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Rapporto UNICEF, aumentano le diseguaglianze tra i bambini anche a causa della crisi climatica

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Rapporto UNICEF, aumentano le diseguaglianze tra i bambini anche a causa della crisi climatica ultima modifica: 2023-03-27T07:46:56+02:00 da Gabriele Olivo
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Si aggravano le disparità tra i bambini. La pandemia, la crisi climatica e i recenti conflitti stanno avendo un forte impatto sul benessere delle famiglie in Europa e Asia Centrale. Lo sostiene un nuovo rapporto UNICEF.

Le diseguaglianze tra i bambini si sono aggravate: i Paesi devono mettere in atto sistemi efficaci per sostenere le famiglie a rischio di povertà e esclusione sociale. La denuncia arriva dall’ultimo rapporto UNICEF. Al centro dello studio, l’analisi della situazione dei diritti dei bambini in Europa e in Asia centrale.

La guerra in Ucraina, la pandemia da COVID-19, i cambiamenti climatici e l’attuale crisi economica ed energetica hanno spinto molte famiglie nell’incertezza, incidendo sul loro benessere e su quello dei loro figli – ha dichiarato Afshan Khan, Direttore regionale dell’UNICEF per l’Europa e l’Asia centrale – Tuttavia, la mancanza di dati rende difficile valutare come soddisfare le esigenze dei bambini e delle famiglie più vulnerabili“.

Lato istruzione, il rapporto UNICEF traccia un quadro preoccupante. A trarne maggiore svantaggio sono i bambini rom e gli 11 milioni di bambini affetti da disabilità. Mentre i primi hanno maggiori probabilità di abbandonare gli studi, i bambini con disabilità rimangono esclusi dalla scuola e dall’apprendimento di alta qualità.

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Anche sul fronte sanitario le disparità sono enormi. Se alcuni Paesi dell’Europa e dell’Asia centrale, infatti, hanno il minor numero di decessi fra i bambini con meno di un anno e con meno di cinque anni a livello globale, altri registrano tassi di mortalità al di sotto dei cinque anni superiori alla media mondiale, con più della metà dei decessi dovuti a malattie facilmente prevenibili e curabili.

Le ripercussioni della pandemia sulla salute dei bambini

La pandemia da COVID-19 ha colpito gravemente i servizi di vaccinazione di routine, con il 95% dei Paesi che ha registrato un arretramento nella copertura vaccinale si legge nel rapporto – di conseguenza, ogni anno quasi 1 milione di bambini nella regione non riceve le vaccinazioni previste“.

Ma la pandemia ha influito anche sul benessere emotivo e sulla salute mentale dei bambini, specialmente nei Paesi ad alto reddito, dove il suicidio è oggi la seconda causa di morte dopo cardiopatie e ictus.

Cambiamento climatico e guerre

L’inquinamento atmosferico è la più grande minaccia ambientale per le popolazioni di Europa e Asia centrale. “Si stima che quattro bambini su cinque respirino aria inquinata“. Un problema che, sul lungo periodo, può causare infarti e malattie polmonari severe – secondo l’OMS, ogni anno, nel mondo, sono più di 4 milioni i decessi dovuti allo smog.

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Infine, il rapporto UNICEF pone l’accento sull’attuale crisi migratoria che sta mettendo in ginocchio la regione – un esodo solo in minima parte dovuto al conflitto in Ucraina. Il numero di migranti economici e di rifugiati è infatti in continua crescita, e la capacità dei Paesi ospitanti di fornire i servizi base di accoglienza è messa a dura prova. “Le carenze riguardano le strutture di alloggio e i servizi igienici, i servizi sanitari e di protezione, le opportunità di apprendimento, le misure per prevenire e affrontare la violenza di genere e l’assistenza e il sostegno ai bambini non accompagnati e separati“.

[Immagine di copertina di Khaled Akacha]

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Nato a Torino nel 1997, dopo la laurea in ingegneria aerospaziale decide di misurarsi con il mondo della scrittura e del giornalismo. Attualmente frequenta la Scuola Holden di Torino e collabora come articolista con diverse testate online. Il suo scrittore preferito è Thomas Bernhard.

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