Un piatto di pasta a cena per festeggiare la Giornata Mondiale del Sonno stasera e per sempre la terapia contro l’insonnia è nel menù.
Tra le braccia di Morfeo con la pastasciutta nel menù della cena, non è uno scherzo ma il risultato di uno studio sui carboidrati. Spaghetti, maccheroni, farfalle o fettuccine, non importa il formato, la pasta favorisce il sonno, riduce lo stress e l’insonnia non sarà più un problema.
Una notizia rilanciata dall’Unione Italiana Food in occasione della Giornata Mondiale del Sonno istituita dalla World Association of Sleep Medicine (WASM). Dal 2008 ogni anno nel secondo venerdì di marzo (quest’anno oggi 15 marzo) vuole sensibilizzare sull’importanza del sonno notturno per una buona salute. Occasione inoltre per ricercare, analizzare e gestire i disturbi legati ad esso.
Le problematiche legate alle dissonnie sono globali e rappresentano una minaccia per la salute e la qualità della vita del 45% della popolazione nel mondo, per questo la giornata istituita è dedicata alla prevenzione con eventi, dibattiti e presentazioni online di materiale educativo.
Sogni d’oro. La ricetta Made in Italy: la pasta come sonnifero
Le vitamine del gruppo B e il triptofano presenti nella pasta riducono lo stress favorendo il sonno notturno. E non basta, aiuterebbero a dimagrire. Una buona notizia per gli amanti della pastasciutta che per timore di ingrassare rinunciano per la cena alla pietanza tanto amata. Lo studio effettuato dai ricercatori del Brigham and Women Hospital di Boston e diffuso dalla rivista The Lancet Public Health, incentiva il consumo di pasta a cena e rivoluziona le abitudini a tavola.
I numeri parlano chiaro: 14 milioni di Italiani mangerebbero volentieri la pasta a tutte le ore ma solo il 35% non ci rinuncia. Parliamo degli under 35 per i quali lo spaghetto di mezzanotte è un momento di convivialità a cui non dicono di no.
In contraddizione con quanto consigliato finora, per preservare la salute veniva suggerito di limitarne il consumo ad ogni pasto. Vuoi per lo origini delle farine sempre più incerte, vuoi per l’eccessivo conteggio delle calorie ingerite. Inoltre le abitudini di acquisto degli Italiani sono cambiate negli ultimi anni con l’aumento del consumo di farro, quinoa, amaranto e riso a discapito dei prodotti a base di frumento.
Sogni d’oro. Nella Giornata Mondiale del sonno impariamo le buone abitudini non solo a tavola
Che il sonno notturno sia fondamentale per mantenere sano il corpo è risaputo, un pochino meno quali siano le cause scatenanti l’insonnia. Insieme al caffè, l’alcol e la nicotina anche lo stress è nemico di una notte serena. Per chi non si addormenta, per chi soffre di un risveglio precoce, il disagio si prolunga di giorno con problemi di concentrazione, di stanchezza cronica e d’irascibilità. Cosa si può fare?
- la pennichella, non più di 20 minuti
- la ginnastica sì, ma non di sera
- l’ultimo caffè entro le 14:00
- no a tablet e smartphone a letto, per via della luce
E la dieta? Luca Piretta, nutrizionalista e gastroenterologo, membro del consiglio direttivo della Società italiana di Scienze dell’alimentazione dice: «Il consumo di dosi adeguate di pasta favorisce il consumo d’insulina che, a sua volta, facilita l’assorbimento di triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina e della melatonina, che regolano umore e ritmo del sonno».
Libri pronti sul comodino, programmi televisivi, infinite pecorelle contate nel buio nella speranza di dormire e in un boccone (appetitoso) la soluzione ai disturbi del sonno: la pastasciutta, purché sia ligth.