La Recyclerie: a Parigi un esempio virtuoso di economia circolare ed equità sociale

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La Recyclerie: a Parigi un esempio virtuoso di economia circolare ed equità sociale ultima modifica: 2017-10-10T08:00:04+02:00 da Mariangela Campo
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Da qualche anno abbiamo cominciato a sentir parlare di economia circolare, in opposizione a quella lineare tradizionale, il cui ciclo di produzione si basa sull’estrazione (delle materie prime), la produzione (di oggetti), il consumo e la trasformazione del bene usato in rifiuto. Alla base dell’economia circolare, invece, ci sono le idee di riuso, riciclo e riduzione (dei rifiuti), che sono le stesse alla base della filosofia de La Recyclerie, un piccolo mondo anticonformista a Parigi.

La Recyclerie biblioteca
La biblioteca (Ph: Like a Local)

La Recyclerie, che cos’è?

La Recyclerie è stata costruita dove prima sorgeva la stazione ferroviaria Ornano, nell’allora Petite Ceinture, dismessa e chiusa ai viaggiatori nel 1934.

Il 14 giugno 2014 ha riaperto al pubblico col nome di La Recyclerie, lasciando intatta l’atmosfera industriale e un po’ retrò, ma cambiando decisamente scenario: entrando, infatti, troverete un bar, un ristorante, un centro culturale, una biblioteca, un’officina; e, nello spazio esterno, una fattoria – dove abitano ben sedici galline e due anatre – e un orto, oltre a uno splendido giardino dove sedersi a leggere, bere un caffè o chiacchierare.

Secondo quanto dicono del posto i fondatori, La Recyclerie è «un centro di svago incentrato sulle nuove pratiche della vita quotidiana, immerso in un universo che utilizza la low-tech – cioè quella tecnologia che per la costruzione dei dispositivi utilizza materiali naturali, attraverso processi sostenibili, che rispettano gli equilibri naturali preesistenti [NdR] -, la trasmissione e la riappropriazione di tradizioni utili».

La Recyclerie orto
L’Orto (Ph: RFI)

La filosofia delle tre R

La Recyclerie si basa sulla filosofia delle tre R – riuso, riciclo, riduco –: la collaborazione e il “fai da te” sono i valori che guidano il centro nella progettazione e programmazione dei suoi eventi e nell’offerta di ristorazione.

Sì, perché ogni settimana alla Recyclerie si svolgono numerosissimi eventi: laboratori sulla riparazione di piccoli elettrodomestici, conferenze sui temi della sostenibilità ambientale, corsi di cosmesi naturale, laboratori su come costruire le ghirlande, su come riciclare oggetti che a primo impatto sembrano inutili e da buttare, sul giardinaggio, mostre artistiche, ecc.

Nella biblioteca del centro si trovano romanzi, saggi, guide pratiche, i cui temi sono di grande attualità: lo sviluppo sostenibile, il clima, l’acqua, le energie rinnovabili, la prevenzione e la gestione dei rifiuti, la biodiversità, l’agro-ecologia, l’eco-comunicazione, il cambiamento sociale, ecc.

La maggior parte dei libri che si trova nella biblioteca è stata fornita dalla fondazione Veolia, riferimento mondiale per la gestione delle risorse ottimizzate, nonché principale partner de La Recyclerie.

Il bar e il ristorante

In linea con la filosofia di base, il cibo offerto al ristorante e alla caffetteria del centro è frutto di una cucina responsabile: i prodotti sono freschi – le uova arrivano direttamente dalle galline allevate nella mini-fattoria del luogo -, e di qualità.

Il menù offre almeno tre piatti vegetariani al giorno, e almeno uno vegano.

I piatti sono sempre preparati in loco e accessibili a tutti anche riguardo al prezzo, che varia tra gli 8 e i 15 euro.

I rifiuti organici, cioè i resti dei cibi nei piatti o gli scarti della cucina, diventano cibo per gli animali della fattoria o, compostati, concime per l’orto e il giardino.

La Recyclerie atelier
Uno dei laboratori di riciclo e riuso a La Recyclerie (Ph: ecomiecirculair.org)

L’Associazione degli Amici Riciclatori

L’Associazione degli Amici Riciclatori si occupa dell’animazione, della programmazione dei laboratori e dell’azienda agricola.

L’obiettivo dell’associazione è promuovere l’uso sulla proprietà agevolando il consumo collaborativo, rafforzando le interazioni e lo scambio locale tra i cittadini e sensibilizzando ai valori del riciclaggio, della riparazione e del “fai da te”.

La gestione del centro funziona grazie ai ricavi delle iscrizioni e ad alcune attività pagate (per i non membri), ma anche attraverso partenariati finanziari a lungo termine che accompagnano i numerosi investimenti necessari per lo sviluppo economico de La Recyclerie nel suo complesso.

L’associazione, a oggi, conta quasi 500 membri.

Anatre
Le anatre de La Recyclerie (Ph: My Morning Travel Guide)

La fattoria e il giardino

Infine, la fattoria e il giardino de La Recyclerie consentono la creazione di un ambiente adatto alla biodiversità di circa 1000 mq, dove vivono svariate specie di uccelli.

Oltre a ospitare sedici galline, due anatre e un orto, la fattoria possiede due sistemi di compostaggio, quattro alveari, un sistema acquaponico e soprattutto un giardino collettivo di 400 mq con 150 mq nel terreno e 130 mq di serra acquaponica.

Il sistema acquaponico è una tipologia di agricoltura mista ad allevamento sostenibile: in un sistema acquaponico l’acqua delle vasche per acquacoltura, cioè per l’allevamento dei pesci commestibili, viene pompata in quelle idroponiche, cosicché le piante che vi si trovano possano filtrarla sottraendo diverse sostanze di scarto dei pesci e traendone quindi nutrimento.

L’acqua così filtrata potrà quindi essere reimmessa nelle vasche per acquacoltura e riprendere il suo ciclo.

La Recyclerie si trova nella Parigi popolare, quasi a voler suggellare il suo legame con la giustizia sociale, ambito per cui il centro sta lavorando molto, cercando di avvicinare quante più persone possibili a un’innovativa idea di economia, quella circolare, l’unica che può trasformare l’ingiustizia sociale attuale in equità.

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Classe 1981, siciliana di origini e lombarda di adozione. È giornalista pubblicista, scrive per diverse testate online, svolge dei laboratori di giornalismo digitale nelle scuole medie ed elementari. Ha due bambini che le hanno insegnato a vivere green e a voler diffondere le buone pratiche della sostenibilità ovunque, soprattutto attraverso la scrittura. Ha studiato lettere, specializzandosi in scienze linguistiche italiane, perché è sempre stata convinta che solo imparando a parlare e a scrivere correttamente si possono diffondere messaggi che non si fraintendano. Ama leggere storie ai suoi figli e scovare sempre nuovi libri.

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