Tempi di cottura della pasta, come cucinarla da veri chef, una questione sulla quale si sono espressi associazioni autorevoli e organismi istituzionali
La pasta è l’alimento principe della Dieta Mediterranea: quella che più di ogni altra mette d’accordo medici e nutrizionisti a tutti gli angoli del Pianeta.
Giornata mondiale della Pasta, celebrare l’italianità nel mondo
Merito di valori nutrizionali importanti, di una digeribilità eccellente – un aspetto che la rende perfetta da consumare a cena – nonché della capacità di stimolare le endorfine, le quali a loro volta generano una sensazione di immediato benessere.
Non a caso nell’ultima campagna istituzionale con protagonista la Nazionale Maschile di Pallavolo Vicecampione d’Europa e Campione del Mondo lo slogan che dice con convinzione il ct Ferdinando De Giorgi è “La pasta, integratore di felicità”.
Se c’è un aspetto che si rivela essenziale tanto per preservare le proprietà che per valorizzare il gusto di questo alimento così speciale è la cottura pasta: un tratto che contraddistingue i prodotti della migliore qualità, capaci di garantire un risultato ottimale anche quando non viene rispettato il tempo scritto nella confezione con estrema precisione.
In questo articolo analizziamo come preparare la pasta da veri chef sulla base dei tempi di cottura delle penne rigate, così da avere un esempio concreto.
Quanto tempo ci vuole per cuocere la pasta?
La cottura della pasta è una vera e propria arte: le discussioni degli italiani si sprecano sull’argomento, soprattutto se si trovano a confrontarsi con persone di altre nazionalità.
Sulla questione si sono espressi associazioni autorevoli e organismi istituzionali. È il caso della Fondazione Veronesi, secondo la quale “l’esatto tempo di cottura della pasta è un fattore importante per la buona digestione”.
Il riferimento è alla pasta al dente, così detta per il fatto che si presta a essere masticata, consentendo alle ghiandole salivari di emettere i succhi all’interno dei quali si trova l’enzima ptialina.
Ciò provoca un’azione sulle catene di amido, le quali vengono ridotte in parti più semplici da acquisire che facilitano il completamento della digestione dei glucidi: un’operazione che avviene nel duodeno e nell’intestino tenue.
Il tempo di cottura nel caso della pasta è quindi da considerare quello per una consistenza al dente.
I tempi di cottura delle penne rigate
Quali sono i tempi di cottura delle penne rigate? Non c’è una regola fissa e molto dipende dalla qualità del grano e dai metodi impiegati durante la fase di produzione.
Le aziende italiane più qualificate prevedono un mix di sapere artigianale, attenta selezione delle cultivar, cura della filiera in ogni sua parte e impiego delle tecnologie di ultima generazione.
Il tempo di cottura delle penne rigate al dente è intorno ai 10 minuti ma è importante consultare sempre quanto riportato sulla confezione.
Se invece si desidera utilizzare il formato per ricette particolari che prevedono, ad esempio, un passaggio al forno sarà necessario considerare dai due ai tre minuti in meno, non di più.
Sogni d’oro Made in Italy: l’insonnia si combatte mangiando la pasta a cena
Sui tempi di cottura della pasta influisce inoltre la proporzione rispetto all’acqua presente in pentola. Il rapporto dovrebbe essere sempre di 1 a 10, ovvero 1 litro d’acqua ogni 100 grammi: vale anche per le penne.
Infine, attenzione al sale: la quantità per 100 gr di pasta è di soli 10 gr. Per un risultato ottimale andrebbe inserito poco prima rispetto a quando si butta la pasta.
