Arpac lancia l’allarme: i botti di Capodanno sono pericolosi non solo per gli animali domestici, ma anche per l’ambiente. È meglio evitarli.
“5,4,3,2,1… Buon Anno!”. Ormai solo più pochi giorni ci dividono dall’eccitazione, dai botti e dai festeggiamenti di Capodanno. Mai come in questo periodo che stiamo vivendo, si è particolarmente sentito il desiderio di lasciarsi alle spalle l’anno passato e le sue difficoltà. L’attesa è snervante sia per gli indecisi fino all’ultimo che per i super organizzati.
Tra tamponi molecolari e test rapidi, ci avviciniamo sempre di più allo scoccare della mezzanotte che darà il via al 2022.
Anche se in sicurezza e con modalità diverse dal solito, la voglia di festeggiare l’arrivo di tale evento rimane alta. Ma è meglio evitare di sfogare la propria felicità con i consueti petardi e fuochi d’artificio.
È l’Arpac, Agenzia Ambientale della Campania, a lanciare l’allarme. Infatti, secondo i dati che ha raccolto, i botti di Capodanno risultano essere i principali responsabili del rilascio nell’aria di ingenti quantità di polveri sottili.
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Polveri sottili e particolato
Le polveri che i fuochi d’artificio rilasciano nell’atmosfera sono estremamente dannose sia per l’ambiente sia per la salute delle persone. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica le polveri sottili, o particolati, tra i più pericolosi inquinanti atmosferici in grado di compromettere la qualità dell’aria. Queste sostanze sono una delle cause più comuni che causano i tumori. Per questo motivo è fondamentale ridurre per quanto possibile l’utilizzo gli automezzi ma anche eliminare completamente l’uso dei petardi. È stato studiato infatti che questi sono i diretti responsabili del fenomeno dell’inquinamento atmosferico che si è verificato nei giorni a seguenti al Capodanno 2021.
A tal riguardo, le stazioni di monitoraggio di Napoli, hanno rilevato un impressionante picco di polveri sottili PM10 e PM2.5 proprio dopo lo scoccare della mezzanotte. I valori di questi due particolati hanno superato ampiamente i limiti consentiti. Nella stazione installata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la media giornaliera del PM10, il primo gennaio, ha raggiunto il valore di 126 μg/m3 (microgrammi per metro cubo). Una cifra decisamente elevata e di molto superiore ai 50 μg/m3, valore massimo stabilito dalla normativa. E la cosa più preoccupante è che dati simili sono stati riscontrati anche in altre 17 stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria.
Tutto questo è una manifestazione concreta di un fenomeno, ormai in stato avanzato, che minaccia prepotentemente la salute e il benessere delle persone, soprattutto quelle più fragili con malattie cardiache e respiratorie.
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Esistono fuochi d’artificio green?
In conclusione, è necessario eliminare completamente l’utilizzo dei fuochi d’artificio per evitare di danneggiare l’aria che respiriamo.
Ma per gli amanti e gli appassionati di questi strumenti pirotecnici, esiste una alternativa che non faccia male all’ambiente?
Dopo molte ricerche, gli scienziati hanno inventato dei fuochi che hanno un impatto minore sulla natura, i cosiddetti fuochi green. Tuttavia, secondo la rivista scientifica Enviromental Science&Technology, sebbene ci sia un’effettiva diminuzione di emissione di particolati, anche questi artifici innovativi influenzano e peggiorano la qualità dell’aria.
Per questo motivo, a Capodanno è meglio evitare di festeggiare con botti, petardi e fuochi d’artificio, non solo come atto di rispetto verso le persone e gli animali domestici, ma anche come gesto a favore dell’ambiente.
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