Oggi 11 febbraio è la Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza, quest’anno centrata sulla crisi idrica
La scienza e l’uguaglianza di genere sono entrambe vitali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo concordati a livello internazionale, ovvero nell’Agenda 2030. Negli ultimi decenni, la comunità globale ha fatto molti sforzi per ispirare e coinvolgere donne e ragazze nella scienza. Nonostante ciò, esse continuano ad essere escluse dalla partecipazione a pieno titolo alla scienza. Oggi 11 febbraio è la Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza, l’International Day of Women and Girls in Science, un piccolo ma importante tentativo di dare loro il posto che meritano nell’ambito scientifico.
Bisogna soltanto osservare i numeri. Sebbene le donne rappresentino il 33,3% di tutti i ricercatori, solo il 12% dei membri delle accademie scientifiche nazionali sono donne. Ancora oggi, le donne rappresentano soltanto il 28% dei laureati in ingegneria e il 40% dei laureati in informatica. Le donne ricevono, in genere, borse di ricerca più piccole rispetto ai loro colleghi maschi. Infatti, esse tendono ad avere carriere più brevi e meno ben pagate.
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Questo, purtroppo, sono soltanto alcuni esempi. Anche se le donne hanno compiuto enormi progressi nell’aumentare la loro presenza nell’ambito scientifico, il divario di genere persiste ancora in tutti i livelli delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM).
Quest’anno, la ricorrenza si concentra sull’argomento “Equità, diversità e inclusione: l’acqua ci unisce”. Un riconoscimento al ruolo delle donne nella scienza, non solo come beneficiarie ma anche come agenti di cambiamento, soprattutto in vista dell’accelerazione dei progressi verso il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n.6: acqua pulita e servizi igienico-sanitari per tutti.
L’acqua ci unisce
Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, miliardi di persone in tutto il mondo non saranno in grado di accedere all’acqua potabile e ai servizi igienici gestiti in sicurezza nel 2030 a meno che i tassi di avanzamento dell’accesso non si quadruplichino. L’aumento della domanda, la cattiva gestione e la mancata conservazione delle risorse idriche rappresentano sfide chiave che richiedono un urgente approccio olistico sostenibile.
È per questo motivo che la settima Assemblea per la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, che si terrà oggi da remoto dalla sede delle Nazioni Unite a New York, riunirà scientifiche ed esperti di tutto il mondo per discutere il nesso idrico nel raggiungimento dei tre pilastri dello sviluppo sostenibile: prosperità economica, giustizia sociale e integrità ambientale.
