I pesci, costretti a scendere in profondità a causa delle temperature oceaniche, perderanno i loro vividi colori. Secondo uno studio, ciò avrà conseguenze negative per la riproduzione.
Oggi 6 maggio ricorre la Giornata mondiale del colore. Una ricorrenza che si rivolge principalmente ai bambini ma che non tralascia gli adulti. Tutti, infatti, amano i colori, con essi possiamo esprimere le nostre emozioni. I colori rendono il mondo che ci circonda ancora più bello tuttavia un recente studio sostiene che presto i pesci perderanno i colori che li caratterizzano.
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La causa va ricondotta al riscaldamento delle acque e alle sempre più elevate temperature oceaniche.
Lo studio
Non è una novità che, scendendo in profondità nel mare, l’acqua diventa sempre più blu e i colori del fondale e dei pesci sembrano diventare molto meno vividi.
Questo dipende, ovviamente, dal modo in cui la luce viaggia nell’acqua.
A causa del riscaldamento globale che fa aumentare la temperatura delle acque degli oceani, moltissime specie ittiche si stanno spostando più in profondità, alla ricerca di un clima più adatto.
Ma quali sono le conseguenze per un pesce, abituato a vedere certi colori, che si ritrova in un ambiente sempre più monocromatico?
A tal proposito, è stato pubblicato un articolo dai ricercatori Eleanor Caves e Sönke Johnsen sulla rivista Proceedings of the Royal Society B.
Scendendo in profondità, si abbassa la temperatura ma diminuisce anche la luce, mandando in crisi la sfera sensoriale dei pesci. Questi animali fanno affidamento sul colore per riconoscere i propri simili e decidere, per esempio, con chi accoppiarsi.
In particolare, la prima lunghezza d’onda a sparire sarebbe quella del rosso. Le conseguenze non vanno sottovalutate, in quanto il rosso è uno dei colori più utilizzati in natura per mandare segnali visivi, per esempio attrarre un partner o tenere alla larga i predatori.
Una minor vivacità del colore non influenzerebbe solo la riproduzione, ma anche le dinamiche predatore-preda.
Le specie più a rischio sarebbero, dunque, quelle che vivono in mari chiusi e che non possono cambiare latitudine spostandosi verso i poli.
[Photo by Eva Tillmann on Unsplash]