Poco diffuso in Occidente per uso alimentare, l’olio di cocco è un prodotto naturale estremamente versatile e adatto a numerose applicazioni cosmetiche.
L’olio di cocco è un cosmetico naturale adatto per il trattamento di pelle e capelli.
Quest’olio vegetale è diffuso e utilizzato soprattutto in Paesi tropicali, come Filippine, Thailandia, Sri Lanka e Indonesia, dove la produzione è abbondante.
Estratto dalla polpa della noce di cocco (nome botanico Cocos nucifera), è un grasso ricco di proprietà lenitive, emollienti e idratanti.
Olio di cocco utilizzi
Oltre ai suoi numerosi benefici, è un vero e proprio cosmetico naturale estremamente versatile.
Grazie all’elevata concentrazione di vitamina E, è un prodotto ideale per la salute e la bellezza della pelle. Può essere applicato dopo la doccia per rendere più morbida e idratata la pelle del corpo. Anche il viso può beneficiare dell’applicazione di quest’olio che, oltre ad idratare, ha un’efficace azione antiage.
Sul volto può essere adoperato anche in sostituzione ai classici prodotti struccanti. Basta una piccola quantità di prodotto da usare per rimuovere le tracce di make up anche dagli occhi.
Sul cuoio capelluto è adatto come trattamento da applicare soprattutto in caso di forfora. Utilizzato come impacco pre-shampoo, aiuta, inoltre, ad avere capelli più forti e lucenti.
In caso di scottature o ustioni, l’olio di cocco può essere applicato per lenire la zona colpita e dare un più rapido sollievo. Può rivelarsi pertanto utile anche in presenza di arrossamenti e irritazioni sul viso dell’uomo dopo la rasatura.
Infine, riscaldando un po’ dell’olio a bagnomaria si ottiene un prodotto ideale per i massaggi.
Olio di cocco controindicazioni
Le controindicazioni all’uso dell’olio in questione sono relative essenzialmente a un utilizzo interno.
L’alta percentuale di grassi saturi presenti in quest’olio vegetale rendono sconsigliata un’elevata assunzione per uso alimentare.
Per evitare l’irrancidimento è preferibile conservarlo in frigo quando la temperatura esterna supera i 20 gradi.
Durante l’inverno, invece, non richiede particolari modalità di conservazione e tende a presentarsi come un burro di consistenza solida. In tal caso, per ottenere la consistenza liquida, è sufficiente strofinare una piccola dose tra le mani o riscaldarlo a bagnomaria.