La città di Haarlem, in Olanda, vieterà la pubblicità della carne a partire dal 2024. È la prima città al mondo ad adottare questo provvedimento per contrastare gli effetti degli allevamenti sul clima.
Haarlem sarà la prima città al mondo a vietare la pubblicità della carne.
Il consiglio comunale della città olandese ha deciso di vietare l’esposizione negli spazi pubblici di pubblicità di prodotti a base di carne. Haarlem è una città a ovest di Amsterdam che comprende circa 160.000 abitanti.
Il divieto effettivo entrerà in vigore a partire dal 2024, dando quindi la possibilità di adattarsi a questo provvedimento.
Nello specifico, il divieto non riguarderà solo gli spazi cittadini e la cartellonistica, ma anche la pubblicità sugli autobus e sugli schermi.
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Questa iniziativa è stata già proposta nel 2021 dalla consigliera Ziggy Klazes del partito ambientalista GroenLinks (“Sinistra Verde”). Lo scopo è, chiaramente, quello di incentivare la popolazione a consumare meno carne per ridurre progressivamente le emissioni di gas serra prodotte dal bestiame da allevamento.
Questo provvedimento, come era facile aspettarsi, ha suscitato diverse polemiche in poco tempo.
La maggior parte delle critiche arrivano direttamente dall’industria di settore. L’accusa è quella che il Comune stia andando “troppo oltre nel dire alla gente cosa è meglio per loro”.
Ziggy Klazes ha risposto alle polemiche, spiegando al canale radiofonico Haarlem105 che con questa decisione il Comune non mira a decidere cosa le persone possano o non possano mangiare. Tuttavia non può nemmeno incentivarle a mangiare carne.
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“Se le persone vogliono continuare a mangiare carne, bene. Ma non possiamo dire loro che c’è una crisi climatica e allo stesso tempo incoraggiarle ad acquistare prodotti che sono la causa di questa crisi. Certo, ci sono molte persone che trovano la decisione oltraggiosa e condiscendente, ma ci sono anche molte persone che pensano che vada bene”.
Ziggy Klazes aggiunge anche quanto spera che Harleem diventi un esempio per altre città: “È un segnale, se venisse raccolto a livello nazionale sarebbe molto bello”.
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