Tornano le Giornate Europee dei Mulini, sabato 20 e domenica 21 maggio 2022. In questa occasione gli opifici saranno aperti al pubblico.
Sono numerosi gli opifici antichi e, in occasione delle Giornate Europee dei Mulini, in programma quest’anno il 20 e il 21 maggio, aprono le porte ai visitatori per dimostrazioni, laboratori e degustazioni di prodotti da forno.
L’obiettivo è far conoscere al pubblico dei beni unici dal punto di vista architettonico, tecnologico e culturale caduti nel dimenticatoio.
Un patrimonio affascinante da riscoprire e tutelare, in particolar modo quelli più storici che hanno più di sette-otto secoli di vita.
Al centro di racconti, tradizioni popolari, proverbi, leggende e fiabe, i mulini erano, un tempo, il punto di riferimento dell’economia rurale, luoghi d’incontro e di rapporti sociali. Poi l’industrializzazione e il graduale abbandono delle campagne hanno tentato di farli diventare semplicemente un ricordo del passato. Ma loro sono ancora lì, a dimostrare l’importanza delle cose fatte a mano. Alcuni, ultimamente, sono diventati addirittura dei simboli, curati come fossero tanti piccoli musei delle arti.
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Quando nascono le Giornate Europee dei Mulini
Lanciate in Francia nel 2007 e realizzate in Italia grazie all’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici (AIAMS) a partire dal 2012, le Giornate Europee dei Mulini intendono promuovere e valorizzare gli opifici (mulini, segherie, fucine, follatoi, ecc.) che si affollavano numerosi un tempo lungo i corsi d’acqua, e di cui oggi vi sono importanti esempi ancora funzionanti, con mugnai, fabbri e segantini disponibili a raccontare ai visitatori il funzionamento dei macchinari ed episodi di vita quotidiana, illustrando le tecniche e le storie ad essi collegate.
In molti potranno accostarsi e immergersi in questi gioielli culturali, troppo spesso ignorati a causa di stili di vita che privilegiano consumismo e tecnologia.
La visita è anche l’occasione per brevi passeggiate lungo sentieri in cui andare alla scoperta di paesaggi da favola.
L’Associazione Italiana dei Mulini Storici, oltre a promuovere le Giornate, si occupa di censire i mulini storici disseminati nelle nostre regioni.
Ad oggi sono circa 200 quelli catalogati, ma si stima ce ne siano più di mille sparsi sul territorio.
Quale sarà il tema di quest’anno?
Ogni anno l’evento è dedicato a un utilizzo tipico degli opifici. L’Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici organizza quest’anno l’undicesima edizione della manifestazione sul territorio italiano, dedicata ai mulini in cui si lavoravano materie prime da usare nei processi di colorazione di oggetti e di indumenti, ma anche di marmo artificiale.
È l’occasione per dare impulso a settori e temi come il turismo educativo, la conoscenza e la valorizzazione di siti ambientali spesso incontaminati e, non ultimo, il rilancio di un’attività molitoria capace di trasformare in modo giusto i prodotti di un’agricoltura biologica in farine e prodotti da utilizzare per un’alimentazione corretta.
L’elenco dei mulini aperti al pubblico e il relativo orario di accesso li trovate pubblicati sul sito internet www.aiams.eu e sulla relativa pagina Facebook.
[Foto di copertina di Francesco Rasero]
