Covid-19 e inquinamento

Covid-19 e inquinamento: lo smog aumenta la mortalità dei contagiati da coronavirus

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Covid-19 e inquinamento: lo smog aumenta la mortalità dei contagiati da coronavirus ultima modifica: 2020-03-23T07:00:09+01:00 da Davide Mazzocco
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Covid-19 e inquinamento, ricerche compiute su Sars e Mers dimostrano la correlazione fra l’inquinamento atmosferico e una maggiore mortalità durante le epidemie di coronavirus

In questi giorni si discute circa una possibile relazione tra Covid-19 e inquinamento. Il grido d’allarme di scienziati e filosofi è rimasto inascoltato per anni, anzi per decenni. Fino a qualche settimana fa c’era ancora chi si faceva beffe di Greta Thunberg, dei movimenti ambientalisti nati dal basso come Fridays for Future ed Extinction Rebellion che chiedevano a politica ed economia di prendere provvedimenti e alla gente comune di consumare e viaggiare meno per inquinare meno.

Ora che una buona parte dei cittadini europei è costretta a rimanere fra le mura di casa, ora che non possiamo più viaggiare e non possiamo più acquistare nulla che non sia strettamente necessario, quei messaggi inascoltati dai più appaiono in tutta la loro lungimiranza.

Covid-19 sta mettendo a nudo la fragilità del capitalismo, la vulnerabilità di un’economia e di una società basate sulla sovrapproduzione e sul crescente potere della logistica e del trasporto di merci e persone. Se c’è un paradosso in ciò che sta accadendo è che in un mondo che produce miliardi di oggetti superflui, destinati a soddisfare una domanda indotta, mancano le semplici mascherine che possono salvare delle vite.

Quello che le voci lungimiranti e inascoltate non sapevano e che solamente negli ultimi giorni sta venendo alla ribalta è la connessione fra l’inquinamento atmosferico e la diffusione dei coronavirus.  Su alcuni media italiani sono apparsi articoli nei quali si è parlato delle polveri sottili come possibile vettore del coronavirus Covid-19. Si tratta di un’ipotesi basata su un campione troppo ristretto e limitata al contesto italiano, quindi ancora tutta da verificare.

Covid-19 e inquinamento
Covid-19 sta mettendo a nudo la fragilità del capitalismo, la vulnerabilità di un’economia e di una società basate sulla sovrapproduzione e sul crescente potere della logistica e del trasporto di merci e persone.

Diverso è se si guarda alla correlazione fra Covid-19 e inquinamento da un altro punto di vista, vale a dire considerando lo smog come un elemento in grado di aumentare il tasso di mortalità del coronavirus.

Secondo i dati più recenti dell’OMS, l’inquinamento atmosferico è responsabile di almeno 8 milioni di morti precoci all’anno, causate principalmente da malattie che riguardano gli apparati respiratorio e cardiocircolatorio.

Le persone con patologie polmonari e cardiache causate o inasprite da un’esposizione di lungo termine all’inquinamento atmosferico hanno meno possibilità di combattere le infezioni polmonari e, di conseguenza, maggiori possibilità di morire se contagiate dal coronavirus. Ne consegue che un’aria più pulita può rendere meno difficoltosa la situazione dei soggetti più deboli al cospetto del Covid-19 o di altre future pandemie.

Covid-19 e inquinamento
Covid-19 e inquinamento, diversi studi dimostrano che l’inquinamento atmosferico accresce la mortalità nelle epidemie di coronavirus

A suffragare la tesi secondo la quale l’inquinamento atmosferico accrescerebbe la mortalità nelle epidemie di coronavirus è uno studio riguardante l’epidemia del coronavirus Sars avvenuta nel 2003 in Cina. Secondo la ricerca pubblicata su Environmental Health, le persone contagiate dalla Sars che vivevano in aree con un alto tasso di inquinamento atmosferico avevano il doppio di probabilità di morire rispetto a quelle residenti in luoghi più salubri.

Un altro studio riguardante il coronavirus Mers ha dimostrato come i fumatori di tabacco avessero maggiori probabilità di contrarre la malattia rispetto ai non fumatori, una tendenza che sarebbe confermata anche dalle prime ricerche relative al Covid-19.

Logicamente l’inquinamento atmosferico è maggiore laddove la densità della popolazione è maggiore, così come la propagazione di un virus è più rapida e capillare nei contesti in cui le persone hanno un maggior numero di interazioni sociali. Le statistiche non vanno prese in termini assoluti, ma relativizzate e sarebbe quindi un errore considerare l’inquinamento come l’unica ragione di una maggiore mortalità.

La correlazione fra inquinamento atmosferico e l’incremento della mortalità deve però far riflettere sul modo in cui abbiamo condotto le nostre esistenze e governato il nostro mondo fino a oggi e su cosa potremo fare in futuro per non far pagare alle nostre comunità un prezzo così salato in termini sanitari, sociali e, in ultima istanza, solamente in ultima istanza, economici.

Covid-19 e inquinamento maschera
Covid-19 e inquinamento, in un mondo che produce miliardi di oggetti superflui, destinati a soddisfare una domanda indotta, mancano le semplici mascherine che possono salvare delle vite

Epidemie simili al Covid-19 si verificheranno con sempre maggiore frequenza. Lo scioglimento del permafrost nell’Artico e sulle montagne più alte del Pianeta rischia di liberare virus la cui pericolosità è tuttora ignota. All’inizio dell’anno un gruppo internazionale di ricerca guidato dall’Università dell’Ohio ha lanciato l’allarme sulla possibile liberazione nell’ambiente di una ventina di virus nel ghiacciaio di Guliya, nella zona nord-occidentale dell’altopiano del Tibet.

Grazie a un campionamento compiuto nel 2015, a 50 metri di profondità nei ghiacci del Guliya, i ricercatori hanno individuato la presenza di 33 popolazioni virali risalenti a un periodo compreso fra 500 e 15mila anni fa. Lo scioglimento del permafrost potrebbe liberare questi agenti patogeni nell’ambiente con conseguenze attualmente imprevedibili.

Per mitigare l’impatto delle prossime pandemie bisogna accelerare i tempi della decarbonizzazione, creando contesti urbani meno insalubri e meno favorevoli alla propagazione dei coronavirus. Quando? Subito.

[Foto Pixabay]

Covid-19 e inquinamento: lo smog aumenta la mortalità dei contagiati da coronavirus ultima modifica: 2020-03-23T07:00:09+01:00 da Davide Mazzocco
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Covid-19 e inquinamento: lo smog aumenta la mortalità dei contagiati da coronavirus ultima modifica: 2020-03-23T07:00:09+01:00 da Davide Mazzocco

Giornalista e saggista, ha scritto di ecologia, ambiente e mobilità sostenibile per numerose testate fra cui Gazzetta, La Stampa Tuttogreen, Ecoblog, La Nuova Ecologia, Terra, Narcomafie, Slow News, Slow Food, Ciclismo, Alp ed ExtraTorino. Ha pubblicato numerosi saggi fra cui “Giornalismo online”, “Propaganda Pop”, "Cronofagia" e "Geomanzia".

1 Commento

  1. Con l’arrivo del Covid-19 è diminuito l’inquinamento dell’aria, appunto perchè sono diminuiti gli spostamenti dei cittadini. Le mappe di calore lo dimostrano!
    Questo ci fa capire che scegliere mezzi più verdi, e non inquinanti, cambierebbe il destino della terra e garantirebbe un futuro alle prossime generazioni.
    Complimenti per l’articolo, molto interessante!

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