Dopo le tappe di Orbetello e di Sanremo, nei giorni del Festival, è stata la spiaggia di Staranzano, in Friuli Venezia Giulia, ad ospitare il Clean Beach Tour di Piero Pelù. Superata la pausa forzata dovuta alla pandemia, il rocker toscano è tornato al fianco di Legambiente per ripulire i litorali italiani dai rifiuti e dare il buon esempio.
Lo scorso 2 luglio, Piero Pelù e cinquanta volontari, sotto il patrocinio dell’amministrazione locale, si sono rimboccati le maniche per occuparsi della località goriziana, liberando la spiaggia dai rifiuti e portando un messaggio di sensibilizzazione verso questioni come il marine littering e il corretto smaltimento.
Piero Pelù ha ricordato come, oltre alla musica, la pratica del clean-up lo abbia accompagnato sin da bambino, quando aveva l’abitudine di raccogliere i rifiuti dalle spiagge insieme ai suoi genitori. Con lo stesso spirito, ha invitato gli adulti a fare lo stesso oggi, insieme ai propri figli, per trasmettere loro i valori dell’amore per l’ambiente e del rispetto per la natura.
In un mondo in cui il tema dell’ecologia è all’ordine del giorno, anche grazie ai movimenti dei più giovani, il cammino da fare è ancora molto. L’iniziativa di Piero Pelù può darci ancora una triste fotografia dell’inciviltà dell’uomo nei confronti dell’ambiente.
Sulla spiaggia di Staranzano, infatti, sono stati raccolti ben quaranta sacchi di spazzatura, il cui 95% è composto da rifiuti di plastica. Bottiglie, taniche, pneumatici, boe, reti per la mitilicoltura e frammenti di polistirolo e microplastiche, individuate dal cantante tra i rifiuti più pericolosi, proprio per le loro piccolissime dimensioni. Una vera e propria emergenza che minaccia il mare e la biodiversità.
La giornata di pulizia della spiaggia è stata anche l’occasione, da parte di Legambiente, per ricordare alcune delle sue battaglie più urgenti. Tra queste, la necessità di approvare il disegno di legge sul fishing for litter, per permettere ai pescatori di rivestire il ruolo di “spazzini del mare”.
Altro obiettivo, chiedere all’Italia di anticipare al 2021 la scadenza per recepire la direttiva europea circa la plastica monouso per contrastare la diffusione dell’usa e getta, come ha ricordato il presidente di Legambiente Stefano Ciafani.
Scendendo in campo su diversi fronti, quello istituzionale, così come quello individuale e collettivo, la partita per tutelare l’ambiente e per condividere buone pratiche può essere ancora vinta. Fondamentale l’iniziativa personale, ma anche la disponibilità a cambiare il proprio atteggiamento e ad impegnarsi per costruire un futuro migliore.
È stata proprio questa la riflessione di Piero Pelù, da sempre impegnato per il bene della natura, al termine della giornata di raccolta dei rifiuti. “È una pratica che tutti possono fare, è anche divertente e dà tante soddisfazioni. Usiamo un bel sacchetto e sottraiamo veleno all’ambiente pensando ai nostri figli e nipoti”.
[Photo Credits: Legambiente]
