Dodo Manège è una piccola giostra in stile retrò che si trova all’interno del Jardin des Plantes, a Parigi, dove i bambini possono cavalcare diversi animali ormai scomparsi o a rischio estinzione.
Nel cuore di Parigi -a pochi passi dalla Senna, sulla rive gauche, in un angolo ombreggiato del Jardin des Plantes- gira ogni giorno una piccola giostra, denominata Dodo Manège, che è stata ideata nel 1992, su spunto di alcuni scienziati e ricercatori del vicino museo di Storia naturale, per sensibilizzare i più piccoli sul tema degli animali a rischio estinzione.
Colorata, in stile di inizio Novecento, presenta infatti dieci esemplari, alcuni purtroppo ormai scomparsi dalla faccia della Terra, altri la cui sopravvivenza sul nostro Pianeta è fortemente minacciata. Un pannello in legno dipinto ne illustra la (triste) storia.
I bambini possono scegliere quale animale cavalcare, apprendendo tramite il gioco l’importanza della biodiversità e della tutela e salvaguardia della fauna selvatica.
Dodo Manège a Parigi, quale animale scegli di cavalcare?
Innanzitutto c’è il leggendario Dodo, da cui il nome dell’attrazione: un grande uccello originario delle Mauritius e sconosciuto all’Uomo fino al XV secolo. Le sue dimensioni erano tali che non gli permettevano neppure di volare, facendolo diventare quindi la preda ideale per le orde di marinai, mercanti e colonizzatori europei affamati di carne che in quel periodo iniziarono a solcare gli oceani e che, nel giro di pochi decenni, lo fecero estinguere.
Vicino a lui, si impone la massiccia mole del gorilla di montagna, che in natura arriva a pesare fino a 200 chili ma che oggi è presente soltanto più in alcune ristrette zone dell’Africa, con poche centinaia di esemplari. La deforestazione, oltre al bracconaggio, sono i suoi nemici principali.
Sempre in tema di grandi mammiferi, come non notare l’elefante, a oggi la più grande creatura terrestre: anche per questo pachiderma, le minacce arrivano da cacciatori senza scrupoli in cerca di avorio, oltre alla progressiva scomparsa del suo habitat naturale.
Diversi bambini scelgono il triceratopo, unico dinosauro presente all’interno della giostra parigina, a ricordare la più grande estinzione di massa di tutti i tempi, avvenuta oltre 75 milioni di anni fa, forse a causa di un cataclisma climatico di origini sconosciute.
Altri si affidano alla conosciuta e rassicurante figura del panda, altro animale vittima di deforestazione e bracconaggio, o salgono sul dorso del Sivatherium, giraffa oggi estinta, ma che un tempo popolava i continenti africano e asiatico.
Population by pixel: foto sgranate per denunciare il rischio di estinzione delle specie animali
Non poteva mancare il leone, qui raffigurato nella specie diffusasi sulle montagne dell’Atlante, nel Sahara settentrionale. Con la sua possente criniera scura era il re del continente africano, ma è stato preda dell’essere umano fin dai tempi antichi (basti pensare ai Romani che lo facevano combattere nelle arene di tutto il Mediterraneo) per poi essere sterminato con sempre maggiore rapidità dopo l’invenzione dei fucili.
Ci sono poi il lupo della Tasmania, sterminato dagli allevatori che volevano proteggere le proprie greggi, e altri animali anch’essi scomparsi nei secoli scorsi: dalla tartaruga cornuta dell’Oceania all’Aepyornis, uccello gigante un tempo vissuto in Madagascar, fino al glipodonte, un mammifero corazzato sudamericano.
Abbattimento del lupo: da questione ecologica a questione ideologica
[Foto-servizio di Francesco Rasero per eHabitat.it]