Identikit dei chiodi di garofano, alleati in cucina e portatori di benefiche proprietà per l’organismo.
Profumati e molto aromatici, i chiodi di garofano evocano alla memoria vin brulé, decotti, stracotti e piatti tipicamente invernali. Spezie di origine orientale largamente utilizzate in cucina, possiedono proprietà che apportano numerosi benefici alla salute.
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Chiodi di garofano, origine e segni particolari
I chiodi di garofano sono una spezia giunta alle nostre latitudini dall’Asia. Si tratta, dei boccioli essiccati della pianta di Eugenia caryophyllata, appartenente alla famiglia delle Mirtacee. Una volta essiccati, i boccioli assumono la tipica forma, simile a piccoli chiodini.
Il loro sapore forte e pungente si deve alla presenza dell’eugenolo, presente soprattutto nell’olio essenziale estratto dalla pianta, che trasforma i chiodi di garofano in un vero e proprio elisir di salute.
Utilizzi in cucina
In cucina, possono essere utilizzati per insaporite carni e per preparare brodi dal sapore deciso. Ingredienti fondamentali per il vin brulé, il loro sapore aromatico si sposa benissimo anche con le verdure e i dolci, soprattutto a base di mele e uvetta.
Le proprietà benefiche
Le proprietà benefiche dei chiodi di garofano sono note sin dall’antichità. Ecco quali effetti- utili e in certi casi portentosi- possono avere sulla nostra salute.
- Aiutano la digestione. La capacità di facilitare la digestione diminuisce l’accumulo di tossine che provoca disturbi e malattie, fino a contribuire a ridurre le eventuali infiammazioni in corso. I chiodi di garofano vantano, inoltre, proprietà carminative, in grado cioè di contrastare i gas intestinali.
- Riducono l’acidità. Sono in grado di ridurre l’acidità gastrica dovuta al reflusso del cibo e degli acidi durante la digestione.
- Contribuiscono a tenere sotto controllo i livelli di zucchero. Secondo alcuni studi, i chiodi di garofano sono in grado di contrastare naturalmente la glicemia alta e di regolare, se assunti regolarmente, i livelli colesterolo nel sangue.
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- Hanno effetti antidolorifici e antinfiammatori. Preziosi per combattere il mal di denti, i dolori articolari, il mal di gola e i dolori mestruali.
- Combattono l’alitosi. La loro azione antibatterica contribuisce a eliminare i germi che si depositano su lingua, denti e palato con il cibo.
- Contrastano lo stress.
- Hanno effetti antiage. I chiodi di garofani sono ricchi di antiossidanti, che contrastano gli effetti dell’età sull’organismo e, in particolare, sulla pelle.
- Sono antimicrobici. I benefici antimicrobici dei chiodi di garofano sono conosciuti da secoli, tanto che gli antichi egizi li utilizzavano per imbalsamare i cadaveri ed evitare il formarsi di funghi e batteri dannosi. Oggi gli infusi di questa spezia sono utilizzati per combattere micosi della pelle.
- Hanno effetti afrodisiaci.
- Aiutano a conservare i cibi. La capacità dei chiodi di garofano di ostacolare il processo di ossidazione dei grassi fa in modo che i cibi possano conservare più a lungo la loro freschezza e le loro caratteristiche nutrizionali.
Come utilizzarli a scopo terapeutico
Oltre che in cucina, i chiodi di garofano si rivelano molto utili anche in campo erboristico. A tale scopo, vengono generalmente utilizzati come:
- Tisana: l’infuso di chiodi di garofano viene utilizzato per attenuare la nausea, l’indigestione ed i disturbi intestinali. La dose consigliata è quella di 1 o 2 chiodi ogni 150 ml di acqua calda.
- Tintura madre: da assumere 30 gocce in poca acqua 3 volte al giorno (salvo indicazioni diverse da parte del medico o dell’erborista);
- Olio essenziale: l’olio essenziale di chiodi di garofano è un valido alleato contro i virus e le micosi, inoltre svolge un’efficace azione antistress, antibatterica e anestetica.
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Controindicazioni
Sebbene i chiodi di garofano non possiedano particolari controindicazioni, è bene evitare di ingerirli se si soffre di ulcera. In tal caso, meglio utilizzarli per uso esterno, sotto forma di olio essenziale diluito in olio vettore. La stessa cautela è consigliata in fase di gravidanza e allattamento.
L’eugenolo contenuto nella spezia, inoltre, rallenta la coagulazione del sangue. E’ preferibile, dunque, esimersi dall’uso interno nel caso si stiano assumendo anticoagulanti.