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Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, come fare la differenza

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Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, come fare la differenza ultima modifica: 2023-02-05T00:01:35+01:00 da Martina Zago
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La decima Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare ricorre il 5 febbraio 2023. Obiettivo: sensibilizzare in vista dell’Agenda ONU 2030.

Spreco alimentare in Italia

La Gionata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare è stata istituita dalla Campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero con l’Università di Bologna e con il Ministero dell’Ambiente, per iniziativa del coordinatore PINPAS (Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare) Andrea Segrè.

Lo spreco di cibo: come prevenirlo ed evitarlo. Intervista ad Andrea Segrè

Il report dell’Osservatorio Waste Watcher riguardo questo primo mese del 2023 ci dice che in Italia gettiamo in media 75 grammi di cibo al giorno: circa 27 kilogrammi annui. Il 12% in meno rispetto al 2022. Gli alimenti più sprecati sono frutta e verdura freschi.

Come si calcola lo spreco alimentare

La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha creato due indici di misurazione per monitorare al meglio la situazione: l’indice di perdita di cibo e l’indice di spreco alimentare.

L’indice di perdita riguarda i prodotti agricoli o di allevamento scartati prima di arrivare al consumatore, per ragioni di dimensioni o aspetto o per errori nelle fasi di trasporto e stoccaggio.

L’indice di spreco alimentare invece riguarda lo scarto dei ristoranti o negozi (il cui avanzo varia in base alla domanda dei consumatori), ma anche delle case private (qui lo spreco è causato soprattutto da un’errata organizzazione dei pasti).

L’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 prevede di dimezzare lo spreco alimentare pro-capite, oltre che ridurre le perdite di cibo durante la produzione e la fornitura.

Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare. Dati positivi per l’Italia?

Spreco alimentare, ambiente ed etica

È da considerare che lo spreco alimentare porta con sè anche un problema dal punto di vista ambientale. Infatti la produzione genera emissioni di gas che incidono sui cambiamenti climatici, e crea disagi ambientali anche attraverso i consumi idrici e gli impatti sulla biodiversità.

Non per ultimo c’è l’aspetto etico. Se pensiamo infatti che più dell’11% della popolazione mondiale non ha accesso a cibo adeguato, sprecare quello a nostra disposizione risulta immorale.

Diffondere modelli sostenibili di produzione e consumo è indispensabile sia da un punto di vista economico, ma soprattutto per l’ambiente e per la società.

Come agire concretamente

Ma cosa possiamo fare di concreto per non sprecare cibo. Ecco alcuni semplici consigli:

  • Organizza i pasti della settimana prima di fare la spesa;
  • Sistema il frigorifero in modo da avere ben presente quali alimenti scadono prima;
  • Non abbondare eccessivamente con le porzioni;
  • Congela i prodotti freschi che non intendi consumare subito;
  • Utilizza le app che si impegnano alla lotta allo spreco (vendendo a prezzi convenienti cibi con scadenza ravvicinata);
  • Collabora con le associazioni che raccolgono alimenti per i bisognosi;
  • Chiedi la doggy bag per evitare sprechi al ristorante.

Gli Ecomori di Torino, simbolo della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare

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Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, come fare la differenza ultima modifica: 2023-02-05T00:01:35+01:00 da Martina Zago

Nata nel 2000 nella provincia milanese, frequenta il terzo anno della facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino. Curiosa e intrepida, non perde mai occasione per viaggiare lontano, ma anche per fare nuove esperienze dietro casa. Ama stare all’aria aperta, ama le piante e i fiori, e anche prendersene cura. L’aggettivo che la descrive meglio è “creativa”, le piace leggere, scrivere e impegnarsi in qualsiasi progetto stimoli la sua mente.

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