Cabine per test Covid hanno una nuova vita in Cina

Le cabine cinesi per i test Covid hanno una seconda vita

in Coronavirus|News|Riuso
Le cabine cinesi per i test Covid hanno una seconda vita ultima modifica: 2023-02-25T06:01:09+01:00 da Beatrice Spagnolo
da

In Cina le cabine per i test Covid si trasformano in chioschi e biblioteche, un’autentica metamorfosi all’insegna del riuso e del riciclo

In Cina, in alcune città come Suzhou, le cabine per i test Covid hanno incominciato a subire delle notevoli trasformazioni in seguito alla recente evoluzione dell’andamento della pandemia.

Tant’è vero che, ultimamente, le istituzioni si sono poste il problema di come poter sfruttare al meglio tali strutture disseminate per il paese.

Da dispensatrici di tamponi, le cabine per i test Covid sono ora bancarelle o stand che propongono cibi tradizionali, oppure biblioteche ben fornite di volumi da consultare.

Si tratta di un’iniziativa all’insegna del riuso e ricca di significati che puntano verso una ripresa generale del paese.

Vi sono quindi innumerevoli incentivi per promuovere tale progetto, anche se non tutti percepiscono allo stesso modo le potenzialità di queste trasformazioni.

WeTree, il progetto verde post pandemia per le aree urbane

Ripartenza e riuso dalle cabine per i test Covid

È ormai indubbio quanto la pandemia abbia influenzato la vita all’interno delle comunità, sia socialmente che economicamente. Quarantene e restrizioni di vario tipo hanno condizionato non solo i comportamenti della popolazione, ma hanno anche contribuito a determinarne lo status mentale.

Tale discorso è tanto più evidente se lo si accosta alla politica stringente adottata dalla Cina con la strategia del Covid Zero. Una serie di provvedimenti rigidi e ferrei ai quali i cittadini hanno dovuto adeguarsi anche quando il resto del mondo si preparava alla riapertura.

In questo contesto, il malcontento generale è stato associato a qualunque elemento si ricollegasse alla pandemia, comprese la cabine per i test Covid. Pertanto, la loro attuale trasformazione ha un ulteriore significato che ben si coniuga con il riuso e il riciclo. Vale a dire rimarginare i traumi vissuti dagli individui in prima persona.

Rigenerazione urbana e messaggi ambientali tramite gli eco-murales

Inoltre, dare una seconda vita a tali installazioni, in aggiunta all’evitare uno spreco di risorse, potrebbe contribuire a risanare almeno una parte dei costi per la creazione di suddette cabine. Una cifra considerevole che ammonta a circa 200 miliardi di yuan, cioè 30,1 miliardi di dollari.

Adotta una cabina del telefono, da Roma a Milano una nuova Guerrilla Gardening

L’esempio della città di Suzhou e non solo

Un caso emblematico è quello della città di Suzhou, dove il governo locale ha distribuito tra gli imprenditori circa 30 cabine da convertire in punti di ristoro o negozi di souvenir.

In altre località, invece, tali strutture attualmente possiedono differenti funzioni. Alcune sono delle biblioteche, mentre altre delle stazioni dei vigili del fuoco dotate di tutta l’attrezzatura necessaria, mentre altre ancora dei centri di assistenza per l’impiego.

Nel distretto di Xiaoshan di Hangzhou, molte cabine per i test Covid sono diventate invece dei banchi turistici in vista dei Giochi asiatici di settembre 2023.

Le cabine cinesi per i test Covid hanno una seconda vita ultima modifica: 2023-02-25T06:01:09+01:00 da Beatrice Spagnolo

Beatrice Spagnolo, studentessa presso il dipartimento di Scienze della comunicazione. Ha conseguito la maturità classica presso il Liceo Classico Vittorio Alfieri di Torino. Curiosa e puntuale. Appassionata di storie e racconti. Ama il cinema e la musica. Viaggiare è la sua passione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Coronavirus

Go to Top