Addio stoviglie monouso in Francia. Dal primo gennaio in tutti i fast-food e altri punti di ristoro d’Oltralpe, piatti, posate, tazze e bicchieri dovranno essere lavabili e riutilizzabili.
È cominciato il countdown in Francia per l’entrata in vigore di una nuova legge che impone l’impiego di contenitori e stoviglie riutilizzabili nei fast-food e negli altri luoghi di ristoro, al posto delle classiche stoviglie monouso.
Le nuove regole entreranno in vigore il primo gennaio 2023, e prevedono che i ristoranti con più di 20 posti a sedere potranno servire i pasti solamente in imballaggi lavabili e riutilizzabili.
Le regole riguardano quindi anche mense e caffetterie, ma interesseranno soprattutto i ristoranti fast-food, il cui modello di business si basa proprio sull’utilizzo di contenitori e stoviglie monouso che i clienti gettano nel cestino al termine della consumazione.
In Francia sono circa 30 mila i punti vendita di proprietà di catene fast-food e servono circa 6 miliardi di pasti all’anno, generando un volume di rifiuti annuo di circa 180.000 tonnellate. Perciò nel 2020 era stata approvata una legge (“LOI n° 2020-105 du 10 février 2020 relative à la lutte contre le gaspillage et à l’économie circulaire”) che mira ad incentivare l’economia circolare e a limitare l’utilizzo di contenitori e stoviglie monouso, lasciando ai gestori dei ristoranti tempo fino al 2023 per adeguarsi alla normativa.
Al via la rivoluzione contro le stoviglie monouso
Numerose catene come McDonald’s, Burger King, Starbucks e Subway sono da mesi al lavoro per adeguarsi a quella che è stata definita un “autentico cambio di paradigma” da numerose associazioni ambientaliste.
“Siamo estremamente felici che questo stia finalmente entrando in vigore”, ha affermato Alice Elfassi, responsabile degli affari legali per l’ONG Zero Waste France, che ha fatto pressione sul governo francese affinché adottasse misure di contrasto all’uso di contenitori e stoviglie monouso. “Il fast food è un settore che produce molti rifiuti. Sebbene la plastica monouso fosse già stata vietata, era stata sostituita da grandi quantità di prodotti usa e getta come cartone, legno, bambù, che consideriamo uno spreco di risorse inaccettabile”.
Per ragioni di praticità e igieniche, contenitori e stoviglie monouso potranno essere impiegate solamente per l’asporto e le consegne a domicilio, mentre saranno vietate per le consumazioni che avvengono direttamente all’interno del punto vendita.
La legge prevede che i nuovi imballaggi siano lavabili con un ciclo di lavastoviglie a 60° C, consentendo un notevole risparmio di acqua ed energia elettrica rispetto all’equivalente monouso.
Greenpeace, ogni anno 7 miliardi di bottiglie di plastica non vengono riciclate
I timori delle organizzazioni ambientaliste
Nei mesi precedenti le grandi catene hanno per lo più sperimentato contenitori e stoviglie di plastica rigida, sollevando perplessità tra le diverse organizzazioni ambientaliste sull’effettiva durevolezza di queste alternative. Le nuove stoviglie di plastica, infatti, potrebbero usurarsi velocemente, rendendo necessaria la sostituzione dopo brevi periodi di utilizzo, con un impatto sull’ambiente importante.
Le organizzazioni ambientaliste temono inoltre che, almeno inizialmente, i clienti non si fidino troppo della pulizia dei contenitori riutilizzabili, generando un maggior numero di ordini per l’asporto in modo da ottenere le confezioni usa e getta.
Dall’altra parte, la sfida per molti ristoranti fast-food è stata quella di trovare spazi adeguati per installare le lavastoviglie necessarie per pulire rapidamente grandi quantità di contenitori e stoviglie, e individuare soluzioni per impedire ai clienti di gettarli o portarli a casa.
Quinta Giornata Mondiale del Riciclo, l’importanza del riuso
Regolamento dell’Unione Europea su imballaggi e stoviglie e monouso
La misura francese sarà una sorta di prova generale per gli altri paesi dell’Unione Europea, dove vengono generati circa 180 kg di rifiuti di imballaggio all’anno per capita.
Nei prossimi anni, infatti, tutti dovranno adottare regole simili per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità stabiliti dal Green Deal europeo. È di un mese fa, intanto, la proposta di Regolamento presentata dalla Commissione per limitare il ricorso ad imballaggi monouso attraverso la promozione di quelli multiuso.
Tre gli obiettivi principali del Regolamento. In primo luogo, prevenire la generazione di rifiuti di imballaggio, ridurne la quantità, limitare quelli non necessari e promuovere soluzioni di imballaggio riutilizzabili e ricaricabili. In secondo luogo, promuovere il riciclaggio di alta qualità, rendere tutti gli imballaggi sul mercato riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030. In ultimo, ridurre la necessità di risorse naturali primarie e creare un mercato ben funzionante per le cosiddette materie prime seconde, ossia materie derivanti da processi di riciclo che possono essere immesse di nuovo nel sistema economico come nuove materie prime, aumentando l’uso di plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi obbligatori.
Plastica, storico accordo delle Nazioni Unite contro il monouso