Aiuti in Ucraina, missione compiuta: consegnati materiali sanitari e alimenti

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Aiuti in Ucraina, missione compiuta: consegnati materiali sanitari e alimenti ultima modifica: 2022-04-07T12:57:47+02:00 da Redazione eHabitat.it
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Si è svolta con successo la missione umanitaria supportata da eHabitat che ha permesso di consegnare svariati aiuti diretti in Ucraina e nei centri di prima accoglienza per i rifugiati.

Missione compiuta: gli aiuti promessi sono arrivati in Ucraina e nei centri di prima accoglienza per i rifugiati attivi al confine con la Polonia, consegnati direttamente dal vice-direttore di eHabitat Francesco Rasero e dall’attore e musicista Luca Chikovani.

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Rasero e Chikovani alla partenza da Milano

All’ospedale di Korosten’ -cittadina di circa 60 mila abitanti dell’Oblast di Zhytomyr, a circa due ore nord-ovest di Kiev- sono stati recapitati circa 20 mila euro di materiale medico-sanitario, come era stato richiesto urgentemente a Chikovani dal dottor Serhii Pisotskyi, medico chirurgo, tramite i social media.

Disegni contro la guerra in Ucraina all’ingresso del Consolato generale di Milano

La consegna è stata possibile grazie all’interessamento diretto del Consolato generale di Ucraina a Milano, con il supporto logistico dell’Associazione Auser Volontariato Carmagnola (che ha messo a disposizione un veicolo idoneo al trasporto) e con il sostegno de “Il Carmagnolese“, della Farmacia Pugnetti e della Pro Loco di Pancalieri (Torino).

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La consegna degli aiuti medico-sanitari diretti all’ospedale di Korosten’, in Ucraina

Inoltre, utilizzando parte delle donazioni ricevute grazie alla raccolta fondi lanciata da eHabitat nei giorni precedenti la partenza, siamo riusciti a integrare il materiale già presente con altre strumentazioni mediche di vario genere, oltre a indumenti da sala operatoria e qualche medicinale, acquistato direttamente in Polonia prima di incontrare la delegazione dell’ospedale di Korosten’ a cui abbiamo consegnato il carico“, spiegano Rasero e Chikovani, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito, a partire dalle ex allieve IG Sommelier e dall’OdV Crescere Insieme Carmagnola.

Chikovani e Rasero con i vigili del fuoco polacchi che li hanno soccorsi al confine ucraino

Nel corso della missione non sono mancati gli imprevisti, legati alla pessima viabilità della zona di confine aggravata da condizioni meteo poco favorevoli: il mezzo utilizzato per il trasporto è rimasto bloccato nel fango ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco polacchi per consentire il proseguimento della missione.

L’ingresso del centro di accoglienza e smistamento di Przemysl, uno dei più grandi in Polonia, a circa 100 km est di Lviv (Leopoli)

Il resto delle donazioni, quindi, è stato speso in loco, con due finalità: acquistare i beni al momento mancanti nei centri di prima accoglienza di Korczowa e Przemysl -a circa un centinaio di chilometri da Lviv/Leopoli– e contribuire alla raccolta di derrate alimentari a lunga conservazione da spedire oltre confine, direttamente nelle città ucraine assediate.

L’interno del centro di accoglienza a Korczowa, primo rifugio per molte famiglie ucraine in fuga dalla guerra

Ci siamo recati nei due centri, che offrono un primo aiuto agli sfollati provenienti dall’Ucraina, sotto forma di cibo, ospitalità, vestiti e supporto psicologico, oltre a informazioni sulle opportunità di ricollocazione nei vari Paesi europei -proseguono Rasero e Chikovani- Qui abbiamo parlato con i rispettivi responsabili dei magazzini, per capire cosa servisse loro rispetto agli approvvigionamenti derivanti dagli aiuti umanitari in arrivo da tutta Europa“.

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Le tende di registrazione dei volontari a Przemysl

Così, per un’intera giornata, è stata fatta la spola tra i due centri e i negozi e supermercati locali, acquistando soprattutto indumenti intimi per donne e bambini, calze, prodotti per l’igiene personale e la cura del corpo, alimenti per neonati, succhi di frutta, vitamine e qualche dolciume per i più piccoli.

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Alcuni degli aiuti umanitari destinati in Ucraina e ai centri di accoglienza in Polonia, acquistati grazie alle donazioni pervenute ad eHabitat

Siamo stati anche informati che, sia da Korczowa che da Przemysl, partono ogni giorno dei trasporti di generi di prima necessità diretti in Ucraina: così, sempre sul posto, abbiamo riempito alcuni pallet anche di cibi in scatola, riso, alimenti per bambini e altri prodotti per la popolazione che sta patendo la guerra. Un piccolo gesto, ma molto concreto, che è stato possibile soltanto grazie alla grande generosità di chi ha donato a favore della nostra missione“.

Rasero e Chikovani con Jack, vigile del fuoco polacco che li ha aiutati nell’individuare i beni necessari nel campo di Korczowa

Pur nella loro breve permanenza al confine polacco-ucraino, Rasero e Chikovani hanno avuto anche modo di vedere il funzionamento della ‘macchina’ dell’accoglienza per gli sfollati: “A fianco di tante situazioni tristi, abbiamo potuto constatare l’impegno di centinaia di volontari e volontarie, provenienti da tutto il mondo, che si stanno prodigando giorno e notte, con passione e senza mai perdere il sorriso”.

Tra i volontari anche molti italiani, a partire da Italpizza, che sforna pizze gratis h24 per rifugiati e personale del centro di Przemysl

Negli ultimi giorni -fortunatamente- il flusso di persone in fuga dalla guerra è parecchio diminuito rispetto alle settimane precedenti. “Nonostante questo, abbiamo incrociato centinaia di mamme, bambini, persone anziane e adolescenti dallo sguardo perso nel vuoto. Ogni volta il pensiero era che avremmo potuto essere noi al loro posto: hanno le nostre storie, i nostri sogni…“.

Antonina, Sasha e Luca

Il rientro verso l’Italia ha permesso un ultimo, ma non meno importante, gesto di solidarietà: una mamma, Antonina, e suo figlio Sasha, di soli tre anni, fuggiti da Dnipro, sono stati accompagnati fino a Milano, con un viaggio durato due giorni; da lì, in treno, hanno raggiunto Roma, dove una famiglia era pronta ad accoglierli.

Missione umanitaria per l’Ucraina, abbiamo bisogno del vostro contributo

A questo link un breve video della missione.

[Foto di Francesco Rasero per eHabitat.it]

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