Seabin, il cestino che ripulisce i mari dalla plastica: come sostenere il progetto

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Seabin, il cestino che ripulisce i mari dalla plastica: come sostenere il progetto ultima modifica: 2020-04-20T08:00:17+02:00 da Valentina Tibaldi
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Mari soffocati dalla plastica. Fondali su cui si posano miliardi di frammenti di microplastiche. Specie marine a rischio a causa del proliferare di tali materiali. E se, grazie a un’invenzione semplice quanto ingegnosa, fosse possibile ripulire gli ecosistemi acquatici al fine di ripristinarne gli ormai compromessi equilibri? Il dispositivo Seabin nasce proprio a questo scopo: recuperare pericolosi rifiuti che finiscono in mare a causa di comportamenti poco attenti e ancor meno lungimiranti nei confronti dell’ambiente e della salute.

Seabin, che cos’è e come funziona

Seabin è un cestino di raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua di superficie. E’ in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro, i mozziconi di sigaretta e le microfibre da 0,3 mm. Tale quantità si traduce approssimativamente in oltre 500 Kg di rifiuti all’anno.

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Il Seabin viene immerso nell’acqua e fissato ad un pontile con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie. Grazie all’azione spontanea del vento e delle correnti, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. I rifiuti restano imprigionati nella borsa, che può contenere fino a un massimo di 20kg. L’acqua, invece, scorre attraverso la pompa e torna in mare. Quando la borsa è piena, viene svuotata e pulita.

Non è possibile utilizzare il Seabin in mare aperto, in quanto necessita di corrente elettrica. Tuttavia, risulta particolarmente prezioso per bonificare aree di accumulo, come i porti. Il progetto LifeGate PlasticLess® intende appunto dotare il maggior numero possibile di porti di dispositivi Seabin.

Il progetto LifeGate PlasticLess®

Secondo le stime dell’Unep- il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente- il Mediterraneo si trova ad accogliere, giorno dopo giorno e suo malgrado, 731 tonnellate di rifiuti in plastica. La cifra, già impressionante, potrebbe raddoppiare entro 2025. Lo stesso Unep ci informa, inoltre, che ogni giorno circa 90 tonnellate di plastica finiscono nei mari italiani.

PlasticLess è il progetto di LifeGate nato con l’intento di contribuire alla diminuzione dell’inquinamento posizionando nei porti di casa nostra il maggior numero possibile di dispositivi Seabin. Per farlo, sta cercando di creare una rete di aziende e persone che possano contribuire a sostenere la sfida.

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Come sostenere il progetto LifeGate PlasticLess®

Acquistare una borraccia di LifeGate PlasticLess®, in acciaio e 100% riciclabile, significa concorrere attivamente a ridurre l’inquinamento da plastica nelle acque italiane ed europee, contribuendo all’installazione di un dispositivo Seabin. Ogni borraccia acquistata permette, nello specifico, di rimuovere l’equivalente di 100 bottigliette di plastica.

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Allo stesso modo, l’acquisto di una coppia di bicchieri di LifeGate PlasticLess®, anch’essi in acciaio e BPA Free, consente di rimuovere 100 bottigliette di plastica dai nostri mari.

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L’oceano, custode instancabile della salute del pianeta, sta chiedendo forte il nostro aiuto. Fondamentale, in questa fase, la promozione di un modello circolare in grado di ridurre, riutilizzare e solo in ultima battuta riciclare i rifiuti. Per compiere una metamorfosi di tale portata, occorre da un lato acquisire consapevolezza di quali sono i comportamenti errati da correggere a livello globale e personale, dall’altro contribuire all’introduzione e al consolidamento di buone pratiche comuni. Sostituire l’usa e getta in plastica con oggetti composti di materiali riutilizzabili e/o più sostenibili è, certamente, un ottimo punto di partenza.

[Immagine in copertina: @Lifegate]

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Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

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