Benvenuti a bordo del Treno del Vino che parte e trasforma una domenica di luglio in un viaggio sensoriale dove anima e corpo vengono appagati dal territorio e dalle tradizioni della Regione Abruzzo.
Domenica 14 luglio 2019. La locomotiva del cosiddetto Treno del vino è partita dalla stazione ferroviaria di Sulmona, i sedili in legno, le tendine damascate. Le antiche porte dai vetri opachi della carrozza 2 che filtrano la vegetazione rigogliosa attraversata. Un salto nel tempo a cui in tanti hanno aderito, winelovers e non solo. Una zona d’Abruzzo di montagna dove l’aria pulita questa mattina regala piacere man mano che si sale verso la Valle Peligna e il Colle Mitra.
Paesaggio e vino, un connubio senza tempo proposto d’estate dalla Fondazione FS Italiane e dall’associazione Le Rotaie lungo la tratta Sulmona-Isernia chiamata la Transiberiana d’Italia. La storica locomotiva, una volta a vapore oggi diesel, offre una giornata tra natura, degustazioni di vini delle 22 cantine locali, canti e balli tipici della Majella. Quattro vagoni in tutto ospitano 24 persone ciascuno, sold-out in questa domenica di luglio.
Meta invernale per eccellenza, qui la neve scende abbondante in febbraio tanto da ricordare la Siberia e dare il nomignolo di Transiberiana d’Italia alla tratta ferroviaria. Ma è in questa stagione estiva che si apprezza il ricco patrimonio naturalistico della regione Abruzzo. Antonello ci racconta le origini mentre dai finestrini, il sole scalda e i suoi raggi attraversano il verde abbondante, tanto da impedire la vista completa del paesino raggiunto.
Una domenica di luglio in viaggio nel tempo: racconti
Attraversiamo Pettorano Suggizio, un borgo annoverato tra i più belli d’Italia dove è presente una riserva di genziana da cui si ricava il famoso liquore abruzzese, lungo il corso del torrente Gizio. Segue Canzano e Campo di Giove, tappa della prima degustazione.
Atmosfera rilassante, profumi e sapori antichi, insoliti per chi non vive in montagna. Balli medioevali, tanti fiori che adornano le balconate in ferro e Casa Nanni, del XVII secolo, fruibile. Ha permesso una vista dall’alto che non si scorda, insieme al calore degli abitanti e al delizioso spuntino degustato.Si riparte con il pensiero di tornare per restare, una località ideale per rigenerare mente e corpo dove anche il nulla appaga totalmente.
Treno rosso del Bernina, un viaggio al cospetto dei ghiacciai alpini
Dai finestrini aperti arriva il vociare di chi abita qui e fermo sulla banchina saluta gioioso la nostra partenza. In quest’oasi di pace la nostra breve permanenza ha rappresentato un’evento straordinario e in questo gesto un ritorno al passato. Ho rivisto figli e fidanzati partire in cerca di fortuna o per il fronte e lo sguardo di chi restava. Fiori di campo, querce e tante erbe spontanee presenti in questa zona vengono preservate come patrimonio naturale della regione. L’odore forte del diesel nella carrozza disturba e riporta al presente.
Una domenica d’estate: lungo la Transiberiana d’Italia tra paesaggi e sapori il viaggio continua
Scorrono le piante dal finestrino, velocemente si attraversa il territorio che urla nel silenzio la pace. La montagna esprime forza e tranquillità al contempo e la si ama per questo. D’estate poi, raggiunge la sua massima espressione. Una domenica di luglio spesa bene.
Si arriva a Castel di Sangro dove un piatto di matriciana prepara il palato all’assaggio dei rinomati vini, siamo a Piazza Plebiscito dove tavoli e panche ci accolgono insieme all’esibizione dal vivo del gruppo abruzzese I lupi della Majella. Piffero, tamburello, fisarmonica e tanto amore per le tradizioni orali di casa, condivise insieme al ballo che ha stregato dame e cavalieri.
Ultima tappa del tour Palena a quota 1258 metri. Una vecchia stazione in disuso dove assaporare i dolci tipici abruzzesi e un’ultima degustazione di vini. Tra i fiori, i cavalli e le montagne circostanti, splendide sotto la luce del sole, una locomotiva di panna e cioccolato ha chiuso la giornata. Si rientra allegri, rilassati e leggermente alticci in questa domenica di luglio.
Un viaggio, quello di ritorno, lento tanto da assaporare i particolari, tornare indietro nel tempo e immaginare i vecchi casali presenti lungo l’antica tratta pieni di vita, di operai e legna da ardere. Massimo, il capostazione è nato al km 70 di questo percorso e innamorato descrive la sua terra. Insieme alla stanchezza nella carrozza numero 2 si percepisce una lieve malinconia.
Treno del foliage: viaggio panoramico tra i colori autunnali di Piemonte e Svizzera
Il Treno del Vino rientra a Sulmona. Complice anche il vino, che alleggerisce i cuori, un’atmosfera allegra conclude il percorso lasciando nell’animo la piacevole sensazione di benessere. Si ringrazia il Movimento Turismo del Vino Abruzzo, la Fondazione FS Italiane e l’associazione Le Rotaie dell’offerta turistica che si rinnova nel mese di agosto.