In molti conoscono la voce di Alex Polidori, doppiatore, tra gli altri, di Tom Holland nelle saghe di Spider-Man e di Avengers, di Timothée Chalamet in Chiamami col tuo nome e del pesciolino Nemo nel film d’animazione Alla ricerca di Nemo.
Oltre al doppiaggio e alla recitazione, Alex Polidori porta avanti anche la carriera da cantautore e la sua grande passione per la musica si intreccia con il sociale e con l’amore per l’ambiente.
L’artista romano, classe 1995, durante l’estate 2020 ha rilasciato Mare di plastica, un singolo che fa chiaramente riferimento alla drammatica emergenza dell’inquinamento marino e alla pessima abitudine dell’abbandono dei rifiuti che finisce col contaminare le risorse naturali.
“Una volta ho nuotato per lavarmi nel mare. Ora è da lui che mi devo lavare” è il potente incipit del brano, ispirato dalla visione di un servizio al telegiornale sulla plastica in mare. Sonorità avvolgenti accompagnano parole incisive, il cui significato risuona con grande impatto, grazie a riferimenti geniali che ci catapultano nel cuore dello scenario disastroso in cui versa l’ambiente che ci circonda.
“Per alimentare questo pianeta, per riuscire a riempire la testa vuota di chi dice che non c’è una vera emergenza e che ogni protesta è solo per moda. Siamo tutti colpevoli. Non esistono alibi per giustificare le nostre stronzate. Ora prova a nuotare, se ne sei capace”
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In Mare di plastica, Alex Polidori si scaglia contro i negazionisti che, in modo assurdo, cercano di distogliere l’attenzione dall’evidenza, ridimensionando e ridicolizzando i movimenti attivisti di chi lotta per salvare il nostro Pianeta, in particolar modo le giovani generazioni.
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Mentre lo vediamo nuotare tra sacchetti e bottiglie di plastica, nel meraviglioso videoclip diretto da Marco D’Andragora, il cantautore canta la necessità di prendere atto della serietà del problema e dell’importanza di passare personalmente all’azione. Lo fa con un ritornello accattivante che fa riferimento ai più celebri film da lui doppiati.
“Siamo sommersi in un mare di plastica, un mare di guai. Siamo sommersi dall’odio online. Mastichiamo il mondo come chewing gum, lui chiede aiuto ma è tra i messaggi spam. Questo non è un film, non ci salvano i supereroi. E prova a svegliarti, ora è già tardi. Non esiste poi”.
Se il futuro prefigurato da Alex Polidori è incerto e demoralizzante, Mare di plastica ripone comunque fiducia nel buon senso dell’umanità, nella possibilità di adoperarsi per lasciare ai nostri figli un Pianeta più sano, ma anche i valori necessari a tutelarlo.
“Ai miei figli insegnerò il rispetto per la natura, oltre a chiedere scusa”, canta Alex. “Ci sono nuove stagioni, ma non è una serie e noi non siamo attori. Basta provare a fare dei piccoli gesti. Voglio specchiarmi in mare e vedere i riflessi. Limpidi, come ricordi nitidi, come quegli occhi lucidi di un bimbo che grida «Si può cambiare!»”.

Ma perché nessun sito fa vedere il testo completo ,devo fare un progetto per lavoro sull’ambiente,è il testo lo devo scrivere io sentendolo ed è straziante