Giornata Mondiale contro l'AIDS

Giornata Mondiale contro l’AIDS, la risposta è nel combattere le disuguaglianze

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Giornata Mondiale contro l’AIDS, la risposta è nel combattere le disuguaglianze ultima modifica: 2021-12-01T00:01:53+01:00 da Carla Clúa Alcón
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Oggi 1° dicembre si celebra la Giornata Mondiale contro l’AIDS. L’obiettivo principale è eliminare la sindrome entro il 2030

Nel 2020, 37,7 milioni di persone in tutto il mondo convivevano con l’HIV e 1,5 milioni l’hanno contratto. Circa 680.000 persone sono morte a causa di malattie legate all’AIDS nello stesso anno, una riduzione del 64% dal picco del 2004 e del 47% dal 2010. Tuttavia, restano molti gli sforzi da compiere per far avvicinare questi numeri allo zero. Oggi 1º dicembre si celebra la Giornata Mondiale contro l’AIDS, una ricorrenza con il principale obiettivo di aumentare la sensibilizzazione e gli sforzi per sconfiggere questa sindrome.

In questa Giornata Mondiale in particolare, l’UNAIDS vuole mettere in evidenza l’urgente necessità di porre fine alle disuguaglianze che causano l’AIDS e altre pandemie in tutto il mondo. Senza un’azione coraggiosa contro queste disuguaglianze, il mondo rischia di non raggiungere gli obiettivi per bloccare l’AIDS entro il 2030, così come superare una prolungata pandemia di COVID-19 e una spirale di crisi sociale ed economica.

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Sono passati quarant’anni da quando sono stati segnalati i primi casi della sindrome, e l’HIV minaccia ancora la società. Tuttavia, oggi non si riesce a mantenere l’impegno condiviso di eliminare la malattia entro la fine del decennio, non a causa della mancanza di conoscenze o strumenti per sconfiggere l’AIDS, ma a causa di profonde disuguaglianze strutturali che ostacolano le soluzioni, la prevenzione e il trattamento dell’HIV.

Sebbene vi sia la percezione che un momento di crisi non sia il momento giusto per dare priorità alla lotta alle ingiustizie sociali, è chiaro che senza farlo la crisi non può essere superata, affermano le Nazioni Unite.

Affrontare le disuguaglianze è una promessa globale di vecchia data, la cui urgenza è solo aumentata. La strategia globale contro l’AIDS 2021-2026 “End inequalities. End AIDS – porre fine alle disuguaglianze, sconfiggere l’AIDS” è stata lanciata a tale scopo lo scorso marzo dopo un anno e mezzo di lavori e l’apporto di 10 mila stakeholders da 160 Paesi.

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La strategia si basa su tre priorità strettamente collegate tra di loro: massimizzare l’accesso equo e paritario a servizi per l’HIV efficienti e incentrati sulle persone; abbattere le barriere legali e sociali per raggiungere i migliori risultati e fornire risposte e risorse efficaci contro l’HIV, integrandole nei sistemi sanitari e di protezione sociale.

Ogni settimana, circa 5.000 giovani donne di età compresa tra 15 e 24 anni vengono infettate dall’HIV. Nell’Africa subsahariana, questi numeri aumentano: sei su sette nuove infezioni tra adolescenti sono tra le ragazze. L’UNAIDS stima che nel 2025 saranno necessari 29 miliardi di dollari per la risposta all’AIDS soltanto nei Paesi a basso e medio reddito.

Sappiamo come combattere l’AIDS, sappiamo quali sono le disuguaglianze che ostacolano il progresso e sappiamo come affrontarle. Le politiche possono essere attuate, ma richiedono che i leader siano audaci, conclude l’UNAIDS.

Giornata Mondiale contro l’AIDS, la risposta è nel combattere le disuguaglianze ultima modifica: 2021-12-01T00:01:53+01:00 da Carla Clúa Alcón

Laureata in giornalismo, vive a cavallo tra l'Italia e la Spagna. Nata nel 1996 a Tarragona (Catalogna), sta conseguendo una Laurea Magistrale in Scienze Internazionali all'Università di Torino. Ha lavorato in diversi media spagnoli, televisione, radio e giornali. Le sue passioni sono viaggiare, scrivere, conoscere la politica e imparare le lingue –ne parla sei!-. Amante del buon cibo, è sempre alla ricerca del sole e del mare.

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