Dargen D’Amico ha portato le questioni climatiche e delle migrazioni sotto i riflettori del 74° Festival di Sanremo, dove ha partecipato con Onda Alta
Si sono susseguiti gli appelli al cessate il fuoco da parte di Dargen D’Amico, cantante rap e cantautore lombardo che -dopo il successo diventato tormentone di Dove si balla– ha partecipato a Sanremo 2024 con un pezzo di cui è autore, dal titolo Onda Alta.
In un’edizione del Festival in cui il tema ambientale è stato troppo poco affrontato e solo annunciato attraverso i main sponsor, che hanno ricevuto puntuali e argomentate critiche da parte delle associazioni ambientaliste, Dargen D’Amico è stato uno dei pochi a portare la questione climatica sotto i riflettori.
Sul palco dell’Ariston, alla fine di ogni esibizione, l’attenzione dell’artista si è rivolta soprattutto ai conflitti in corso, in particolare con riferimento al dramma che stanno vivendo i bambini negli ospedali lasciati senza acqua ed energia elettrica.
Onda Alta
Nello specifico il brano Onda Alta denuncia il dramma dei migranti, costretti ad attraversare il Mediterraneo sfidando la sorte, e la morte.
Il suo video, uscito da pochi giorni, è composto da spezzoni del documentario di Olmo Parenti su un salvataggio da parte della nave Ocean Viking.
Ma il progetto è più articolato e non si limita solo alla canzone sanremese: interessanti e utili i contenuti che vi gravitano intorno.
L’Edicola Dargen a Sanremo
Durante i giorni del Festival 2024, infatti, D’Amico è stato anche vicino al suo pubblico grazie all’iniziativa Edicola Dargen.
Si trattava di uno spazio di incontro e di confronto in cui, ogni pomeriggio, si sono susseguiti dibattiti su guerra e migrazioni, attraverso esponenti di spicco del mondo dell’informazione e rappresentanti di organizzazioni umanitarie.
Zine informativa
Ed è sempre lontano dalle paillettes dell’Ariston, in particolare, che il rapper ha maggiormente focalizzato l’attenzione sulla questione ambientale.
In occasione del 74° Festival di Sanremo, Dargen D’Amico e Tuorlo Magazine hanno distribuito una pubblicazione, composta da cinque volumi, dedicata ad acqua, scarsità delle risorse e -ovviamente- alle migrazioni.
All’interno di ciascun opuscolo -firmato dal giornalista ambientale Emanuele Bompan– è stata inserita anche una graphic novel a cura dell’illustratore Daniel Cuello attraverso la quale approfondire diversi aspetti legati ai temi cari al cantante.
Così le tematiche ambientali sono arrivate al pubblico che ha affollato la Città dei Fiori grazie a un fumetto, distribuito dallo stesso cantante e dal suo staff.
Louise Michel, Banksy acquista una nave per salvare i migranti che tentano di raggiungere l’Europa
“Il futuro di ogni società dipende dalla nostra capacità di affrontare problemi che non possono più essere rimandati“, viene sottolineato sui social, dove il rapper è molto attivo e pervasivo e dove vengono poste questioni importanti e irrisolte, come quella della definizione del migrante climatico.
Proprio ai social vengono affidate le riflessioni di Bompan, giornalista e geografo: «Chi migra si sposta alla ricerca di condizioni di vita migliori, senza una definizione legalmente riconosciuta a livello internazionale. I sempre più frequenti disastri naturali sono stati una delle cause principali di questi migrazioni forzate dovute a cause ambientali. Il sistema non solo limita la possibilità di accogliere chi cerca una vita migliore, ma criminalizza coloro che, spinti dalla catastrofi climatiche, cercano un rifugio sicuro oltre i confini che la geografia impone».
Ghali a Sanremo 2024, ispirarci alla Natura per salvare il Pianeta e l’Umanità