Le immagini hanno spesso un impatto più incisivo dei numeri. È il caso di queste foto degli animali a rischio d’estinzione, il cui numero di pixel ci ricorda quanti esemplari sono ancora vivi.
Population by pixel è un’efficace campagna pubblicitaria promossa da WWF Giappone nel 2008.
Numerose specie animali rischiano l’estinzione a causa della perdita del loro habitat naturale e per via del bracconaggio. Viene così seriamente compromesso il patrimonio di biodiversità del nostro Pianeta.
Population by pixel: un pixel per ogni esemplare rimasto
Questa interessante campagna, creata dall’agenzia Hakuhodo C&D Tokyo, è stata riportata in auge da JJ Smooth44, che ha aggiornato i dati in base ai recenti drammatici cambiamenti.
Le foto diventate virali rappresentano, infatti, gli animali a rischio d’estinzione. Apparentemente di pessima qualità, sono realizzate con un numero di pixel corrispondente a quello degli animali di una specie ancora vivi.
Ancora facile da identificare tramite i pixel della foto, l’elefante asiatico conta tra i 40 mila e i 50 mila di animali.
Molto più sgranata, invece, è l’immagine della tigre del Bengala, di cui si stimano ancora 2500 animali rimasti.
Serve una certa fantasia per riconoscere l’immagine del rinoceronte di Giava. I pixel presenti ci ricordano che ne rimangono solo 60 esemplari.
Il leopardo dell’Amur è altrettanto irriconoscibile, poiché anche in questo caso sopravvivono solo 60 esemplari della specie.
Si tratta, infatti, di una delle specie animali più minacciate e a rischio estinzione. Vittima di bracconaggio, ha subito una progressiva perdita del suo habitat naturale.
Una sorte poco meno infausta sta toccando alla tigre dell’Amur, di cui si stimano ancora 450 animali della specie.
Conservare immagini nitide di questi splendidi animali implica uno sforzo collettivo per tutelare l’enorme patrimonio di biodiversità che rappresentano.
[Photo credit JJSmooth44]