Dati del Rapporto globale sulle Crisi Alimentari 2024

Crisi alimentari, cresciuti i livelli di fame acuta

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Crisi alimentari, cresciuti i livelli di fame acuta ultima modifica: 2024-05-31T06:28:54+02:00 da Evelyn Baleani
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Il Rapporto globale sulle crisi alimentari 2024 rileva che per il quinto anno consecutivo è aumentato il livello di insicurezza alimentare. Con il protrarsi del conflitto nella Striscia di Gaza, si prevede che la crescita si intensificherà anche nel 2024

Nel mondo è allarme crisi alimentari. Nel 2023, quasi 282 milioni di persone in 59 Paesi hanno sperimentato livelli elevati di malnutrizione, con un incremento di 24 milioni di individui rispetto all’anno precedente, per l’impattante deterioramento della sicurezza alimentare, soprattutto nella Striscia di Gaza e in Sudan.

Lo evidenzia il Global Report on Food Crises 2024 (GRFC), redatto dal Food Security Information Network (FSIN) e pubblicato dalla Rete Globale contro le Crisi Alimentari.

I dati sulle crisi alimentari globali

La percentuale di persone che affrontano insicurezza alimentare acuta è rimasta costantemente elevata per quattro anni consecutivi, superando significativamente i livelli pre-Covid-19.

Le prime vittime dell’emergenza sono i bambini e le donne, con oltre 36 milioni di persone sotto i 5 anni di età gravemente malnutrite in 32 Paesi. Il livello di fame acuta è peggiorato nel 2023, in particolar modo tra gli sfollati a causa di conflitti e disastri.

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A partire dal 2016, l’analisi sulla malnutrizione globale ha incluso costantemente trentasei Paesi, un dato che riflette la crescente diffusione della crisi alimentare a livello planetario.

Nel 2023, oltre 36 milioni di persone hanno sperimentato gradi di emergenza alimentare acuta (IPC/CH Fase 4) in 39 aree, con l’aumento maggiore in Sudan.

Gli abitanti di alcuni Paesi sono stati interessati dal livello di insicurezza alimentare definito “Catastrofe” (IPC/CH Fase 5). Un esempio su tutti, la Somalia, dove più di 40.300 persone hanno corso nel rischio di morire di fame.

Dall’analisi si evince che nei mesi a venire, circa 1,1 milioni di abitanti della Striscia di Gaza e 79.000 del Sud Sudan si troveranno nella “Fase Catastrofe” entro luglio 2024. Un’emergenza in costante divenire.

Fattori delle crisi alimentare

Il crescente aumento dei conflitti e gli impatti derivanti da shock economici ed eventi climatici estremi continuano a provocare una crisi alimentare allarmante. La correlazione di questi fattori sta aggravando la fragilità dei sistemi produttivi, promuovendo l’emarginazione delle comunità rurali, incrementando le cattive governance e accentuando le disuguaglianze. Ne scaturiscono massicce migrazioni forzate.

I conflitti restano la principale causa di sofferenza in 20 Paesi, coinvolgendo quasi 135 milioni di persone in situazioni di insicurezza alimentare acuta.

Gli eventi meteorologici estremi hanno rappresentato il principale fattore determinante in 18 Paesi, con ricadute che hanno interessato 77 milioni di persone. Il 2023 è stato un anno nero per il clima con impatti significativi sulle popolazioni dovuti a gravi alluvioni, siccità, incendi ed epidemie.

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Gli shock economici hanno colpito soprattutto 21 Paesi, includendo circa 75 milioni di persone in situazioni di grave crisi alimentare. Le sfide macroeconomiche persistenti incorporano il deprezzamento della valuta, l’aumento dei prezzi e i livelli elevati di debito.

L’appello della Rete FSIN

Per rompere il ciclo della fame acuta, il Food Security Information Network (FSIN) richiede un intervento trasformativo che integri la pace, la prevenzione e l’azione per lo sviluppo, con sforzi messi in atto su ampia scala.

L’ultimo Rapporto globale sulle crisi alimentari è un elenco di fallimenti umani – ha commentato il Segretario generale delle Nazioni Unite, António GuterresIn un mondo di abbondanza, i bambini muoiono di fame. L’anno scorso, quasi 300 milioni di persone hanno affrontato una crisi alimentare, mentre il numero di persone sull’orlo della carestia è raddoppiato, superando le 700.000 unità. A Gaza c’è il più alto numero di persone che affrontano una fame catastrofica mai registrata dal Rapporto globale sulle crisi alimentari. Il conflitto in Sudan ha creato la più grande crisi di sfollamento interno del mondo. Questo significa fame e malnutrizione per milioni di persone, soprattutto donne e bambini. La crisi alimentare mondiale richiede una risposta globale e urgente”.

L’appello è chiaro: è cruciale rimboccarsi le maniche, dandosi da fare nell’immediato.

Crisi alimentari, cresciuti i livelli di fame acuta ultima modifica: 2024-05-31T06:28:54+02:00 da Evelyn Baleani
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Digital Specialist e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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