A Pechino, per la prima volta, nel 2021 la misura dei parametri della qualità dell’aria rientra nei livelli posti dalla legge
È un risultato storico quello raggiunto da Pechino nel 2021. Infatti, per la prima volta, gli studiosi hanno registrato valori della qualità dell’aria che rientrano al di sotto del limite massimo stabilito dalla normativa di legge.
Questo traguardo è molto significativo e rappresenta la corretta direzione intrapresa dalla capitale cinese verso un futuro più sostenibile e più vicino all’ambiente. Ma, arrivati a questo punto, è necessario non distrarsi in futili festeggiamenti.
Precisamente, questo dato non è che un’infinitesima parte dell’obiettivo finale da perseguire.
Per l’appunto, esso è sicuramente incoraggiante e positivo, segno evidente che la strada intrapresa è quella giusta; ma di fatto, la fine del percorso è ancora molto lontana.
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Polveri sottili a Pechino
Pechino, con oltre venti milioni di abitanti, rientra tra le città più inquinate al mondo.
L’anno scorso, però, per la prima volta, le misurazioni hanno rivelato una considerevole riduzione di PM2,5 nell’aria. Tale termine specifica un particolare tipo di polveri sottili non visibili ad occhio nudo, ma molto dannose per la salute delle persone.
Nel 2021, la media annuale di questo pericoloso inquinante atmosferico è risultata essere di 33 microgrammi per metro cubo.
Un valore che pone la città cinese al di sotto della soglia massima di 35 microgrammi stabilita per la nazione.
Questi dati evidenziano un netto miglioramento della qualità dell’aria rispetto agli anni precedenti.
Tuttavia, anche se le polveri sottili sono diminuite del 13%, una quantità decisamente di rilievo, non bisogna fermarsi a tale misura, ma, al contrario, continuare nella stessa direzione. Infatti, per raggiungere il valore limite di 5 microgrammi fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il lavoro da svolgere è ancora tanto.
A tale proposito, Lauri Myllyvirta, analista capo presso il Center for Research on Energy and Clean Air, ha affermato: “ I miglioramenti sono reali e stanno accadendo in tutta la cintura industriale che circonda Pechino, così come in gran parte del resto del paese”. Ma, nonostante questi progressi, l’inquinamento rimane tutt’ora un problema primario per questa città e per i suoi abitanti.
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Verso fonti di energia pulita
Nell’ultimo decennio, Pechino ha compiuto grandi passi in avanti nel rispetto dell’ambiente e della natura.
Dal 2014, quando una serie di accumuli di smog ha minacciato la città, le istituzioni hanno dichiarato una vera e propria guerra all’inquinamento. Gli sforzi compiuti in questo senso sono senza precedenti.
In particolare, le recenti amministrazioni stanno lavorando per permettere il passaggio ad un utilizzo di fonti di energia meno inquinanti e più sostenibili.
Inoltre, per ridurre il consumo di carbone, sono stati adottati dei sistemi di controllo delle emissioni sia nel settore dell’industria che in quello dei trasporti.
Oltre a queste iniziative, anche le campagne per piantare alberi hanno avuto un immenso successo in tutta la regione e hanno contribuito in maniera significativa al miglioramento della qualità dell’aria.
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Olimpiadi green 2022
I XXIV Giochi olimpici invernali si svolgeranno dal 4 al 20 febbraio a Pechino, dove si terranno anche i XIII Giochi paralimpici invernali , dal 4 al 13 marzo.
Per tale occasione, la Cina ha ribadito il suo impegno nel promuovere l’iniziativa “Olimpiadi verdi”, un’autentica svolta ecologica. Questo progetto ha la funzione di coniugare insieme lo sport e l’ambiente.
Infatti, l’obiettivo delle istituzioni è quello di ridurre notevolmente le emissioni di carbonio che vengono rilasciate durante lo svolgimento dei Giochi. A tale scopo, gli stadi saranno alimentati con energia green e rinnovabile.
