Foresta Plastic Free a Valenzano sui terreni confiscati alla mafia

in Agricoltura|Ambiente
Foresta Plastic Free a Valenzano sui terreni confiscati alla mafia ultima modifica: 2024-06-07T06:29:29+02:00 da Marco Grilli
da

La Foresta Plastic Free, sorta a Valenzano (BA) sui terreni confiscati alla mafia, è un esempio di agricoltura rigenerativa e sociale

Grazie alla buona volontà un bene confiscato può trasformarsi in bene comune. Siamo a Valenzano in provincia di Bari, dove da un terreno sottratto alla mafia nel 2019 è sorta la prima Foresta Plastic Free d’Italia, in virtù della collaborazione tra la cooperativa sociale Semi di Vita, che gestisce l’appezzamento, e Treedom e Plastic Free, fornitori degli alberi piantumati.

Il progetto

Si tratta di un progetto davvero virtuoso, perché su quei 26 ettari di terreni utilizzati dalla criminalità – abbandonati e ricoperti da oltre 760 tonnellate di rifiuti edili dopo l’abbattimento negli anni di ben 10mila ulivi – oggi regnano mille alberi che contribuiscono alla lotta all’inquinamento ed al cambiamento climatico, oltre ad altre colture biologiche destinate alla vendita a chilometro zero sul mercato locale.

Se ciò non bastasse, su quei campi lavorano pure alcuni detenuti che cercano una nuova opportunità di vita. Ecco dunque la chiusura del cerchio: nella Foresta Plastic Free l’economia circolare sposa l’agricoltura rigenerativa e quella sociale.

Elezioni europee, le foreste solo nel 50% dei programmi elettorali

Una collaborazione benefica a tutto tondo. Oltre a catturare ogni anno più di 50 tonnellate di anidride carbonica, i 1.000 alberi della prima Foresta Plastic Free, piantumati insieme a Treedom, daranno frutti che la cooperativa sociale venderà a chilometro zero sul mercato locale, generando ulteriori benefici con un’economia circolare virtuosa. Facciamo della parola concretezza la nostra forza e il nostro impegno proseguirà per impatti sempre più positivi, non solo sulla salute del Pianeta ma anche dal punto di vista sociale, ha commentato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus

Semi di Vita

Otto soci, dieci anni di agricoltura sociale e biologica, 26 ettari confiscati alla mafia a Valenzano, due ettari di orto sociale nel quartiere barese Japigia, 400 metri quadri di serra all’interno dell’Istituto penale per minorenni “N. Fornelli”: sono questi i numeri meritori della cooperativa sociale Semi di Vita, esemplificati dagli efficaci motti “nel cuore della nostra terra coltiviamo la dignità delle persone” e “dove altri vedono terra e anima arida noi vediamo buoni frutti”.

L’Orto di Tutti: nel lodigiano un progetto che unisce inclusione sociale e sostenibilità ambientale

Motti che racchiudono “sia il progetto di agricoltura sociale, sia la lotta alla mafia attraverso il reimpiego dei beni confiscati, sia l’accesso al mondo del lavoro a quelle persone che vivono uno svantaggio, come le persone con disabilità ed i minori del penale, che cerchiamo di formare e includere nei nostri percorsi”, commenta Angelo Santoro, presidente della Semi di Vita.

Tutto ebbe inizio nel 2011 a Casamassima (BA) con l’orto sociale urbano di 2mila metri quadri. Tra gli altri progetti, molto interessante quello presso l’Istituto d’istruzione secondaria superiore Gorjux-Tridente-Vivante di Bari, dove venti studenti – tra cui dieci con disabilità – gestiscono una serra al cui interno si coltivano funghi cardoncelli, occupandosi di tutte le fasi dalla produzione alla commercializzazione. L’obiettivo è quello di realizzare un progetto di vita per i ragazzi con disabilità, che anche dopo il diploma continuano a collaborare con la cardoncelleria.

Nel 2014 ecco la costituzione della cooperativa, quando cinque soci hanno preso in gestione un terreno di due ettari, incolto da ben otto anni, per realizzare un orto biologico nel difficile quartiere periferico barese di Japigia, dove operano vari clan della criminalità organizzata. Una sorta di oasi all’interno di un’area altamente urbanizzata. Gli incassi, derivati dalla vendita diretta al pubblico dei prodotti coltivati nell’orto sociale, hanno permesso alla cooperativa di iniziare a sostenersi e di pensare ad ulteriori progetti.

Arriviamo così al 2017, quando la Semi di Vita ha avuto accesso ad un fondo del Ministero della Giustizia per realizzare una serra di 400 metri quadri ed un laboratorio di confezionamento all’interno del carcere minorile “N. Fornelli” di Bari. Il progetto Cardoncelleria Fornelli, inaugurato nel 2022 e vero simbolo di riscatto sociale, valorizza un pregiato prodotto biologico (il fungo cardoncello) e consente la formazione e l’inserimento lavorativo di minori detenuti.

Infine ecco a Valenzano la Fattoria dei Primi, sorta nel 2019 sui 26 ettari di terreni confiscati alla mafia, in stato di abbandono per oltre 30 anni. Dopo la bonifica, dal recupero e dalla georeferenziazione di 200 dei 10mila ulivi abbattuti dai clan è nato l’Uliveto della Memoria, realizzato in collaborazione con Libera e dedicato a 100 vittime innocenti della mafia pugliese, le cui storie possono essere scoperte grazie all’utilizzo di QR code.

