Inquinamento da plastica: il nuovo inventario

Inquinamento da plastica, nasce l’inventario per monitorarlo

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Inquinamento da plastica, nasce l’inventario per monitorarlo ultima modifica: 2024-06-01T06:46:04+02:00 da Evelyn Baleani
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Un progetto ispirato agli inventari sui gas serra, che mira a promuovere la battaglia contro la contaminazione da plastica a livello globale

È stato messo a punto il primo inventario per identificare le principali attività che provocano inquinamento da plastica in una determinata area, in un dato periodo di tempo.

Il progetto è delineato all’interno dello studio A City-Wide Emissions Inventory of Plastic Pollution, realizzato dai ricercatori dell’Università di Toronto (Canada) e del Rochester Institute of Technology (New York), e pubblicato sulla Environmental Science & Technology.

Finalità dell’inventario per misurare l’inquinamento da plastica

L’iniziativa mira a creare un quadro per misurare i rilasci contaminanti della plastica, che si basi su standard analoghi a quelli utilizzati globalmente per il monitoraggio delle emissioni di gas serra.

L’inventario permetterà di individuare i maggiori contributori all’inquinamento da plastica, dal livello locale a quello nazionale, migliorando le strategie messe in atto per ridurlo in tutto il Pianeta.

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Assegnare la responsabilità dell’inquinamento a una giurisdizione con la capacità di emanare leggi significa che non si può nascondere la provenienza dell’inquinamento”, ha puntualizzato Xia Zhu, Dottoranda di ricerca presso il Dipartimento di Scienze fisiche e ambientali dell’Università di Toronto e principale autrice dello studio. “Rappresenta un’opportunità per identificare le principali fonti di inquinamento da plastica all’interno dell’area e definire misure per diminuire queste emissioni”.

Lo studio

Gli studiosi si sono ispirati alle linee guida per la compilazione degli inventari delle emissioni di gas serra, stabiliti dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC).

Adattandosi alle differenze fisiche tra i gas serra e i frammenti solidi di plastica, i ricercatori hanno usato una metodologia affine per rilevare le principali attività responsabili dell’inquinamento in una determinata area. Hanno inoltre calcolato la quantità di contaminazione prodotta da ciascuna attività in un determinato periodo.

Auspichiamo che lo strumento di misurazione che abbiamo approntato – ha commentato Xia Zhu – permetta al settore della plastica di seguire le orme di quello del clima, ambito per il quale i Paesi presentano inventari nazionali delle emissioni a un organismo internazionale come le Nazioni Unite, al fine di monitorare i progressi verso il raggiungimento di un obiettivo globale. Attualmente non esistono inventari nazionali delle emissioni legate all’inquinamento da plastica, né esiste un obiettivo definito a livello globale per ridurlo”.

Uno strumento ulteriore a sostegno dell’ambiente

Le linee guida seguite per l’inventario possono essere applicate in qualsiasi area del mondo, a prescindere dalle fonti di inquinamento presenti.

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L’inventario può inoltre essere ottimizzato in base alle caratteristiche specifiche di ogni regione geografica, permettendo di sviluppare soluzioni su misura.

Ci auguriamo che il nuovo strumento offra un supporto in più nella lotta contro la contaminazione da plastica, che, come ben sappiamo, è una delle sfide ambientali più urgenti dell’epoca contemporanea.

Inquinamento da plastica, nasce l’inventario per monitorarlo ultima modifica: 2024-06-01T06:46:04+02:00 da Evelyn Baleani
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Digital Specialist e Giornalista pubblicista. Si occupa di contenuti per i media (TV e Web) dal 2000. Dopo aver lavorato per alcuni anni in redazioni di società di produzione televisiva e Web Agency, ha deciso di spiccare il volo con un’attività tutta sua. Le sue più grandi passioni oltre l'ambiente? Il Web, la scrittura e la Spagna.

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