Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità

Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità, i dimenticati della pandemia

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Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità, i dimenticati della pandemia ultima modifica: 2021-12-03T00:01:28+01:00 da Carla Clúa Alcón
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Oggi 3 dicembre si celebra la Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità al fine di promuovere una reale cultura dell’inclusione nella nostra società

Circa un miliardo di persone nel mondo ha una disabilità. Di queste, l’80% vive nei Paesi in via di sviluppo. Inoltre, si stima che il 46% degli anziani di età pari o superiore a 60 anni siano persone con disabilità ed è probabile che una donna su cinque sperimenti la disabilità nella sua vita. Oggi 3 dicembre è il giorno di tutti loro, la Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità.

La crisi globale causata dal COVID-19 ha acuito tutte le disuguaglianze preesistenti, esponendo la portata dell’esclusione ed evidenziando che il lavoro sull’inclusione della disabilità è un imperativo. Infatti, le persone con disabilità, ovvero un miliardo di cittadini nel mondo, sono uno dei gruppi più esclusi nella società e uno dei più colpiti in questa crisi, soprattutto in termini di vittime.

Anche in circostanze normali, le persone con disabilità hanno meno probabilità di accedere all’assistenza sanitaria, all’istruzione, al lavoro e a partecipare attivamente nella comunità.

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L’inclusione della disabilità è una condizione essenziale per sostenere i diritti umani, lo sviluppo sostenibile, la pace e la sicurezza. È anche fondamentale per il raggiungimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile senza lasciare nessuno indietro. Infatti, l’impegno per la realizzazione dei diritti delle persone con disabilità non è solo una questione di giustizia, è un investimento in un futuro comune.

Strategia delle Nazioni Unite per l’inclusione della disabilità

La Strategia delle Nazioni Unite per l’inclusione della disabilità è stata lanciata nel giugno 2019 e fornisce le basi per un progresso sostenibile e trasformativo sull’inclusione della disabilità attraverso tutti i pilastri del lavoro delle Nazioni Unite. Con essa, l’organizzazione riafferma che la piena e completa realizzazione dei diritti di tutte le persone con disabilità è una parte inalienabile, integrale e indivisibile di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali.

Sul concetto di disabilità

Il concetto di disabilità ha subito nel tempo una profonda evoluzione, sia dal punto di vista scientifico che sociale. Secondo la Legge 104/1992, “è persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.

Nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 30 marzo 2007, invece, le persone con disabilità sono coloro che presentano “durature menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su base di uguaglianza con gli altri”.

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Diventa chiara l’evoluzione tra i termini handicap e disabilità, che non possono considerarsi sinonimi. Nei quindici anni intercorsi tra un articolo e l’altro, è cambiata, principalmente, la prospettiva da cui si guarda l’invalidità: mentre nel primo caso la minorazione è rapportata alla persona, nel secondo caso si riconduce alle barriere che la circondano.

Secondo questa lettura, la disabilità è una condizione “momentanea” nella quale una persona non riesce a fare qualcosa, ma che può essere superata se vengono messi a disposizione gli strumenti adatti.

Spesso si usa anche il termine diversamente abile in un tentativo di trovare un’opzione più corretta e rispettosa per gli individui. Tuttavia, essa è stata respinta da diverse organizzazioni affermando che è poco chiara e crea ulteriori discriminazioni, lasciando intendere che qualcuno sia comunque “diverso” dagli altri e quindi, inferiore.

Nel XXI secolo dovrebbe essere superfluo dire che le persone con disabilità devono avere gli stessi diritti e riconoscimenti di qualsiasi altro cittadino. Quello che purtroppo va ancora ricordato è che bisogna contare su queste persone ogni volta che si fa un passo avanti per non lasciarle indietro, soprattutto in fasi di ricostruzione e recupero come quella attuale. Solo così, e ricordandolo in occasioni come la Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità, potremo davvero proiettare e muoverci verso un futuro più equo, giusto e sostenibile.

Giornata Internazionale per le Persone con Disabilità, i dimenticati della pandemia ultima modifica: 2021-12-03T00:01:28+01:00 da Carla Clúa Alcón

Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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