha invece disegnato una bambina, peluche in mano, che si piazza di fronte a un soldato russo armato di mitra.
Il titolo dell’opera è “Una Nazione coraggiosa” e rappresenta anche una dedica alla Community degli urban artist locali, che in questi ultimi mesi hanno dovuto mettere da parte le loro bombolette e la loro creatività.
Non mancano gli elementi naturali, presenti in diversi altri murales che sono stati disseminati anche tra gli edifici di Kyiv.
Animali, a partire dalle iconiche colombe della Pace disegnate su muri crivellati di colpi o sui resti di un carro armato distrutto, e fiori, in particolare girasoli, come quello che un altro bambino inserisce nella canna di un fucile, o che crescono in uno scarpone militare abbandonato.
“Il girasole è un simbolo di vita, rappresenta a la forza e l’energia del sole -conclude l’artista palermitano, che da tempo utilizza le sue opere per raccontare il mondo contemporaneo e lanciare forti messaggi di denuncia sociale e ambientale– Sulle terre ucraine i girasoli crescono in grande quantità, le strade ne sono decorate ed è considerato il simbolo del Paese“.
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[Immagini tratte dai profili Facebook e Instagram dell’artista]