Leonardo DiCaprio appoggia il progetto di Daniel Alarcon e David Grunbaum, fotografare gli animali per sensibilizzare sul traffico illegale e sul bracconaggio in America Latina
La nota star di Hollywood Leonardo DiCaprio ha già fatto parlare di sé per il suo impegno e la sua dedizione nelle campagne a favore dell’ambiente.
Convinto sostenitore della natura, questa volta ha deciso di schierarsi e far valere la propria popolarità contro il commercio illegale di animali in America Latina.
In particolare, attraverso un post su Facebook pone l’attenzione dei suoi followers sul fenomeno del traffico illecito dei pappagalli selvatici. In questi territori, essi vengono catturati e scambiati per il mercato degli animali domestici. Tali azioni hanno un effetto molto negativo per la sopravvivenza di queste creature.
In questo senso, l’attore americano cita il contributo offerto da Daniel Alarcon e da David Grunbaum, autori di un progetto molto interessante volto alla sensibilizzazione sulla conservazione delle specie.
Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
A Leonardo DiCaprio è stata dedicata una nuova specie di albero
“Retratos de familia”
“Retratos de familia” è il libro che Daniel Alarcon e il suo collega David Grunbaum hanno pubblicato nel 2020. Esso racchiude in 200 pagine le immagini di 108 specie di animali presenti in Bolivia. I soggetti ritratti comprendono invertebrati, uccelli, pesci, anfibi, rettili e mammiferi.
Tale progetto, che ha richiesto sei anni di duro lavoro per essere realizzato, si pone l’obiettivo di fare accrescere la consapevolezza e la conoscenza del pubblico sul commercio illegale di animali selvatici in America Latina.
Ma in che modo gli autori hanno pensato di promuovere tale denuncia ed informazione?
Attraverso delle fotografie che producono empatia e compassione nello spettatore, al fine di fargli notare quanto gli animali siano simili agli esseri umani.
Alarcon e Grunbaum sperano di coinvolgere il maggior numero di persone possibili aprendo loro gli occhi sulla gravità di pratiche come il bracconaggio o il traffico illecito, che minano la conservazione e la sicurezza di queste creature.
Infatti, l’intenzione ultima del volume è proprio quella di incoraggiare e supportare la protezione di tali specie.
In relazione a ciò, Alarcon ha affermato: “Fondamentalmente ciò che genera l’empatia è un sentimento di vicinanza. Ed è questo che ha dato origine ai ritratti nel libro che rappresentano i membri della nostra stessa famiglia e come tali dobbiamo prenderci cura di loro”.
20 foto che mostrano la triste piaga del commercio illegale di specie selvatiche
Le fotografie che hanno colpito Leonardo DiCaprio
Leonardo DiCaprio ha affermato nel suo post che le fotografie di Alarcon e Grunbaum sono davvero incredibili. Esse rappresentano a pieno il messaggio di denuncia che intendono mandare.
Per realizzarle gli autori hanno impiegato molto tempo e fatica. Ore e ore in attesa dello scatto perfetto che fosse in grado di suscitare sentimenti forti anche nel cuore dell’individuo più distaccato.
Gli assoluti protagonisti di tali immagini sono gli animali, ritratti su sfondo nero o bianco. Questa scelta cromatica neutra permette di far risaltare al massimo gli accesi colori dei soggetti in primo piano.
Tra le fotografie più significative ne spiccano due in particolare. La prima è quella di un piccolo puma ferito dai cacciatori, che durante la fase di guarigione, come racconta Grunbaum, si intratteneva giocando con gli uomini, a prescindere da quello che gli avevano fatto.
La seconda è una tra quelle che ha richiesto più pazienza e riguarda l’orso andino, conosciuto anche come orso dagli occhiali per via della pelliccia chiara attorno agli occhi.
[Immagini dal profilo Facebook di Leonardo DiCaprio]