Il contributo di Plastic Free e Treedom

La Foresta Plastic Free è stata resa possibile dalla collaborazione tra la cooperativa Semi di Vita con Plastic Free e Treedom.

Pinguini Tattici Nucleari e Treedom, insieme per piantare alberi nel segno della musica

La prima è una onlus nata nel 2019, “impegnata in progetti concreti e battaglie per la salvaguardia del pianeta dall’inquinamento da plastica”. Il suo obiettivo principale è quello di ridurre l’utilizzo di plastica entro il 2030, in primis quella monouso, sensibilizzando un miliardo di persone in tutto il mondo. Tutto questo tramite ampie collaborazioni ed azioni concrete, quali: le attività didattiche, le pulizie ambientali, la salvaguardia dei fiumi, la promozione di eventi eco-sostenibili, il salvataggio delle tartarughe marine, le battaglie contro il volo dei palloncini e l’abbandono dei mozziconi ed altro ancora.

Treedom è invece “il primo sito che permette di piantare alberi a distanza e seguire online la storia del progetto che contribuiranno a realizzare”. Dal 2010 ad oggi, grazie al lavoro esclusivo dei contadini locali, ha piantumato la bellezza di oltre 4 milioni di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia, che producono notevoli benefici ambientali, sociali ed economici.

Treedom finanzia direttamente progetti agroforestali, diffusi sul territorio. La filosofia è quella di realizzare ecosistemi sostenibili e permettere a migliaia di contadini di far fronte ai costi iniziali della piantumazione di nuovi alberi, garantendo nel tempo sovranità alimentare ed opportunità di reddito”, specificano gli organizzatori.

Grazie a questa importante collaborazione tra la cooperativa sociale Semi di Vita, Plastic Free e Treedom, lo scorso novembre sono stati piantumati mille alberi di albicocche e melograni, in un’area di 2,5 ettari all’interno della Fattoria dei Primi di Valenzano. Ecco dunque la Foresta Plastic Free, esempio virtuoso di agricoltura rigenerativa e sociale, che concilia la sostenibilità ambientale con la formazione ed il reinserimento lavorativo di persone con disabilità e di giovani carcerati di Bari e provincia.

In quei terreni una volta in mano alla criminalità organizzata, aridi, improduttivi e invasi dai rifiuti, oggi troviamo un allevamento di galline ovaiole all’aperto per la produzione di uova biologiche, coltivazioni di vari ortaggi – tra cui i pomodori per la produzione di conserve quali la passata anti-caporalato pomovero – olivi, mandorli, fichi, ora pure albicocche e melograni, ben presto 500 noccioli: il terreno è già stato preparato per ospitarli. Dall’anno prossimo saranno aggiunte specie tipiche della macchia mediterranea, “perché rimettere questa terra al servizio della comunità significa restituirle la sua bellezza”, spiega Santoro.

I campi sono tornati ad essere ricchi e produttivi; ancora più soddisfacente si rivela il lavoro dei detenuti, che faticando sui campi trovano un’opportunità di riscatto e rinascita. Tantissime le storie degne di esser ricordate, Santoro menziona quella di un minorenne che non sapeva neanche farsi la doccia, tornato a studiare dopo quest’esperienza di reinserimento a Valenzano ed oggi divenuto un ottimo pasticciere a Bari.

Contro lo sfruttamento del lavoro ed il caporalato che altera la concorrenza, ancora molto diffuso in Puglia, Santoro spiega che nella Fattoria dei Primi i ragazzi che arrivano dal carcere o dall’esterno sono chiamati a comprendere il valore del percorso formazione lavoro e l’importanza dei diritti dei lavoratori, non solo dei doveri e delle responsabilità.

Sfrutta Zero, la salsa di pomodoro contro il caporalato, fatta con mani di tutti i colori del mondo

Ho fatto per 20 anni lo scoutismo e di tante buone prassi che lo scoutismo ti insegna una dice di stare al passo del più debole. È questa la filosofia su cui abbiamo basato il progetto della cooperativa Semi di Vita, e se vogliamo lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato, non solo bisogna andare al passo del più debole, ma creare un’economia tale affinché queste persone con difficoltà siano sostenute”, l’insegnamento di Santoro.

A Valenzano l’amore per l’ambiente va di pari passo con quello per gli ultimi.

[Credits foto: cooperativa sociale Semi di Vita, semidivita.com]

Foresta Plastic Free a Valenzano sui terreni confiscati alla mafia ultima modifica: 2024-06-07T06:29:29+02:00 da Marco Grilli
Tags:
Foresta Plastic Free a Valenzano sui terreni confiscati alla mafia ultima modifica: 2024-06-07T06:29:29+02:00 da Marco Grilli

Laureato in Lettere moderne, giornalista pubblicista e ricercatore in storia contemporanea, è consigliere dell’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’Età contemporanea. Nei suoi studi si è occupato di Resistenza, stragi nazifasciste e fascismi locali, tra le sue pubblicazioni il volume “Per noi il tempo s’è fermato all’alba. Storia dei martiri d’Istia”. Da sempre appassionato di tematiche ambientali, ha collaborato con varie testate online che trattano tali aspetti. Vegetariano, ama gli animali e la natura, si sposta rigorosamente in mountain bike, tra i suoi hobby la corsa (e lo sport in generale), il cinema, la lettura, andar per mostre e la musica rock.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Agricoltura

Go to Top