Accade a fine 2013, che un gruppo di amici che partecipano a un evento – che sarà poi il nucleo costituente Equoevento – dopo aver goduto del cibo prelibato servito agli invitati, si renda conto che gli addetti al catering si disfino del cibo avanzato buttandolo via.
Un cibo fresco, sano, di eccellente qualità e di consistente quantità – lo stesso cibo che hanno consumato pochissimo tempo prima – e che potrebbe sfamare ancora delle persone, viene considerato un rifiuto. Da questo episodio parte una riflessione attiva su quanto spreco alimentare esista negli eventi. E di contro quanto le cronache ma anche semplicemente la vita quotidiana, ci metta di fronte al fatto che, anche nelle nostre cosiddette società evolute, moltissime persone fatichino ad avere accesso anche ad un solo pasto quotidiano.
Come nasce Equoevento
Da questa scintilla nasce nel 2014 a Roma l’associazione Equoevento Onlus, che ha il preciso intento di contrastare la povertà unitamente alla lotta allo spreco alimentare, nell’interesse delle persone in condizioni economiche disagiate. È una organizzazione senza scopo di lucro che promuove la sostenibilità e la solidarietà nel settore degli eventi attraverso il recupero delle eccedenze alimentari prodotte durante gli stessi e la loro ridistribuzione a favore di enti caritativi, mense e senzatetto. La missione dell’associazione risponde in pieno ai principi della legge n.166/16 o “Legge Gadda” contro gli sprechi alimentari e farmaceutici.
Equoevento sbarca a Torino
Esattamente due anni dopo, Equoevento sbarca a Torino, fondata da quattro socie e resa possibile grazie al contributo di Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Fatto per Bene”. Grazie a tale contributo si sono potute coprire le spese di avvio dell’attività sul territorio, a partire da un furgone refrigerato adibito al trasporto di prodotti alimentari. Il mezzo refrigerato è stato reso disponibile anche grazie al supporto della concessionaria Fiat Professional Stefanelli di Rovigo.
Con undici volontari attivi, in poco tempo Equoevento riesce a intercettare e a proporsi a molti degli organizzatori degli eventi del territorio per il recupero e la redistribuzione del cibo avanzato. Tanto che attualmente sono state recuperate oltre 15.000 porzioni di cibo donate, in modo razionale, a oltre dieci strutture caritatevoli della città di Torino.
Solidarietà, tutela ambientale, equità e innovazione sociale.
Quattro i principi sociali sui quali si fonda Equoevento:
- Solidarietà, perché attraverso la condivisione dell’eccellenza alimentare si promuove la solidarietà tra le diverse classi sociali rispondendo alle esigenze dei più bisognosi.
- Tutela ambientale, perché diminuendo gli sprechi, si riducono i rifiuti creati in occasione degli eventi, e le relative emissioni di CO2 necessarie per il loro smaltimento.
- Equità, perché in questo modo, anche chi non ne ha la possibilità può avere accesso a piatti caldi di qualità, preparati dai migliori chef.
- Innovazione sociale, in quanto Equoevento risponde ad un problema annoso con una soluzione nuova ed originale, in una logica di condivisione e crescita sociale.
Come funziona Equoevento
Dopo aver preso contatto con gli organizzatori dell’evento o con il catering, i volontari si presentano nel luogo dell’evento ad un ora concordata, muniti del furgone dell’associazione idoneo al trasporto del cibo. A quel punto i pasti ancora tiepidi, vengono raccolti in contenitori adatti al trasporto di cibi e vivande che oltre a proteggerli ne mantengono inalterate le qualità nutrizionali e organolettiche, caricati sul furgone e immediatamente portati presso le mense e gli enti caritatevoli preventivamente informati. Il tutto avviene nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie. L’attività si sostiene anche grazie alle donazioni che i partner e gli enti organizzatori degli eventi decidono di fare per permettere alla Onlus di coprire i costi vivi del servizio.
Vantaggi per le aziende
Diversi i vantaggi per le aziende che decidono di usufruire del servizio di Equoevento: azioni di social responsability, con il quale il brand può eventualmente documentare e comunicare la donazione attraverso i propri canali social. Previsti inoltre sgravi fiscali: è infatti possibile il recupero dell’Iva e dell’Ires sull’invenduto.
Equoevento, il futuro
Abbiamo chiesto a Emanuela Barbano, socia fondatrice di Equoevento Torino, come potrebbe evolvere l’esperienza di Equoevento in futuro: «Abbiamo cercato un modo per allargare la possibilità di ritirare cibi cucinati da piccoli esercenti come gastronomie e locali ed è appena partita la sperimentazione di “celocelofood” che continuerà anche nel 2020. Il sogno è far aderire anche altri esercenti al dettaglio, come frutta e verdura, macellerie e pescherie. Ne abbiamo alcune disponibili a fare dei primi test per capire la gestione migliore di questi alimenti altamente deperibili e delicati. Ma ci proveremo».
Ci sembra molto importante, in questo periodo di festa, quando verranno organizzate cene e eventi di rappresentanza, segnalare l’esistenza di una realtà così virtuosa, efficiente ed efficace, nell’evitare lo spreco alimentare a favore dei meno fortunati. Una realtà da tenere presente e alla quale fare riferimento, che in una sorta di parallelismo con Madre Natura, ci riporta al centro delle cose importanti, ricordandoci che in fondo siamo tutti nati per offrire. Buone equo-feste a tutti i nostri lettori!
Per maggiori info e contatti www.equoevento.org, torino@equoevento.org