campagna Penny Germania

Penny Germania aumenta il prezzo dei prodotti aggiungendo i costi dell’impatto sul clima

in Alimentazione|Food
Penny Germania aumenta il prezzo dei prodotti aggiungendo i costi dell’impatto sul clima ultima modifica: 2023-09-03T07:35:21+02:00 da Valentina Tibaldi
da

Penny Germania ha aumentato il prezzo di alcuni prodotti, conteggiando nella cifra finale l’impatto ambientale che questi hanno sul clima

Il marchio discount Penny Germania ha deciso di aumentare per una settimana il prezzo di nove suoi prodotti. La cifra finale tiene conto dell’impatto ambientale che questi hanno sul clima. Una campagna che fa riflettere sui retroscena delle nostre scelte di acquisto, ma anche sul ruolo che la grande distribuzione ha nell’attuale sistema.

Wahre Coste, costo reale. Così la catena di discount Penny Germania ha deciso di chiamare una singolare campagna, messa in pratica nelle filiali per una settimana, dal 31 luglio al 5 agosto. In quei giorni, in opposizione alle promozioni per il contenimento dei prezzi, allo scopo di ridurre l’impatto dell’inflazione sul portafoglio delle famiglie, l’insegna ha aumentato i prezzi per 9 suoi prodotti. Lo scopo dichiarato? Accendere i riflettori su quanto il consumatore finale dovrebbe sborsare se si tenesse conto dei costi ambientali generati dall’impatto che i prodotti hanno su ecosistemi, clima e risorse.

Consumo di cibo e riscaldamento globale, non solo la carne responsabile delle emissioni

Prezzo reale: cos’è e come lo si è ottenuto

Da 3,19 euro a 6,01 euro, da 0,89 a 1,55 euro, da 1,19 euro a 1,56 euro. Il prezzo finale dei prodotti scelti per l’iniziativa- carne, latticini, ma anche prodotti vegani, senza tralasciare il settore biologico- è stato calcolato da esperti dell’Università di Norimberga e di Greifswald, che hanno quantificato l’impatto della loro produzione sull’ambiente, sul suolo, sul clima, sull’uso dell’acqua, sulla salute e sulle emissioni.

Sommando la cifra stimata con quella iniziale, hanno ottenuto un prezzo che tiene in considerazione i danni ambientali causati dalla catena di produzione e approvvigionamento dei nove specifici alimenti.

I dettagli dell’iniziativa di Penny Germania

Tutti i ricavi aggiuntivi derivanti dal vostro acquisto saranno devoluti al progetto Future Farmer, con cui collaboriamo con il caseificio Berchtesgadener Land per promuovere un’agricoltura rispettosa del clima” spiega Penny sul sito.

Rete Agricoltura Naturale, i vantaggi dell’agricoltura del non fare

La promessa di Penny Germania è di devolvere il 100% del sovrapprezzo al progetto Zukunftsbauer. L’iniziativa promuove un’agricoltura più rispettosa del clima e può essere sostenuta con l’acquisto dei prodotti dell’omonimo progetto anche dopo la campagna, conclusa lo scorso 5 agosto. Inoltre, Penny Germania si è impegnata ad aggiungere 50.000 euro all’importo ricavato.

Gli obiettivi della campagna

Vogliamo creare una consapevolezza sui costi ambientali nascosti dei generi alimentari”, ha dichiarato Stefan Görges, direttore operativo di Penny. “Dobbiamo trasmettere lo scomodo messaggio che i prezzi dei nostri prodotti alimentari, maturati lungo la catena di approvvigionamento, non riflettono in alcun modo i costi ambientali”.

Una provocazione, in cui gli slanci in materia di sostenibilità si mescolano con gli inevitabili intenti commerciali.

Resta il fatto che la campagna ha il merito di far riflettere su temi importanti, che non sempre si tengono in considerazione davanti agli scaffali. Prezzo e valore, costo finale e costo reale: cosa c’è dietro queste parole e questi concetti? Alle prese con difficoltà che l’attuale crisi economica non manca di esacerbare, viene spesso spontaneo anteporre la convenienza ad altri, virtuosi parametri di acquisto.

Qual è il messaggio?

Contribuire a fare luce su quali costi ambientali si nascondono dietro i prodotti che quotidianamente compriamo a basso prezzo ha il pregio di poter accrescere la consapevolezza degli utenti finali in merito ai pesanti risvolti delle loro scelte.

Fai una scelta ecologica quando fai la spesa. Gli alimenti hanno un impatto sociale e ambientale, dalla produzione all’acquisto, ma non si riflettono nel prezzo al dettaglio” ribadisce Penny sul sito. “Se si vuole davvero porre rimedio, è necessario pagare i cosiddetti costi reali di quei prodotti”.

Come farlo nel quotidiano, 365 giorni l’anno? In un periodo in cui le ristrettezze economiche si fanno sentire, la semplicistica conclusione che l’unica variabile da mettere in discussione sia il prezzo finale-pagando gli stessi prodotti considerevolmente di più- potrebbe indurre il consumatore in difficoltà a gettare la spugna. Spingendolo ad accettare il senso di colpa per le ripercussioni ambientali delle sue scelte di sempre, di fronte alla sensazione di non avere alternative.

Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, come fare la differenza

Eppure, le alternative esistono. Anziché pagare i costi ambientali, è possibile provare ad arginarli all’origine. Come? Prediligendo ad esempio reti di consumo in cui la sostenibilità è garantita dalla prossimità e dalla conoscenza dei metodi di produzione. In cui si abbattono gli sprechi, si esaltano le competenze e si valorizzano i territori.

Plant a Seed Day, dal seme all’orto per autoprodurre cibo sano e buono

Ne consegue che la consapevolezza sui costi ambientali generata dal cibo -nel momento in cui fosse davvero compresa, interiorizzata e consolidata- avrebbe probabilmente l’effetto di allontanare le persone dalla grande distribuzione, per avvicinarle a una filiera più corta e diretta. In cui condividere consapevolezza e responsabilità del proprio impatto.

[Crediti fotografici Penny Deutschland]

Penny Germania aumenta il prezzo dei prodotti aggiungendo i costi dell’impatto sul clima ultima modifica: 2023-09-03T07:35:21+02:00 da Valentina Tibaldi
Tags:
Penny Germania aumenta il prezzo dei prodotti aggiungendo i costi dell’impatto sul clima ultima modifica: 2023-09-03T07:35:21+02:00 da Valentina Tibaldi

Lettrice accanita e scrittrice compulsiva, trova in campo ambientale il giusto habitat per dare libero sfogo alla sua ingombrante vena idealista. Sulla carta è laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione per la Sostenibilità, nella vita quotidiana è una rompiscatole universalmente riconosciuta in materia di buone pratiche ed etica ambientale. Ha un sogno nel cassetto e nella valigia, già pronta sull’uscio per ogni evenienza: vivere di scrittura guardando il mare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verra pubblicato

*

Ultimi articolo di Alimentazione

Go to Top